Per salvare i propri denti bisogna smettere di bere Prosecco: l’assurdo consiglio arriva dal Guardian, uno dei quotidiani britannici più autorevoli. Secondo Zoe Williams, autrice dell’articolo, «distrugge i denti, lacerando lo smalto, bucandoli e facendoli uscire dalle gengive». Il celebre vino italiano, il più amato nel Regno Unito, dove se ne bevono 40 milioni di litri all’anno, è finito sotto accusa. Non c’è però nessun fondamento scientifico, se non l’opinione di un oscuro dentista inglese, Mervyn Druian del London Centre for Cosmetic Dentistry, intervistato dal Daily Mail. Anidride carbonica, alcol e zucchero sarebbero la causa dei problemi, peccato che non siano ingredienti esclusivi del Prosecco… Il vino bianco ha sicuramente un’acidità maggiore rispetto al vino rosso, ma questa caratteristica è di tutti i vini bianchi, non solo del Prosecco. Il Guardian ha poi elencato le ragioni per le quali bisogna smettere di bere Prosecco, tra cui il fatto che sia poco costoso (come se questo fosse indice di scarsa qualità) e che provochi un’ubriacatura dolorosa, una caratteristica che solo i britannici avrebbero potuto inventare…
IL SOSPETTO: ARTICOLO “SPONSORIZZATO”?
L’attacco al Prosecco è uno scivolone incomprensibile da parte di una firma nota, che ha vinto il premio Columnist of the Year nel 2010. Ma allora perché tanto astio nei confronti del Prosecco? In fondo alla pagina compare un logo, poi rimosso, da cui si risale alla Britain’s Beer Alliance, un’organizzazione che rappresenta birrai, pub e aziende britanniche. E si scopre un’intera sezione del Guardian sponsorizzata dalla stessa organizzazione. Sorge quindi il sospetto che l’articolo sia stato scritto per invitare i lettori ad abbandonare il Prosecco a favore della birra britannica, non per salvare i propri denti. La notizia non è passata ovviamente inosservata, anzi ha scatenato diverse polemiche in Italia. La risposta di Debora Serracchiani, governatrice del Friuli Venezia Giulia, è però ironica: «Credo che dopo la Brexit in Gran Bretagna ci sia bisogno di aiutare i cittadini a tornare a sorridere: assunto a dosi moderate, il nostro prosecco fa miracoli». Non c’è dunque il timore che queste strane campagne danneggino la reputazione del Prosecco: «penso potranno solo aumentare curiosità e voglia di provare questo “bere italiano”».