Le elezioni in Baviera, secondo le proiezioni, si sono concluse con un drastico crollo per i conservatori della Csu che restano primi ma con un dato percentuale di molto inferiore rispetto al quando erano fermi a 47.7%. Dieci punti in meno che ora non passano indifferenti e che portano a far perdere la maggioranza assoluta. Crollo anche per i socialdemocratici  dell’Spd, mentre il vero boom è quello registrato dai Verdi con quasi il 18% delle preferenze. Per queste elezioni regionali, spiega TgCom24, si è registrata un’alta affluenza che sarà decisiva anche per il futuro del governo Merkel. A commentare gli exit poll è stato il candidato presidente della Csu, Markus Soeder che ha asserito in queste ore: “Non è un giorno facile per noi, questo è un risultato doloroso. Lo accettiamo e ci confrontiamo. Lo analizzeremo. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare. Adesso bisogna costruire un governo stabile per la Baviera”. Lo stesso candidato ha poi aggiunto: “Parleremo con tutti i partiti, ma non tratteremo con Afd”, sostenendo che a non aver aiutato sarebbero state le liti. Per questo adesso occorre andare avanti con un maggiore ottimismo. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



AFD PER LA PRIMA VOLTA IN PARLAMENTO

Con il voto di ieri, in Baviera cambia radicalmente il corso della storia politica in Germania. In primo piano il crollo della Csu che pur confermandosi il primo partito della Baviera ha perso ben 10 punti percentuali dal 2013 ad oggi ma anche dell’Spd, ancora più drammatico (dal 20.6% al 9.5%). Non meno importante il boom registrato dai Verdi Die Grünen, con un salto in avanti dall’8.6% al 17.8%, diventati così il secondo partito più votato. Successo anche del partito di estrema destra Afd che secondo le prime proiezioni ha registrato un 10.2%, meno comunque delle aspettative iniziali ma abbastanza per entrare per la prima volta in Parlamento. Un risultato, quello registrato in Baviera, che conferma esattamente quando evidenziato nei sondaggi iniziali ma che continua a rappresentare una vera e propria novità fornendo al tempo stesso segnali importanti per il futuro di questo Land, del governo federale e della stessa Merkel, i cui alleati storici hanno perso molti voti e la maggioranza assoluta in Parlamento. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DI MAIO ESULTA:”EUROPA CAMBIA”

Il crollo della Csu e dell’Spd aggiunto al boom dei Verdi e all’ascesa dell’estrema destra Afd nelle elezioni in Baviera avrà ripercussioni nel resto d’Europa? Ne è convinto Luigi Di Maio, che con un post su Facebook ha esultato per l’esito del voto bavarese:”Avete visto cosa sta succedendo in Germania? A maggio l’Europa cambierà volto! Vi ho sempre detto che stava per arrivare un terremoto politico anche in Europa. Il voto in Baviera è solo un anticipo di quello che succederà. Csu e Spd (che semplificando sono rispettivamente forza italia e pd tedeschi) perdono 10 punti a testa. Emergono nuove forze politiche. In particolare i verdi che raddoppiano i voti fuori dallo schema destra/sinistra, a dimostrazione che l’ambiente è un valore sempre più importante. L’Italia, ora possiamo dirlo, è precursore dell’Europa che cambia. Così come abbiamo contribuito a fondarla, saremo protagonisti nel rifondarla. Sarà la fine dell’austerità e l’inizio della solidarietà. Sta per arrivare la Manovra del Popolo anche a livello europeo”. (agg. di Dario D’Angelo)



SALVINI ENTUSIASTA, SEEHOFER IN BILICO

La storia politica della Baviera cambia oggi con le elezioni: le proiezioni di voto delle 19.57 attestano il drammatico crollo della Csu e dell’Spd, mentre volano i Verdi e cresce l’estrema destra Afd. La Csu registra il peggio voto dal 1957 e per la seconda volta non avrà la maggioranza assoluta per governare la Baviera: pensare ad un’alleanza con i Verdi è lecito, ma finora hanno litigato su tutti i grandi temi. Se verrà confermato il 37,3% della Csu, è un risultato comunque superiore a quello pronosticato prima del voto. Il futuro di Horst Seehofer ora è in bilico: è probabile, secondo il Sole 24 Ore, che venga cacciato dalla guida del partito e dunque non potrà più essere ministro. Per ora non si dimette: si è detto «abbattuto per il risultato» e ha fatto sapere che manterrà i suoi incarichi nonostante i risultati delle elezioni bavaresi. «Un risultato amaro, ma abbiamo un chiaro mandato a governare», il primo commento della Csu. «Parleremo con tutti i partiti. Non tratteremo con Afd», ha dichiarato il candidato presidente della Csu Markus SoederI. I risultati che stanno emergendo entusiasmano Matteo Salvini: «In Baviera ha vinto il cambiamento e ha perso l’Unione Europea, il vecchio sistema che malgoverna da sempre a Bruxelles. Sconfitta storica per democristiani e socialisti, mentre entrano in tanti, e per la prima volta nel Parlamento Regionale, gli amici di Afd. Arrivederci Merkel, Schultz e Juncker», ha dichiarato il ministro dell’Interno. (agg. di Silvana Palazzo)

