Chissà se la signora Premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyiv edrà mai questa foto, dopo aver negato al mondo quello che sta avvenendo nel paese di cui è ministro e capo del partito al governo. Oltre 421mila musulmani appartenenti alla minoranza Rohingya sono fuggiti nelle ultime settimane alle stragi compiute da militanti buddisti e esercito, ritorsione per un attentato portato avanti da un gruppuscolo terrorista che fa riferimento agli islamici. Migliaia quelli invece uccisi. Il tentativo di fuggire dai loro territori, come vuole il governo, è anche ostacolato dalle truppe, che minano i confini con il Bangladesh e attaccano le barchette con cui si tenta la fuga. Ultimo episodio a cui fa riferimento la foto in questione, è quella di una mamma che stringe in braccio il figlioletto di 40 giorni morto annegato mentre la barca con cui stavano fuggendo si è rovesciata a poca distanza dalle spiagge del Bangladesh, a meta quasi raggiunta.



Una immagini di dolore e di disperazione che ricorda quella del bambino siriano trovato morto annegato sulle spiagge della Turchia e che fece il giro del mondo. Difficile che anche questa foto ottenga lo stesso risultato, vista l’indifferenza con cui si nasconde il genocidio birmano. In realtà negli ultimi giorni l’ONU ha chiesto di avere accesso incondizionato a tutte le zone del Myanmar per verificare quello che sta succedendo, vedremo se sarà così. Il bambino morto nel naufragio aveva un gemellino che fortunatamente è stato tratto in salvo. A bordo c’erano 45 membri della stessa famiglia. In Myamnar continuano intanto gli attacchi indiscriminati, con interi villaggi rasi al suolo dall’esercito. Aung San Suu Kyi intanto può star tranquilla: il suo appoggio al governo le farà ottenere facilmente una nuova elezione come ringraziamento da parte della maggioranza buddista del paese per aver contribuito al genocidio.

Leggi anche

DAL MYANMAR/ "Ospedali senza medicine, i giovani pregano di non venire arruolati”DAL MYANMAR/ "Città bombardate, assalite, riconquistate: decine di morti al giorno ignorati dall'Occidente"