Il 4 luglio è festa grande negli Usa, dove si festeggia l’Independence Day, un’occasione per celebrare la Giornata dell’Indipendenza dal dominio britannico e per l’americano medio di sfoggiare tutto il proprio patriottismo. In questo senso è usanza comune quella di mettere in mostra lo Star-Spangled Banner, il vessillo trapunto di stelle, la bandiera a stelle e strisce che unisce tutti gli stati sotto l’egida di un’unica nazione. E dove nacque la bandiera, se non a Philadelphia, che già aveva ospitato i delegati delle colonie che firmarono l’Indipendenza? A tesserla per la prima volta, secondo la leggenda, fu una signora di nome Betsy Ross, di cui ancora oggi è possibile visitare l’abitazione. Per i meno romantici e legati alla storia, ecco un dato da non sottovalutare riguardo il 4 luglio: come stabilì il Time nel 2012, l’Independence Day è prima di tutto “la più grande festa del hot dog dell’anno”. Solo oggi gli americani ne consumeranno 155 milioni: quasi uno per ogni 2 abitanti! (agg. di Dario D’Angelo)



A Festa del 4 luglio è per gli americani una delle ricorrenze più sentite dell’anno insieme al Giorno del Ringraziamento. Ma in quel giorno del 1776 tanto importante per la storia a stelle e strisce sono nate altre usanze che sono sopravvissute fino al giorno d’oggi. Un esempio? Il primo dei 56 delegati delle 13 colonie che sancirono l’indipendenza degli Stati Uniti dall’Impero Britannico, apponendo la propria firma sulla Dichiarazione redatta da Thomas Jefferson, fu il presidente del congresso, John Hancock, originario della colonia del Massachusetts. Bene, se vi recherete negli Usa per firmare un accordo di qualsiasi tipo, magari per comprare un appartamento, oppure per compilare un semplice modulo, potreste sentirvi domandare:”Scusi, mi fa una John Hancock?”. Come avrete intuito, fare una John Hancock equivale a mettere una firma: il segno tangibile che firma più importante di quella non potrà mai esistere nella storia americana. (agg. di Dario D’Angelo)



Si celebra oggi, 4 luglio, l’Independence Day, la giornata in cui le 13 colonie Usa affermarono la propria libertà dal dominio britannico attraverso una Dichiarazione d’Indipendenza redatta da Thomas Jefferson e firmata nel 1776 in quel di Philadelphia. Ed è per questo motivo che da quella storica giornata, la città della Pennsylvania, che all’epoca era la più grande delle 13 colonie, viene definita in America come “The Cradle of Liberty”, cioè “la culla della libertà”. Il testo, il 4 luglio del 1776, venne firmato da 56 delegati delle varie colonie all’interno della Pennsylvania State House, un edificio ancora esistente e noto da allora come Independence Hall proprio in relazione a quell’evento storico.



Al di sopra dell’edificio, su una torre, sorge poi la Liberty Bell, una campana di quasi 300 anni che pare abbia rintoccato per annunciare la firma della Dichiarazione d’Indipendenza americana, e da quel giorno è divenuta simbolo della libertà. Sulla sua superficie si può leggere una citazione biblica che recita: “Proclaim Liberty throughout all the Land unto all the Inhabitants Thereof” (Proclama la libertà su tutta la terra e ai suoi abitanti). La Liberty Bell attualmente è situata accanto alla Independence Hall, ma è dal lontano 1846 che non suona per evitare che si rompa vista l’età avanzata e la vistosa crepa formatasi in superficie. Per questo motivo, soltanto in occasione del 4 luglio, la si tocca delicatamente (in inglese “tap”) tredici volte (come le 13 colonie) per dare il via alle celebrazioni. (agg. di Dario D’Angelo)

Il 4 luglio non è mai un giorno come gli altri per gli Stati Uniti: è il giorno dell’indipendenza, in cui gli Stati uniti festeggiano il loro 241° compleanno come stato federale unitario. Il primo 4 luglio della storia fu quello del 1776, in cui i primi tredici stati degli USA proclamarono la loro indipendenza dalla dominazione britannica. E’ il giorno in cui gli USA di fatto celebrano la loro nascita come nazione, e sono molti i rituali che vengono celebrati per il giorno in cui gli Stati Uniti si sono autoproclamati “culla della libertà”, di fatto affermando la loro essenza culturale e sociale. E’ tradizione per gli americani ritrovarsi nelle spiagge, nelle campagne e nelle località di villeggiatura e ad assistere al tradizionale spettacolo pirotecnico, con i fuochi artificiali che spesso raggiungono dimensioni da record. A New York ne saranno sparati 60.000, in quello che sarà lo spettacolo più grande di questo 4 luglio 2017 sulle sponde dell’East River.

Sarà un 4 luglio particolarmente simbolico negli Stati Uniti anche perché sarà il primo con Donald Trump come presidente. Simbolicamente una festa molto importante, e sarà soprattutto la figlia Ivanka a fare gli onori di casa, visto che Trump sarà presto impegnato in un viaggio in Europa, col presidente che farà tappa a Varsavia il prossimo 6 luglio. In America si attendono anche possibili contestazioni riguardo l’ampia fetta di cittadini che non sta vivendo con particolare serenità la presidenza Trump. Sono previste anche alcune tradizionali manifestazioni in onore della bandiera americana, nata nella versione moderna proprio nella ricorrenza del 4 luglio, e si teme che alcuni contestatori possano mischiarsi per creare disordini. Senza contare che l’allarme terrorismo per questo 4 luglio è altissimo negli USA, con un primo allarme scattato a Boston con un taxi che ha investito 10 pedoni nella zona dell’aeroporto, anche se la polizia avrebbe accertato che si tratta di un atto non deliberato.