L’uragano Michael ha lasciato gli Stati Uniti per spegnersi definitivamente nell’oceano Atlantico, ma dietro di se ha lasciato morti e una devastazione senza precedenti. Servono i numeri per far comprendere a tutti noi, distanti migliaia di chilometri, quali siano le conseguenze di uno degli uragani più violenti degli ultimi 25 anni. Iniziamo dal numero più difficile da digerire, quello dei morti, pari a 18, ma tale cifra è probabilmente destinata a salire visto che vi sono ancora alcune zone che i soccorritori non sono riusciti a raggiungere proprio per i danni creati. Sono invece 1.5 milioni le persone rimaste senza elettricità, con 520.000 case colpite dal blackout, e circa 400.000 gli sfollati. Le strade interrotte sono ben 1.200, praticamente quasi ogni collegamento interessante i cinque stati attraversati da Michael, leggasi Florida, Georgia, Virginia e Nord e Sud Carolina. Infine la stima dei danni: si parla di ben 8 miliardi di dollari, ma si tratta di una cifra ancora molto parziale, e c’è il rischio che possa crescere vertiginosamente. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



18 IL NUMERO DEI MORTI PARZIALE

Peggiora di ora in ora il bilancio delle vittime dopo l’uragano Michael. Stando a quanto riportato dalla Cnn, il numero dei morti sarebbe salito a 18, ma c’è il rischio che si tratti solamente di una conta parziale. Otto persone sarebbero morte in Florida e altre cinque in Virginia a causa della devastazione causata da uno degli uragani più violenti degli ultimi 25 anni, come sostengono gli esperti. Oltre un milione di persone sono ancora senza energia elettrica, e i soccorritori sono in difficoltà nel raggiungere alcune delle città distrutte dopo il passaggio di Michael. Si stanno utilizzando cani e droni per provare a trovare i dispersi, e a Mexico Beach, in Florida, nessuno può confermare quanti siano i residenti fuggiti e quanti invece quelli rimasti nelle proprie abitazioni dopo l’appello del governatore, Rick Scott. Il presidente Donald Trump ha annunciato la sua visita negli stati colpiti: «Le persone non hanno idea della violenza dell’uragano Michael nello stato della Georgia. Farò visita in Florida e in Georgia la prossima settimana, stiamo lavorando duramente per ogni zona colpita, siamo con voi». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



7 I MORTI

Sono 7 i morti stando alla Cnn, dopo il passaggio dell’uragano Michael sugli Stati Uniti. Fra le vittime anche una bambina di soli 11 anni, deceduta a seguito del crollo della tettoia della sua casa in Georgia. Morti ma anche distruzione, con le immagini mostrate in queste ore dai vari network Usa che mostrano devastazione e desolazione che alcuni hanno paragonato al crollo delle Torri Gemelle del 2001 a New York. Sono quasi 400mila gli sfollati, mentre oltre un milione di persone sono rimaste senza corrente elettrica, e i danni sono di svariati miliardi di dollari. Il governatore della Florida, Rick Scott, ha esortato i cittadini a essere prudenti, visto che la tempesta degli scorsi giorni potrebbe aver lasciato dei pesanti strascichi: sulla terraferma l’uragano avrebbe infatti disperso un’alga tossica rossa, che sta proliferando in questi tempi nei mari del Golfo del Messico, e che potrebbe causare problemi respiratori alle persone, se avvenisse il contatto. La Karenia Brevis, così come si chiama l’alga in questione, è proliferata. stando agli esperti. proprio nel mare di fronte alla Florida. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



“COME UNA BOMBA ATOMICA”

E’ stato paragonato all’esplosione di una bomba atomica l’uragano Michael: intere cittadine sulla costa rase al suolo, con venti a 250 chilometri all’ora. Il bilancio per adesso di 11 vittime, second le autorità potrebbe aumentare una volta che i soccorsi potranno raggiugnere tutte le zone colpite. Più di un milione di ridenti son  ancora senza elettricità anche negli stati di Georgia, Virginia, Carolina del nord e del sud, oltre naturalmente la Florida. “L’uragano è stato un vero mostro, molte vite sono state cambiate per sempre”, ha dichiarato il governatore della Florida, Rick Scott, “In molti hanno perso la casa, l’azienda. Strade e infrastrutture sono state distrutte”. Approvati dal governo i fondi di emergenza (Agg. Paolo Vites)

GLI AIUTI DI APPLE

Apple non è rimasta indifferente di fronte alla devastazione dell’uragano Michael negli Stati Uniti, che ha ucciso 7 persone, con 370mila sfollati e danni per miliardi di dollari. Come spiegato dal numero uno della Mela, Tim Cook, la multinazionale di Cupertino ha effettuato delle donazioni in aiuto alle popolazioni colpite dalla furia dell’uragano: «Apple – si legge sul profilo ufficiale twitter dell’ad – si schiera a fianco dei nostri amici del Golfo del Messico con delle donazioni in favore dei soccorsi». Cook non specifica quanto viene devoluto in beneficenza, ma non è da escludere che si tratti del classico milione di euro recapitato alla croce rossa americana, per l’acquisto dei beni di primo soccorso. Apple è sempre stata in prima fila in tema di donazioni, e dopo aver aiutato la popolazione indonesiana colpita dallo tsunami, nonché gli americani devastati da Florence e dagli incendi in California, si è ora schierata a fianco dei cittadini della Florida. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

7 VITTIME

L’uragano Michael ha abbandonato gli Stati Uniti lasciando dietro di se una scia di morte e distruzione. Sono almeno 7 le vittime fino ad ora accertate, ma il bilancio potrebbe aggravarsi con il passare delle ore. Fra le persone che non ce l’hanno fatta, anche una bambina di appena 11 anni, il cui tetto della casa le è crollato in testa a Seminole, in Georgia. Cinque i morti in Florida, mentre gli altri sono originari della Georgia e della Carolina del Nord. A questo tremendo bilancio si aggiungono le 1.5 milioni di persone che sono rimaste senza energia elettrica in cinque diversi stati, a testimonianza della furia di Michael.

IL VIDEO POST-MICHAEL

Le immagini riportate dai network americani sono terribili, scene di distruzione totale. «E’ come se una bomba atomica avesse colpito la nostra città» ha detto una residente al Panama City News Herald. A complicare la situazione, il fatto che molte persone non hanno accolto l’appello dei governatori, decidendo di non lasciare le proprie abitazioni: «L’uragano è stato un vero mostro – le parole di Rick Scott, governatore della Florida – molte vite sono state cambiate per sempre. In molti hanno perso la casa, l’azienda. Strade e infrastrutture sono state distrutte». Sono circa 370mila gli sfollati, fra cui anche due ospedali di Panama City. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha approvato i fondi di emergenza, dicendo di essere pronto a fare tutto il possibile per aiutare le vittime dell’uragano.