Il Washington Post riporta una notizia estremamente importante nella lotta allo stato islamico: gli USA infatti avrebbero definitivamente rinunciato al programma della CIA che prevedeva l’addestramento dei ribelli che combattevano il regime di Assad, ma che hanno finito con l’aumentare l’instabilità nel paese dando di fatto via libera all’Isis negli ultimi quattro anni. Pur essendo il programma segreto, è emerso da diversi anni come gli USA sostenessero i ribelli pur sapendo che nella lotta all’Isis l’ostilità verso il regime di Assad sarebbe dovuta finire in secondo piano. L’intensificarsi negli ultimi mesi dei colloqui fra Donald Trump e Vladimir Putin hanno contribuito in maniera decisiva alla distensione, portando dunque gli americani alla decisione di concentrarsi sulla guerra al sedicente stato islamico, cambiando i programmi e soprattutto concedendo ad Assad tempo e spazio in quella che sarà la fase di transizione che la Siria vivrà nei prossimi mesi.



DONALD TRUMP SI E’ VENDICATO DELLA CIA?

UN PASSO AVANTI NELLA LOTTA CONTRO L’ISIS?

Anche la forza dell’intervento militare russo in Siria ha portato alla maturazione di questa decisione. Continuare a sostenere i ribelli e soprattutto a non combattere l’Isis con tutta la forza possibile avrebbe portato a un’incrinatura importante nei rapporti tra Russia e Stati Uniti. Paradossalmente, l’arrivo di Donald Trump alla presidenza, considerato sulla carta più ‘guerrafondaio’ rispetto ad Obama, ha portato a schiarire le idee su cosa fare sul fronte mediorientale per gli Stati Uniti, portando alla decisione di sospendere il programma della CIA proprio per la ferma decisione dell’amministrazione Trump di venire incontro alla Russia per cercare di fare fronte comune contro lo Stato Islamico. O perlomeno, per evitare di prendere decisioni che vadano in conflitto l’una con l’altra, così come accaduto in passato con la Russia che aveva avuto spesso di che lamentarsi riguardo l’ambiguità degli Stati Uniti nella guerra all’Isis.



CAMBIANO LE PRORITA’ DI WASHINGTON

Cambiano dunque le priorità di Washington in un momento in cui gli input arrivati dal fronte siriano non potevano che perorare questa decisione. A segnare la svolta è stata probabilmente la presa di Aleppo da parte delle forze di Assad, che hanno dimostrato una volta per tutte di essere in grado, se sostenute, di annullare la minaccia dello stato islamico che fino a pochi mesi fa sembrava addirittura dilagante. Perseverare in un programma di sostegno e addestramento dei ribelli avrebbe portato ad annullare queste prospettive, anche se i ribelli anti-Assad non saranno abbandonati da un momento all’altro. Il programma della CIA sarà annullato in maniera progressiva, e anzi gli stessi ribelli potrebbero essere indirizzati alla lotta verso l’Isis. Viene vista comunque prioritaria dagli USA la riconquista della città di Al Raqqa, capitale formale dello Stato Islamico che, se ripresa dalle forze governative di Assad, potrebbe diventare il simbolo della sconfitta definitiva dell’Isis e di un inizio di una duratura fase di collaborazione tra USA e Russia.

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