E’ stato uno dei pochi a credere che Donald Trump potesse davvero essere eletto presidente degli Stati Uniti. Il regista Michael Moore non ha mai difettato di lucidità, e nel corso del suo ultimo tour teatrale ha affermato che Trump sarà rieletto Presidente anche nel 2020, con un consenso popolare ancora maggiore rispetto a quello che gli ha consentito di conquistare, nel novembre scorso, gli Stati necessari per salire alla Casa Bianca. Questo nonostante Hillary Clinton abbia ottenuto tre milioni di voti in più nelle elezioni presidenziali, ma come detto le vittorie negli Stati chiave sono state decisive a favore di Trump. La Clinton infatti ha perso i collegi elettorali per 77.000 voti in totale negli Stati del Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, e nonostante un movimento attualmente in corso per abolire questo sistema che di fatto ribalta il voto popolare, è improbabile che ciò possa accadere entro le elezioni del 2020, secondo Moore.
“RICONQUISTARE I DEMOCRATICI”
A parere di Michael Moore, sarà fondamentale arrivare ad una legge che convinca gli Stati a far convergere tutti i voti dei Grandi Elettori nei confronti del candidato che ha ottenuto maggiori preferenze nel voto popolare, per non arrivare a risultati paradossali e a strategie che possano penalizzare gli Stati Uniti. Se la legge elettorale non subirà cambiamenti, secondo Moore sarà fondamentale lavorare per individuare un candidato che possa convincere l’intero fronte anti-Trump a compattarsi dietro il suo nome. “Otto milioni di elettori Obama hanno votato per Trump. Abbiamo solo bisogno di convincere alcuni di loro – prendergli la mano e riportarli indietro. Possiamo farlo? Penso di sì.“, dice Moore. “C’erano sette milioni e mezzo di persone che hanno votato Verde o il partito Libertario. Penso che possiamo convincere alcuni di loro a tornare a votare Democratico. Ma dobbiamo svolgere un po ‘di lavoro per portare persone che sarebbero utili”, dice, “e forse erano giustamente sconvolti, arrabbiati e feriti per votare di nuovo Democratico. Ma ora hanno visto quanto sia pericoloso questo Presidente degli Stati Uniti.”
I BIANCHI STANNO SPARENDO… PER FORTUNA
Secondo Moore un altro aspetto stimolante è rappresentato dalla mutevole demografia degli Stati Uniti. “Quasi il 70% del Paese è donna, oppure composto da gente di colore, o giovani adulti tra i 18 ei 35 anni, o una combinazione dei tre. Il ragazzo bianco arrabbiato sta per scomparire, e il Census Bureau ci ha già detto che entro il 2050, la gente bianca sarà la minoranza, e non mi dispiace dire che non vedo l’ora che quel giorno accada. Spero di vivere abbastanza a lungo per vederlo, perché sarà l’alba di un paese migliore un paese migliore “. Tramite i suoi spettacoli a Broadway, Micheal Moore si sta dunque impegnando per ricoprire il ruolo da attivista politico che ha da sempre contraddistinto la sua carriera di regista, consapevole che a vedere i suoi spettacoli vengono anche molti Repubblicani. Far cambiare idea su quella che a suo parere è la pericolosità di Trump è il suo obiettivo primario.