Le donne indiane hanno vinto una dura battaglia: la Corte Suprema ha cancellato il divorzio istantaneo. La pratica del triplo talaq è dunque incostituzionale. Possono esultare tutte le donne, non solo le mogli musulmane. Prima al marito bastava pronunciare tre volte la parola «talaq», cioè «ti divorzio», per ottenerlo immediatamente e soprattutto legalmente. Succedeva così che i divorziandi non si preoccupavano neppure di dirlo personalmente alla moglie, ma le lasciavano una lettera sul tavolo con queste parole, le mandavano una mail o addirittura un messaggio su WhatsApp. Le donne dunque ce l’hanno fatta, ma per un soffio, perché il voto dei giudici è stato di 3 contro 2. Il caso era stato portato di fronte ai giudici l’anno scorso da cinque vittime del divorzio istantaneo, insieme a due associazioni. Ora il Parlamento ha sei mesi di tempo per trasformare la decisione della Corte Suprema in legge. Va precisato che il triplo talaq, il cosiddetto divorzio istantaneo, è già fuorilegge nella maggioranza dei Paesi islamici. In India però ha resistito a lungo.



LA PRIMA VITTORIA DELLE DONNE MUSULMANE

Resta però in vigore il «talaq-ul sunnat», che è un po’ più articolato: il marito dice il primo talaq, ma per pronunciare il secondo deve aspettare il successivo ciclo lunare; se lo pronuncia, il marito ha un trimestre per riconciliarsi con la moglie, altrimenti è davvero finita. Per la legge islamica anche la moglie può chiedere il divorzio, ma è tenuta a restituire interamente la dote pagata dal marito. Anche per questo non si può ancora parlare di una parità tra sessi. C’è chi, come il primo ministro Narendra Modi, crede che questa decisione dia «eguaglianza alle donne musulmane» e che quindi sia «uno strumento per dare più potere alle donne». Si tratta senza dubbio di una decisione storica, ma che non cambia radicalmente la condizione delle donne musulmane.



Lo ha spiegato – come riportato da La Stampa – Taslima Nasreen, scrittrice dissidente in esilio dal Bangladesh dal 1994: «Perché abolire solo il triplo talaq? Tutta la legge islamica e la Sharia andrebbero abolite. Tutte le leggi religiose dovrebbero essere abolite per il bene dell’umanità. Abolire il triplo talaq non porta certo alla libertà delle donne. Le donne hanno bisogno di essere istruite e dovrebbero diventare indipendenti». A voler guardare il bicchiere mezzo pieno, si tratta comunque di un passo in avanti nella direzione giusta. Ora le donne musulmane, consapevoli di avere la legge dalla loro parte, avranno ancor più stimoli nel farsi valere di fronte alle autorità.

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