Nonostante manchino all’appello circa 5mila persone che risultano ancora disperse, le autorità indonesiane hanno annunciato che sospenderanno le ricerche. I volontari che sono giunti anche da paesi stranieri, potranno continuare le ricerche se lo vorranno, ha spiegato il governo, ma per quanto riguarda le forze indonesiane sospenderanno ogni ricerca perché ormai non si spera di trovare più sopravvissuti. C’è da pensare ai sopravvissuti, quasi 500mila bambini rimasti orfani o con le famiglie che non hanno più niente. I problemi maggiori sono i servizi sanitari, l’istruzione e il cibo. L’Unicef è impegnata in primo piano con gli aiuti possibile. Intanto continuano le forti scosse di terremoto: una scossa di magnitudo 6 gradi si è verificata al largo dell’isola di Bali dove tre persone son morte (Agg. Paolo Vites)



TERREMOTO A BALI

Arrivano aggiornamenti dall’Indonesia e purtroppo le notizie che giungono non sono affatto positive. Come riferito dall’edizione online dell’agenzia Ansa, citando le autorità indonesiane, il nuovo terremoto di magnitudo 6.0 che ha colpito Bali e East Java, ha provocato tre morti, con l’aggiunta di 4 feriti. Il bilancio dovrebbe essere definitivo, e va a sommarsi alle 2.045 vittime provocate dalla devastante combo tsunami-terremoto che ha colpito l’isola Sulawesi lo scorso 28 settembre. Le maggiori preoccupazioni sono ora rivolte all’arrivo di un nuovo tsunami, proprio per via di quanto accaduto negli scorsi giorni quando le autorità diramarono l’allerta per poi ritirarla, errando. Siamo in attesa di aggiornamenti. Il terremoto di magnitudo 6.0 di questa notte, fa sapere l’Ansa, non porterà modifiche al meeting annuale del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale, in programma in queste ore proprio sull’isola di Bali. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NUOVA SCOSSA IN INDONESIA

Nuovo terremoto in Indonesia: nelle scorse ore un sisma di magnitudo 6.0, ha scosso Bali e East Java, andando a colpire una nazione che negli ultimi giorni è stata letteralmente devastata. Dopo il sisma con tsunami dello scorso 28 settembre, che ha causato più di duemila morti, una nuova scossa ha colpito una delle zone a maggiore rischio sismico della terra. Nel contempo le autorità hanno annunciato lo stop alla ricerca dei dispersi e delle vittime, come confessato dal direttore delle operazioni a Palu, Bambang Suryo: «Le operazioni di ricerca e recupero delle vittime finirà oggi pomeriggio». Sarebbero ancora migliaia le persone disperse, che a questo punto verranno abbandonate a se stesse. Una devastazione, quella in Indonesia sull’isola Sulawesi, che ha colpito fortemente il mondo occidentale, a cominciare da Papa Francesco.



TERREMOTO ANCHE IN PAPUA NUOVA GUINEA

Il Santo Padre ha più volte invocato la preghiera pubblicamente per il popolo indonesiano, stanziando un fondo da 100.000 dollari, da destinare appunto alla popolazione colpita. Nella notte da poco passata si sono verificati altri terremoti di importante intensità, uno sciame sismico che si è registrato in particolare in Papua Nuova Guinea, con due scosse di magnitudo 7.0 e 6.5 alle ore 22:48 e alla mezzanotte in Italia. Subito dopo il Pacific tsunami warning center ha diramato un’allerta tsunami moderato, ritirandolo in seguito prevedendo comunque “possibili fluttuazioni di entità moderata delle onde sulle zone costiere nelle prossime ore”. Al momento non si segnalano danni a persone o cose