I suoi compagni di classe, vedendolo arrivare a scuola con i capelli “ghiacciati”, lo hanno preso in giro chiamandolo in coro “fiocco di neve”. Il piccolo Wang Manfu di dieci anni (anche se ne dimostra ancor meno), frequenta la scuola in Cina, nella zona rurale dello Yunnan. Nel giorno degli esami, per raggiungere l’edificio scolastico ha dovuto camminare a piedi oltre 4 chilomentri sotto la neve, con una temperatura di -9° C. Il maestro, dopo aver scattato la fotografia, ha voluto condividerla tramite social, facendola diventare virale dopo pochissimo tempo. Il disagio evidenziato da questa storia, ha commosso il mondo intero, e dopo il volto del piccolo, sono state fotografate anche le sue mani, rosse, gelate e deformate dal gelo. In Cina infatti, sono milioni i bambini che vivono in villaggi con i nonni e lontani dai genitori costretti a lavorare in città molto distanti dai piccoli. Questi bambini, vengono chiamati “liushou”, ovvero “lasciati indietro”: sono un forte segnale dello sviluppo industriale della Cina, che ha obbligato milioni di contadini a trasferirsi dalla campagna alle città per trovare lavoro e poter sfamare la propria famiglia. (Aggiornamento di Valentina Gambino)



LA STORIA DEL BAMBINO CINESE “CONGELATO” É DIVENTATA VIRALE

Circa 60 milioni sarebbero i bambini cinesi “abbandonati” riporta l’agenzia di informazione Asianews. Abbandonati dai genitori che per la povertà si trasferiscono a cercare lavoro nei grandi centri metropolitani e li lasciano, se sono fortunati, ai nonni oppure solo ai fratelli più grandi. La Cina è sempre più un paese spaccato in due: da una parte le grandi città industriali e turistiche dell’est, popolate da milioni di persone che hanno avuto uno sviluppo economico impressionante, dall’altra il resto del paese, la maggior parte, quello contadino, dove la gente muore di fame e vive in casette di fango e mattoni senza riscaldamento. La foto del “bambino di ghiaccio”, uno di questi abbandonati, sta facendo il giro del mondo: si tratta di Wang Fuman, 8 anni, che per andare a scuola deve fare ogni giorno quasi 5 chilometri a piedi all’andata e altrettanti al ritorno con una temperatura che in questi giorni tocca anche i dieci gradi sottozero.



“FIOCCO DI NEVE”: IL VIDEO DEL BAMBINO CON I CAPELLI CONGELATI

Le sue maestre, quando lo hanno visto arrivare, impressionate gli hanno scattato una foto che lo ritrae con i capelli e le sopracciglia completamente ghiacciate e le mani, nude, gonfie. La foto è stata pubblicata anche dal quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese con migliaia di commenti, in cui molti celebrano la forza del coraggio del bambino, altri (pochi, per paura ovviamente) criticano il governo per le condizioni in cui vivono questi bambini. La notorietà della foto ha però portato a un successo: la Fondazione per lo sviluppo dei giovani nello stato del ragazzino, lo Yunnan, ha raccolto quasi due milioni di yuan per aiutare i bambini della scuola che fra le altre cose è anche priva di riscaldamento. L’altra bella notizia è che una ditta della zona ha assunto il padre così che possa tornare a vivere con il piccolo e gli altri fratelli. Ma tutti gli altri? Chi si prenderà cura di loro?