Che i cinesi sappiano costruire infrastrutture e opere ingegneristiche straordinarie non è una novità, ma questa è un’opera davvero gigantesca e imponente che dà a Pechino un nuovo record mondiale: il ponte più lungo al mondo costruito sopra al mare. Tanto straordinario che anche i precisissimi cinesi hanno dovuto sforare sui tempi di consegna (nove anni invece dei previsto sette): è lungo 55 chilometri, dispone anche di un tunnel lungo sei chilometri, di due isole artificiali per gli snodi ed è anche ambientalista (cosa rara in Cina dove l’ambiente non è rispettato quasi per niente) in quanto rispetta l’habitat dei tanti delfini che vi vivono sotto. Gli operai impiegati sono stati 14mila e le tonnellate di acciaio impiegate 420mila. E’ in grado di resistere a un terremoto di magnitudine fino a 8 gradi della scala Richter e per 120 anni di tempo.



IL PONTE PIÙ LUNGO DEL MONDO IN CINA

Collega l’ex colonia inglese Hong Kong con la città di Zhuhai sulla terraferma e la vicina Macao, anch’essa una ex colonia, questa volta portoghese. Ed è qui che nascono i problemi: le due ex colonie godono di uno statuto speciale: benché tornate di proprietà cinese, hanno una libertà politica e di autonomia decisamente superiori a quella di ogni città cinese. E i loro abitanti adesso hanno paura. Una struttura che renderà pratica l’integrazione con il resto del paese, come è nei piani del presidente Xi. In pratica nascerà una area metropolitana che contiene 70 milioni di abitanti, più di ogni altra al mondo e centri finanziari nevralgici a Zhuhai, Shenzhen e Guangzhou che tutte insieme danno un pil da 1500 miliardi di dollari e che con l’integrazione potrebbe diventare di 2800 miliardi. Una cosa è certa: per percorrere un tragitto che oggi dura 4 ore, basteranno 40 minuti.



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