Continua senza sosta la “lunga marcia” della carovana dei migranti messisi in cammino dall’Honduras, e da altri Paesi dell’America centrale, e che oramai ha quasi attraversato l’intero Messico fino agli agognati USA borders: assistiti dal supporto dei volontari della Croce Rossa, migliaia di persone e famiglie intere con tanto di figli al seguito minacciano, a detta del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il confine col Messico e per questo, come peraltro annunciato gli scorsi giorni, si prepara un assembramento di militari per contenerli. Tuttavia, nonostante l’immensa massa umana, non verrà usata alcuna forma di violenza nei loro confronti come specificato da Kirstjen Nielsen, Ministro per la Sicurezza Nazionale spiegando che nessuno ha intenzione di sparare sui migranti, ammonendo però che non saranno tollerati episodi di violenza nei confronti degli agenti che si stanno posizionando lungo la frontiera e anche dei cittadini statunitensi che vivono nei paraggi. (agg. di R. G. Flore)
TRUMP APPROVA “LINEA DURA” ITALIANA SUI MIGRANTI
Una telefonata a sorpresa dall’uomo più potente al mondo al Premier italiano Giuseppe Conte, nei giorni difficili in cui Trump vuole ottenere l’appoggio massimo – anche internazionale – per apprestarsi a gestire la scomoda situazione dei “caminantes”. «Ho appena parlato col primo ministro Giuseppe Conte riguardo molti temi, compreso il fatto che l’Italia sta ora tenendo una linea molto dura sull’immigrazione illegale», scrive sui social Donald Trump che loda la scelta del Governo Conte in merito, «Io concordo con questa posizione al 100% e anche gli Stati uniti stanno tenendo allo stesso modo una linea molto dura sull’immigrazione illegale». L’emergenza nazionale col Messico prosegue, con gli stessi migranti che sono stati invitati dalla Casa Bianca a fare «marcia indietro»: l’impressione è che si arriverà allo scontro nei prossimi giorni, anche se mancano oltre mille miglia alla carovana di oltre 7mila persone prima di arrivare al tanto agognato confine americano.
PRONTO DECRETO DI CHIUSURA DEL CONFINE?
Questa mattina il New York Times ha scritto che il Presidente degli Stati Uniti d’America starebbe pensando di produrre un nuovo decreto che possa chiudere il confine con il Messico per fermare l’imminente carovana di migranti provenienti dall’Honduras. Il muro ancora non c’è (e forse non ci sarà mai, ndr) ma la chiusura del confine rappresenterebbe un “muro teorico” che ponga per una breve durata di tempo un ostacolo al “fiume” di gente in arrivo dopo giorni di cammino incessante. Alla vigilia delle elezioni di midterm (il prossimo 6 novembre) Trump punta tutto sulla vicenda dell’immigrazione per provare a battere gli ultimi sondaggi non pienamente positivi e la sua reazione vuole essere fortissima per bloccare l’immensa “carovana” dei “caminantes”. «Non lasceremo entrare gente illegittimamente negli Usa. Tornate al vostro Paese e, se volete, chiedete la cittadinanza come stanno facendo milioni di altri», ha twittato ancora Trump per far capire “meglio” il proprio messaggio..
CAROVANA MIGRANTI IN MESSICO: “800 SOLDATI AL CONFINE”
Il caso clamoroso della carovana di migranti diretti verso gli Usa è tutt’altro che finito: partiti due settimane fa dall’Honduras stanno attraversando tutto il Messico per arrivare fino al confine con gli Stati Uniti. Di certo una carovana di oltre 7mila clandestini non poteva rimanere “invisibile” e da giorni ormai è diventata un’autentico caso mondiale. È di oggi la notizia del Pentagono che si appresta ad inviare alla frontiera messicana almeno 800 soldati per potersi preparare all’arrivo della carovana dove purtroppo due giorni fa si è registrato il primo morto, un 27enne caduto dal tetto di un camion. Il sogno americano continua ma il rischio di un durissimo impatto con la realtà è assai probabile: il segretario alla difesa James Mattis si appresta a firmare un decreto che rinforza le frontiere col Messico, preparandosi anche ad un nuovo caso “lager” come emerso nei mesi scorsi dopo altri ingenti tentativi di approdare negli States da parte di migranti in quel caso messicani.
TRUMP PROVOCA L’EUROPA
Con un tweet scritto nelle ultime ore, il Presidente americano Donald Trump lancia una nuova sfida alla carovana dei “caminantes”: «I Democratici hanno fatto apposta leggi per rendere difficile fermare le persone al confine ma io impiegherò l’esercito per questa emergenza nazionale. Li fermeremo!», aveva scritto venerdì mentre oggi ha confermato «si tratta di una vera emergenza ma saranno tutti fermati!». Secondo quanto riporta la Cnn, i soldati che andranno nelle prossime ore al confine messicano, avranno il compito di aiutare il supporto logistico agli uomini dello United States Border Patrol, la nota agenzia federale che vigila su tutte le frontiere americane. Equipaggiamenti, tende, veicoli militari e per l’appunto 800 marines come inizio: se pensiamo che al confine già vi sono circa 2000 uomini della Guardia Nazionale, si può intuire come il grado di tensione per il caso dei migranti in arrivo è tutt’altro che minimo. Per sottolineare il concetto, Trump ha anche aggiunto «A quelli che si battono per l’immigrazione illegale consiglio di dare uno sguardo a ciò che è successo in Europa negli ultimi cinque anni. Un disastro totale!».