LIPSIA, ELEZIONI GERMANIA — Durante il “duello” televisivo tra il candidato al cancellierato della Spd (Martin Schulz) e la cancelliera tedesca Angela Merkel (Cdu) si aveva in Germania la sensazione che stessero parlando due persone appartenenti allo stesso partito; unico motivo di tensione erano le domande di uno dei quattro giornalisti, che si caratterizzavano, non solo secondo lo Spiegel, per la loro incompetenza e superficialità populista.
Mi sono chiesto come seguire in modo sensato questi ultimi giorni prima del voto, che avrà certamente una grande rilevanza a livello europeo, e mi sono imbattuto nelle elezioni che si sono svolte qualche giorno fa nella nostra scuola, con profilo cristiano e paritaria — una tra le 3.441 scuole che partecipano a questo voto — organizzate centralmente dall’autorità federale, a partire dalla decima classe (16 anni) in tutta la Germania.
Nella nostra scuola il comitato dei ragazzi che hanno gestito la votazione mi ha fornito immediatamente i risultati. Hanno partecipato 91 delle 181 persone che ne avevano diritto, il che corrisponde al 50,3% dei voti. Solo una scheda elettorale non era valida. Ecco i risultati espressi in percentuale:
– la Cdu ha preso il 31% dei voti, il che dimostra che nella nostra scuola molti giovani vedono Angela Merkel come una persone che garantisce sicurezza, una sicurezza di cui molti giovani hanno bisogno;
– i Verdi il 21,1%, questo risultato non sarà raggiunto, secondo me, nella votazione degli adulti di oggi, ma indica l’interesse per il tema ecologico da parte di molti giovani;
– i liberali (Fdp) il 15,6%: il candidato capolista Christian Lindner è riuscito, con la sua presenza pubblica e con i manifesti elettorali, a rendere attrattivo un partito fortemente in crisi (e non credo solo nella nostra scuola),
– Linke (la sinistra, che è succeduta al partito socialista nella Ddr) il 10%, questo dato è interessante perché la nostra scuola si trova nella Sassonia-Anhalt, uno dei nuovi Länder, venuto a far parte della Germania federale dopo la caduta del muro di Berlino;
– l’AfD (Alternative für Deutschland), che nelle ultime elezioni regionali nel nostro Land aveva raggiunto di schianto il 24% dei voti, non ha avuto un particolare successo nella nostra scuola e raggiunge un 6,7% dei voti che corrisponde più o meno a quelli che l’AfD ha preso nelle ultime tre elezioni regionali di quest’anno nei vecchi Länder, Saarland (6,2%), Schleswig-Holstein (5,9%), Nordrhein-Westfalen (7,4%). Per quanto possa io anticipare il voto odierno, direi che nel mondo degli adulti questo partito, che vuole l’uscita dall’Europa, il ritorno al marco tedesco e un controllo stretto delle frontiere riceverà nei nuovi Länder almeno il 20% dei voti;
– la Spd il 4%, dato che non credo corrisponda alla realtà nazionale, ma che fa vedere che il candidato socialista non è riuscito a raggiungere l’interesse dei giovani e secondo me non solo nella nostra scuola;
– un partito che vuole difendere gli animali il 2,2%,
– Npd (Partito nazionalista della Germania di estrema destra) lo 0%.
Dato interessante è che è un partito con il nome “Die Partei” (Il Partito), con manifesti elettorali del tipo: “la soluzione dei problemi è la birra” oppure “in questo luogo (dove è appeso il manifesto) si potrebbe appendere un nazista” ha preso l’8,9% dei voti. Questo dato può essere interpretato come immaturità di alcuni giovani, ma forse anche come un segno di insoddisfazione verso la politica, che non è certamente limitato al mondo giovanile.
Questi dati vanno collocati nel contesto delle elezioni organizzate tra 220mila ragazzi sotto i 18 anni a partire dal 1996, nove giorni prima delle elezioni politiche. Vengono fatte dopo discussioni con dei parlamentari dei diversi partiti e dopo lo studio dei diversi programmi politici. Quest’anno si è votato il 15 settembre in 1.660 seggi elettorali sparsi in tutta la Germania. Ecco i risultati: Cdu 28,5%, Spd 19,8%, Verdi 16,6 %, Linke 8,1%, AfD 6,8% e Fdp 5,7%.
Non mi avventuro in previsioni e commenti troppo ampi su questi risultati; essi suggeriscono una previsione abbastanza facile, e cioè che Angela Merkel sarà la nuova cancelliera tedesca, anche se nei nuovi Länder perderà presumibilmente molti voti. E questo ha forse a che fare con quel fenomeno di insicurezza nei nuovi Länder che è stato chiamato “Ostalgie”, nostalgia della sicurezza che sarebbe stata offerta dallo stato socialista, sia in termini di posti di lavoro che di presenza limitata di stranieri. E’ comunque interessante notare che tanti voti di protesta che dapprima sono andati ai Linke ora sono andati all’AfD.
A livello nazionale la Merkel ha superato però la grande crisi di due anni fa, quando sono entrati un milione e mezzo di siriani in Germania; oggi la cancelliera dà ai giovani tedeschi la sensazione di una politica senza scandali e senza drammi eccessivi e risponde al loro bisogno di sicurezza in un tempo di ripetuti e pericolosi attentati terroristici in Europa, che hanno colpito anche la Germania.