C’è un caso che fa discutere gli Stati Uniti, i cui strascichi sono destinati ad interessare anche altri Paesi. Protagonista una mamma lesbica impegnata in una causa di divorzio dal marito, che ha chiesto che il giudice che sta seguendo il suo caso lo ceda ad un altro togato in ragione delle posizioni prese pubblicamente contro il mondo omosessuale. A riportare la notizia è Alabama Living, secondo cui Tiara Brooke Lycans, questa la mamma lesbica, sta lottando per l’affidamento del bambino nato dal matrimonio con il marito Zachary Thomas Lycans. A metterle i bastoni fra le ruote, secondo la donna, è il giudice Shaunathan C. Bell della DeKalb Circuit Court, che non a caso quest’anno per 2 volte ha ricevuto dalla signora due istanze che lo invitavano a ricusare se stesso, a rinunciare al ruolo di giudice nella causa. Il giudice, però, ha considerato ininfluenti per il suo parere le posizioni precedentemente espresse sull’omosessualità, e per questo in entrambi i casi ha rispedito al mittente la richiesta della donna.
MAMMA LESBICA CONTRO GIUDICE: IL TOGATO È PREVENUTO?
IL GIUDICE CONSERVATORE
Alla base delle istanze di auto recusazione del giudice avanzate da Tiara Brooke Lycans si sollevavano dubbi sull’opportunità che il giudice Shaunathan C. Bell fosse il titolare della sua causa di divorzio per il fatto che – ha sottolineato – il togato si sia auto-definito politicamente un “conservatore”, una posizione che soprattutto in America può voler significare una chiusura nei confronti del mondo omosessuale. A questo bisogna poi aggiungere la religione del giudice, di fede Battista, una confessione in aperta opposizione con l’universo gay di cui la Brooke fa parte. Come se non bastasse, poi, da oltre 15 anni a questa parte il giudice svolge il ruolo di predicatore: è cioè un pastore che ogni settimana motiva ai suoi fratelli in fede i motivi delle proprie posizioni. Ecco perché la donna non si è sentita tutelata e in due diverse occasioni è arrivata a chiedere un passo indietro al giudice.
IL RIFIUTO DEL TOGATO E I PRECEDENTI
Il rifiuto del giudice Shaunathan C. Bell di abbandonare il caso della mamma lesbica e della sua causa di divorzio può voler dire soltanto una cosa: il magistrato è convinto di poter esercitare con estrema lucidità e assoluta imparzialità il proprio compito. Nonostante ciò, la donna era talmente decisa a vederlo estromettere dalla disputa che ha presentato un nuovo ricorso, destinato questa volta alla Alabama Court of Civil Appeals, che giovedì scorso le ha negato la soddisfazione a cui ambiva. Nelle motivazioni a sostegno del diniego, il giudice di appello ha osservato che il giudice Bell, nella sua pronuncia iniziale ha concesso alla Lycans la custodia fisica comune alternata settimanalmente con il marito, proprio come aveva fatto in altri due casi di divorzio coinvolgendo le madri lesbiche. Non sono servite a nulla, dunque, le parole della signora Tiara Brooke Lycans, che aveva chiesto l’allontanamento del giudice per aver “dichiarato pubblicamente che i rapporti omosessuali e i matrimoni tra persone dello stesso sesso sono contrari alla legge di Dio”. Una argomentazione che – seppure all’apparenza sembrerebbe avere una sua solidità – ne farebbe derivare che un giudice che professa una qualsiasi fede non sarebbe in grado di giudicare la compatibilità di un fatto con le leggi vigenti se divergenti dalla sua posizione morale. Quindi nessuna causa di divorzio, per esempio, al di là delle preferenze sessuali dei partner. E questo è ovviamente assurdo.