Secondo il Governo di Pechino, le notizie uscite questa mattina sul New York Times in merito allo smartphone “spiato” sarebbero mere “fake news”: «Certe persone negli Usa non risparmiano gli sforzi per vincere il miglior premio per la sceneggiatura degli Oscar», fa sapere in conferenza stampa la portare del Ministero degli Esteri, Hua Chunying. Non solo, la Cina richiede agli Stati Uniti di ritrattare le accuse rivolte nei giorni scorsi «di interferire con le vicende interne americane» tramite le parole dure del Ministro della Difesa Wei Fenghe che non cita ma si riferisce a Mike Pence reo di voler minare secondo Pechino «le relazioni e la mutua fiducia sino-americana». Il generale Wei non si limita alla diplomazia, ma attacca la Casa Bianca: «In un recente discorso, un alto funzionario americano ha diffamato la Cina su interferenze nelle vicende interne facendo immotivate accuse. Sollecitiamo con forza gli Usa a correggere le affermazioni sbagliate e le infrazioni dagli interessi della Cina e dalle relazioni bilaterali. I fatti hanno provato che l’egemonia e lo scontro nelle relazioni sono ormai obsoleti». (agg. di Niccolò Magnani)



IPHONE DI TRUMP SPIATO DA RUSSIA E CINA?

L’iPhone del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato continuamente spiato dai servizi segreti russi e cinesi. Ad affermarlo è il New York Times, che accusa lo stesso tycoon di comportamento negligente. Nonostante le richieste di maggiore cautela da parte del suo staff, Trump continua ad utilizzare in maniera “normale” il proprio telefonino. Ed è proprio questa normalità ad esporlo ad alti rischi, visto che il presidente aggiorna spesso Twitter, collegandosi a rete WiFi a volte non sicure. Trump non sembra poi così attento al proprio smartphone, che nel 2016 perse su un golf cart nel New Jersey, ritrovato dopo una lunga ricerca. Il presidente è dotato di tre iPhone, di cui due appositamente modificati dalla NSA, e uno invece praticamente identico a quelli in uso normalmente.



IL COMPORTAMENTO NEGLIGENTE DI TRUMP

Peccato però che l’uomo più potente al mondo continui ad utilizzare come se nulla fosse il proprio telefonino personale, questione che è stata denunciata da alcuni collaboratori del presidente, rimasti ovviamente anonimi, al quotidiano newyorkese. Secondo i protocolli, Trump dovrebbe cambiare tutti e tre i telefoni ogni 30 giorni per una questione di sicurezza, ma questo non avviene mai perché lo stesso inquilino della Casa Bianca non intende perdere i propri dati, non potendo essere trasferiti da un telefono all’altro per il rischio di trasferire anche malware e virus vari.

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