Una bambina di 4 anni è stata vittima di numerosi episodi di violenza sessuale da parte del fratello maggiore, di 12 anni. A riportare la vicenda choc che ha avuto luogo a Brighton, nell’Inghilterra meridionale, è stato il Mirror online: il ragazzino, in realtà suo fratellastro, avrebbe abusato della sorellina mentre giocavano a nascondino per poi corromperla con dei dolciumi. Un pacchetto di Skittles in cambio del suo silenzio. Era questa la consueta richiesta del 12enne che continuava a violentare la bimba durante i loro giochi. La vicenda risale ad un anno fa e solo di recente la piccola ha deciso di rompere il silenzio e raccontare il suo incubo alla madre. Nelle passate ore, il fratello, oggi 13enne, ha ammesso di aver abusato e toccato la sorellina ed è stato ritenuto colpevole di stupro dopo essere stato ascoltato dal Tribunale dei Minori di Brighton.



MATERIALE PORNOGRAFICO SUL CELLULARE DEL RAGAZZINO

Non solo le violenze reiterate ai danni della bambina, sua sorellastra, ma anche il ritrovamento sul suo cellulare di una grande quantità di materiale pornografico: è quanto emerso in aula a carico del 13enne accusato di stupro. Ora l’ultima parola sul destino del ragazzino problematico spetta agli esperti dei minori che stabiliranno se il giovane rappresenta un rischio per il pubblico e se dovrà quindi andare in carcere. Durante la prima udienza del processo, a prendere la parola è stata la madre della vittima che ha raccontato come la verità sugli abusi venne a galla. “Lei mi disse ‘Mamma voglio dirti una cosa’. Normalmente non dice cose in modo così intuitivo”, ha riferito la donna. “Voleva dirmelo. Era qualcosa di importante per lei. Mi disse che è capitato mentre giocavano a nascondino”. Secondo il racconto della madre, la bambina le rivelò ulteriori dettagli circa una settimana dopo, rivelandole i retroscena di almeno altre due occasioni in cui la piccola fu vittima di abusi.



LA VERITÀ RACCONTATA ALLA MADRE

Per convincerla a esaudire i suoi desideri più sconci, il 12enne usava i dolciumi. E’ la madre della bimba a confermarlo: “Mi ha detto che le ha offerto i suoi dolci per farlo. Ha detto che non le piaceva ma le piacevano i dolci”. Dopo aver saputo la verità, la donna le ha chiesto perché mai non le avrebbe raccontato prima tutto: “Mi ha detto di non farlo”, è stata la replica della bambina. Durante l’udienza, quando è trapelata anche la presenza di materiale pornografico sul suo cellulare, il giudice distrettuale Teresa Szagun ha messo in guardia il giovane dei rischi ai quali va incontro, a partire dalla custodia in carcere. Il magistrato sarebbe rimasto molto colpito dalla vicenda, dalle violenze subite, dai silenzi richiesti e “comprati” con dei semplici dolci e non avrebbe alcun dubbio sul racconto fornito dalla bambina, ritenuto credibile ed articolato. Il ragazzino, intanto, sarebbe già stato posto a perizia psicologica per comprendere se realmente il 13enne sia oggi in grado di capire la differenza tra il bene ed il male. Il processo è stato interrotto il mese scorso ed il ragazzo continua a definirsi non colpevole rispetto alle due gravi accuse a suo carico.

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