CROLLO CSU-SPD, MERKEL KO

Hanno preso poco più della metà dei voti della Csu eppure “esultano” come se avessero vinto: sono i Verdi che rappresentano in Baviera, ad oggi, il primo vero tassello della “crisi” per il Governo nazionale che nei prossimi mesi dovrà ricambiare i rapporti di forza interni ed esterni al Bundestag. Il candidato presidente bavarese della Csu, Markus Soeder ha commentato in maniera amara l’esito dei primi exit poll: «Non è un giorno facile per noi, questo è un risultato doloroso. Lo accettiamo e ci confrontiamo. Lo analizzeremo. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare. Adesso bisogna costruire un governo stabile per la Baviera». Malissimo anche l’Spd che al 10% continua il periodo di crisi che dura fin dalle scorse Politiche nazionali: «sconfitta molto amara per il nostro partito. Analizzeremo questi risultati in Baviera e a Berlino. Quel che già si può dire è che si tratta di un chiaro segnale al governo», ha scritto sui social il segretario generale socialdemocratico, Lars Klingbeil. (agg. di NIccolò Magnani)

I PRIMI EXIT POLL: CROLLO CSU, VERDI BOOM AL 19%

I risultati definitivi non sono ancora disponibili, ma dalla Germania arrivano gli exit poll sulle elezioni in Baviera. Il primo dato delle 18, divulgato da Ard, attesta il crollo della Csu: è prima ma crolla al 35,5% rispetto al 47,7% del 2013, perdendo così la maggioranza assoluta. A trionfare sono i Verdi che hanno più che raddoppiato i voti raccolti nel 2013: dall’8,6% sono volati al 18,5%. Ottimo risultato anche per i “liberi elettori”, i Freie Waehler, che sono passati dal 9 per cento all’11,5%. A crollare non è solo la Csu, ma anche i socialdemocratici: voti dimezzati, dal 20,6% al 10%. Invece l’ultradestra di Alternative fuer Deutschland, che non era ancora rappresentata nel parlamento regionale, conquista l’11%. I liberali invece raggiungono il 5% (rispetto al 3,3 per cento del 2013) mentre la Linke è fuori con il 3,5 per cento (dal 2,1). I dati sull’affluenza registrano una partecipazione del 72,4 %, quasi dieci punti in più delle elezioni precedenti. (agg. di Silvana Palazzo)

CSU ‘ACCUSA’ MERKEL “SCOPERTO IL LATO DESTRO”

In attesa dei primi dati reali dopo la chiusura dei seggi in Baviera, è impossibile non iniziare a ipotizzare qualche scenario-alleanza che potrebbe in maniera clamorosa decidersi dopo i risultati delle Elezioni bavarese: è vero, la Csu potrebbe prendere una pesante batosta ed essere costretta a trovare una “nuova” coalizione interrompendo la tradizione bavarese del collegamento assiduo con i Cdu di Angela Merkel. Il motivo? «Ha lasciato scoperto il fianco destro», sono le accuse che diversi membri della Csu (non direttamente Seehofer, ma non sarebbe molto distante dal suo pensiero) rivolgono alla Cancelliera impegnata a tenere le redini di un Govenro nazionale dove la mancanza di maggioranza shoccante costringe a governare con la Spd da diversi anni ormai. Csu-Afd insieme dopo il voto? Per ora l’opzione resta utopica, anche perché dipende tutto dalle affermazioni dei singoli partiti in termini di percentuali e seggi in Baviera: di certo però il pensiero c’è, e già solo questo è un cambio di passo enorme per la politica della Germania conservatrice di centro. (agg, di Niccolò Magnani)

MERKEL A RISCHIO FLOP?

Terremoto politico: questo il risultato che si prospetta dalle Elezioni in Baviera in programma oggi. 9,5 milioni di elettori alle urne, con la cancelliera Angela Merkel a rischio flop: l’Unione dei Cristiano Sociali (Csu) potrebbe riportare una sconfitta storica, una brutta notizia per l’alleato primo ministro. Nelle ultime settimane in Germania ha tenuto banco il tema immigrazione, sul quale batte molto l’estrema destra: l’AfD si attesta al 10 per cento secondo gli ultimi sondaggi, una crescita in controtendenza rispetto agli alleati della Grosse Koalition. Il partito del ministro dell’Interno Seehofer ha assunto posizioni sempre più dure negli ultimi tempi, una scelta dettata anche per la preoccupazione per un crollo dei consensi. Come vi abbiamo sottolineato, la grande sorpresa potrebbe essere il Partito Ecologista: i Verdi sono in forte ascesa e potrebbero toccare quota 20 per cento. Dopo settant’anni cambierà la guida del governo della regione bavarese? Attesi i primi risultati… (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

