La direttiva approvata oggi dal Parlamento Europeo contro la platica monouso e impatta direttamente sulle aziende che la producono. Come riportato da Il Post, la normativa prevede che in futuro siano le stesse aziende europee a sostituire, ove possibile, i prodotti di plastica con altri ecologicamente più sostenibili. La precisazione “ove possibile” è necessaria, dal momento che ci sono alcuni prodotti come i cotton fioc o i bastoncini dei palloncini per i quali al momento non esistono alternative valide in commercio e l’unica vera prospettiva è quella di abituare le persone a farne totalmente a meno. Per quanto riguarda invece i prodotti di plastica usa e getta la cui commercializzazione continuerà ad essere permessa, le aziende produttrici dovranno contribuire ai costi di gestione e bonifica dei rifiuti, oltre che alle campagne di sensibilizzazione sull’impatto ambientale di contenitori per alimenti, involucri di vario tipo (patatine, dolciumi, caramelle), contenitori per bevande, sigarette e altri prodotti del tabacco con filtro, salviette umidificate, palloncini e buste di plastica leggere. Il Post spiega che secondo la Commissione Europea, se la norma verrà approvata verranno risparmiati 22 miliardi di euro di danni ambientali entro il 2030 e ci sarà un risparmio per i consumatori nell’ordine dei 6 miliardi di euro. (agg. di Dario D’Angelo)



EUROPA VS PLASTICA MONOUSO USA E GETTA

L’Europa vuole vietare la plastica usa e getta. Questo il senso della proposta approvata oggi (571 a favore) al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria a Strasburgo. L’obiettivo di questa svolta politica è quella di salvaguardare l’ambiente e soprattutto i mari. Come riporta Il Post, circa tre quarti dell’inquinamento degli oceani è causato oggi dai prodotti in plastica. Ogni anno nel mare finiscono tra le 5 e le 13 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica. Numeri che non rendono bene l’idea quanto una stima secondo cui nel 2050 gli oceani potrebbero contenere più plastica che pesci. Nel mirino del Parlamento Europeo è finita una lista comprendente i dieci prodotti in plastica che inquinano maggiormente le spiagge del continente. Si tratta, fra gli altri, delle classiche posate usa e getta, dei tradizionali piatti da pic-nic, e poi bicchieri di plastica, le cannucce, contenitori usa e getta per gli hamburger e cotton fioc in plastica.



EUROPA VUOLE VIETARE PLASTICA USA E GETTA: AZIENDE ITALIANE A RISCHIO?

Dopo l’approvazione della proposta contro la plastica usa e getta da parte del Parlamento Europeo, il prossimo passaggio politico spetta al Consiglio dell’UE. Nel caso in cui tutto fili senza intoppi, la proposta verrà approvata entro il 2019 e i divieti veri e propri scatteranno nel 2021. Diversi euro-parlamentari italiani, stando a quanto riportato da Il Post, fino all’ultimo hanno tentato di di far approvare deroghe e restrizioni meno severe, sostenendo che la proposta in questione danneggerà soprattutto le aziende italiane. Oscar Lancini, eurodeputato della Lega, intervistato da Il Fatto Quotidiano ha detto:”Nel nostro paese operano 25 imprese leader a livello internazionale che producono unicamente prodotti monouso in plastica. Nel momento stesso dell’approvazione della direttiva rischiano di cessare l’attività perché non esistono i tempi e le condizioni per la riconversione”. Neanche l’emendamento proposto dal Partito Popolare Europeo, il principale partito di centrodestra, che chiedeva di concedere più tempo alle piccole e medie imprese per adeguarsi alla normativa è stato approvato. Secondo la nuova normativa, tutte le aziende dovranno adeguarsi quando i divieti entreranno in vigore, presumibilmente entro il 2021. Le sole eccezioni riguardano le scuole e gli ospedali, che dovrebbero avere tempo fino al 2023 per eliminare completamente le stoviglie di plastica usa e getta.

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