Tutta l’America si chiede il perché dell’orribile fine di Sara Zghoul, 28 anni, madre di un bambino, professione fotomodella e aspirante attrice. La polizia dell’Oregon ha ritrovato giovedì notte dentro una Bmw nera parcheggiata in una strada residenziale della cittadina di Aloha, due valigie.  Ad avvertirli ad andare a controllare una telefonata anonima. Dentro alle valigie, il corpo decapitato e smembrato della giovane donna. Gli stessi poliziotti sono risaliti nel corso della notte al presunto assassino arrestandolo, ma la sua identità al momento non è stata resa nota. L’uomo è stato trovato in un burrone nei boschi vicino alla città grazie a un testimone che abita nelle vicinanze: ha raccontato di averlo visto aggirarsi in modo inquietante urlando con tono disperato.



L’ASSASSINO HA TENTATO IL SUICIDIO

Quando i poliziotti lo hanno raggiunto, ha cercato di tagliarsi la gola e i polsi per togliersi la vita, ma è stato fermato in tempo. Nessuna fonte di informazione ha però saputo dire se Sara avesse un compagno o quantomeno un fidanzato, notizia fondamentale per risalire al movente dell’orribile omicidio: follia dettata dalla gelosia, ad esempio. In realtà c’è un recente post sulla pagina della fotomodella che potrebbe indicare il retroscena di tutta la faccenda: “Sono felice di avere questo ragazzo di 32 anni nella mia vita. Mi irrita più di quanto potrebbe fare chiunque altro, perché conosce le mie cose. Ma va bene così, perché anche io conosco le sueuoi”. Una frase enigmatica, che esprime contentezza ma anche paura. Forse l’assassino è questo “ragazzo” di 32 anni. Oppure un rivale geloso. E il padre del bambino? Che sia la stessa persona che l’ha uccisa?

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