ULTRADESTRA E VERDI IN ASCESA

La Germania e l’intera Europa, guardano con molta attenzione alle elezioni in Baviera. Oggi circa 9 milioni di elettori voteranno nella regione più ricca della nazione tedesca, e stando ai sondaggi delle ultime settimane, si potrebbero verificare non poche sorprese dal punto di vista politico. La cosa che sembrerebbe scontata, è la sconfitta della Merkel, o meglio, la perdita di consensi della cancelleria, visto che il Csu, il partito fratello del suo Cdu, è dato al 34% di consensi, ben 15 punti in meno rispetto al quasi 50% di cinque anni fa. In fortissima ascesa invece i Verdi, che dovrebbero assestarsi sul 19%, divenendo di fatto la seconda forza del Land, seguiti dal gruppo di estrema destra dell’Afd, che dovrebbe assestarsi fra il 10 e il 14%. Se tali numeri venissero confermati, si aprirebbero le porte ad una Baviera completamente diversa rispetto a quanto vistosi fino ad ora, a conferma di un clima politico europeo che sta profondamente mutando negli ultimi anni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

9 MILIONI AL VOTO

Nove milioni di cittadini bavaresi oggi sono chiamati alle urne per rinnovare il Landstag, il parlamento della regione. Il voto, che cade ogni cinque anni, è finito sotto i riflettori internazionali perché potrebbe provocare un terremoto a Berlino e avere ripercussioni indirette a livello europeo. Gli equilibri politici di questo Lander fondamentale per la Germania potrebbero infatti essere stravolti. La Baviera è un feudo storico della Csu, l’Unione cristiano sociale, il partito gemello della Cdu di Angela Merkel. La Csu è colata a picco nei sondaggi, incalzata dall’ascesa dell’ultradestra di Alternative für Deutschland e dall’exploit inatteso dei Verdi. Un testacoda del Csu potrebbe dunque influire sulle scelte del governo tedesco, almeno sul lungo periodo. La Csu sembra avere poche speranze di arrivare al 40 per cento, la soglia di “salvataggio” del suo primato elettorale. Una missione impossibile secondo i sondaggi, che li piazzano infatti al 33%. E dunque questo crollo si tradurrebbe in guai seri non solo per il ministro dell’Interno Horst Seehofer, ma anche per la cancelliera Angela Merkel e di conseguenza anche per l’Europa. Una batosta potrebbe ripercuotersi sulla solidità della leadership della Merkel e aprire alchimie esplosive a livello europeo per l’ascesa dei populisti al governo bavarese.

ELEZIONI BAVIERA, PER COSA SI VOTA?

Per cosa si vota oggi in Baviera? Si rinnova il Landstag, l’assemblea monocamerale dello stato bavarese. Ci sono 180 seggi in ballo, per oltre le metà monopolizzati dalla Csu (101 seggi), seguiti della Spd, i socialdemocratici (42 seggi), i liberi elettori (19 seggi) e i Verdi (18 seggi). I sondaggi sanciscono il crollo della Csu con una perdita di 15 punti percentuali nell’arco di cinque anni. I Verdi invece si avviano verso un risultato storico: la prospettiva è di raddoppiare i consensi raccolti cinque anni fa. Per questo la scelta più logica per la Csu sarebbe allearsi con loro, a meno che i liberi elettori non raggiungano numeri sufficienti per candidarsi come alleati dei Verdi. Questi ultimi hanno capitalizzato la crisi della Spd e l’allontanamento di un certo bacino Csu dal suo partito. Non è atteso invece un boom assoluto per la destra populista di Alternativa per la Germania (Afd) che potrebbe esordire nel parlamento bavarese con il 12-13 per cento dei voti.

RISULTATI ELEZIONI BAVIERA: CSU IN CRISI, I MOTIVI DEL CROLLO

La Csu paga una campagna elettorale malriuscita e l’impopolarità dei suoi rappresentanti, a Monaco e Berlino. L’elettorato più nazionalista preferisce l’Afd, che ha puntato tutto sull’immigrazione. Peraltro è una forza antiestablishment rispetto al partito alleato con la cancelliera Angela Merkel. La parte più cristiano-sociale del partito invece non si riconosce nella virata su toni xenofobi. Per un elettorato moderato e favorevole all’accoglienza è difficile digerire sparate contro i migranti. E poi pesano figure come il ministro degli Interni Herst Seehofer – considerato poco credibile per la retorica anti-migranti e il ruolo nel governo Merkel – e il premier bavarese Markus Soder, sgradito anche ad una buona fetta del suo stesso elettorato per le sue inclinazioni radicali e i modi veraci. Proprio Seehofer ha plasmato buona parte della politica Csu in vista del voto di oggi, quindi il voto diventa anche un referendum sul ministro degli Interni, sebbene abbia provato a tirarsi fuori. In attesa dei risultati, è cominciato già il “gioco” delle alleanze in Germania.