Non c’è pace per Donald Trump alla Casa Bianca: una volta il Russiagate, un’altra la mancata abolizione della riforma sanitaria di Obama, e adesso (ma forse sarebbe meglio dire “ancora”) i problemi incontrati nel cercare di creare uno staff che funzioni. L’ultima pistola fumante è quella che ha fatto fuori Anthony Scaramucci, già direttore della comunicazione per 11 giorni, durato il tempo di una gaffe: non il massimo per chi dovrebbe rappresentare al meglio l’immagine dell’amministrazione. Ufficialmente Scaramucci, chiare origini italiane da attribuire al nonno originario di Gualdo Tadino emigrato negli Usa, si è dimesso. Non è il primo a farlo, è il segno che Trump concede l’onore delle armi ai suoi ex soldati: si è dimesso l’ex portavoce Sean Spicer, ha fatto lo stesso Reince Priebus, il repubblicano che per mesi è stato capo dello staff presidenziale. Tutti hanno guadagnato l’uscita da soli, senza costringere il loro superiore al licenziamento, ma è chiaro come ormai a Washington si navighi a vista. Le fughe di notizie che mettono sempre più in imbarazzo l’amministrazione sono un virus che sembra difficilmente arrestabile. A riportare ordine, adesso, ci proverà John Kelly: è un ex generale dell’esercito, forse l’uomo giusto per il ruolo.
ANTHONY SCARAMUCCI: TRUMP RIMUOVE IL CAPO DELLA COMUNICAZIONE
ECCO CHI LO HA FATTO FUORI
Ad interrompere prematuramente il lavoro di Anthony Scaramucci alla Casa Bianca è stato il ministro della Sicurezza interna, l’ex generale Kelly. Questo è quanto si evince dalla nota diramata ieri da Washington, nella quale si spiega che “il signor Scaramucci ha ritenuto opportuno consentire al capo dello staff, John Kelly, di fare “tabula rasa” per costruire la sua squadra. Gli auguriamo tutto il meglio possibile“. Ma perché Kelly ha voluto tagliare il direttore della comunicazione? A pesare sono state in particolare la perdita di “disciplina” e “credibilità” di Scaramucci agli occhi di Kelly dopo l’intervista data dal finanziere di Wall Street al New Yorker. In quell’occasione Scaramucci aveva prima minacciato di licenziare tutti i dipendenti della Casa Bianca per punire la gola profonda che passa le informazioni alla stampa, poi si era scagliato contro Priebus, con cui i rapporti non sono mai stati idilliaci, definendolo “schizofrenico, paranoico del c…” e con altri termini poco galanti. Era stata già la nuova portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders a sottolineare che per il presidente quelle dichiarazioni erano state “inappropriate”. Ed è anche per questo che John Kelly, nuovo capo dello staff, ha chiesto a Trump mani libere per iniziare il suo lavoro: ha posto come condizione la testa di Scaramucci, con cui già sembrava esistere un’incompatibilità di fondo. Bisognerà aspettare qualche tempo, ma forse neanche troppo, per capire se alla Casa Bianca il virus è stato individuato e sradicato. O se al contrario per Donald Trump i problemi sono destinata ad aumentare.