Anche se al momento si tratta ancora di una possibilità ancora remota, dato che il diretto interessato è ancora nella fase dei “Forse… vedremo…”, comincia comunque a prendere forma e consistenza politica la auto-candidatura di Matteo Salvini quale nuovo Presidente della Commissione Europea: la tornata delle elezioni comunitarie del prossimo maggio, infatti, potrebbero segnare uno spartiacque e far saltare il banco dei vecchi schieramenti. Per questo motivo, il fronte sovranista che si sta letteralmente “contando” e organizzando, punterebbe sul leader della Lega e l’endorsement ricevuto nelle ultime ore dalla Germania non sorprende più di tanto: la Afd, il partito di estrema destra tedesco, ha fatto sapere che la candidatura dell’attuale Ministro degli Interni italiano sarebbe “auspicabile”. E le simpatie della forza politica che in Germania raccoglie sempre più consensi non sono certo una novità dato che, in passato, una dei maggiorenti, ovvero Alice Weidel, aveva avuto modo di parlare bene di Salvini e, in una occasione, anche di criticarlo per l’alleanza populista di Governo col Movimento 5 Stelle, ritenuta da lei “troppo debole”. (agg. R. G. Flore)
AFD SOSTIENE LA CANDIDATURA
Inizia ad ottenere consensi la candidatura del leader leghista Matteo Salvini, come prossima guida della Commissione europea. Ad appoggiare un’eventuale elezione del ministro dell’interno, l’estrema destra tedesca, l’Afd. Poco fa, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha parlato Jorg Meuthen, europarlamentare e numero tre di Alternative fuer Deutschland, che ha accolto in maniera favorevole l’ipotesi: «Una candidatura di Matteo Salvini per la prossima presidenza della Commissione – ha detto – la considero auspicabile. E’ necessaria con urgenza – ha aggiunto – una più forte alternativa rispetto alle candidature non convincenti che vengono dai vecchi partiti».
SALVINI CI STA PENSANDO…
Salvini non si è ufficialmente candidato alle elezioni che si terranno il prossimo maggio 2019, ma a domanda specifica negli scorsi giorni non ha smentito, spiegando che ci sta pensando anche se per ora l’Italia resta la sua priorità. L’Afd ha recentemente ottenuto un discreto successo nelle elezioni politiche della Baviera, ed ha fatto il suo ingresso nel parlamento tedesco, il Bundestag, nel 2018, con il 12.8% dei voti e 96 seggi. La sua roccaforte è la Germania dell’est, quella che fino al 1990 è stata sotto il regime comunista. Chemnitz, in Sassonia, è divenuta teatro dello lotta contro l’immigrazione negli scorsi mesi, con duri scontri in piazza.