E’ iniziata oggi e durerà fino al prossimo 7 novembre la Trident Juncture, esercitazione militare della Nato a cui partecipano 50mila uomini, e svariate migliaia di mezzi terrestri, aerei e navali. Tutti i 29 stati membri dell’Alleanza Atlantica prenderanno parte alla “parata”, Italia compresa, con il nostro contingente che è uno dei principali. La Nato ha invitato la Russia ad inviare degli osservatori in Norvegia per la Trident, e Mosca ha replicato in maniera positiva. Sulla questione è intervenuto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, che ha dato il suo assenso all’accoglienza dei russi «A patto che si comportino con professionalità ed evitino situazioni e comportamenti pericolosi». La Russia aveva dato vita ad un’esercitazione militare massiccia nei giorni scorsi, denominata Vostok, a cui avevano preso parte ben 300mila militari. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AL VIA LA TRIDENT JUNCTURE
Ha preso il via una maxi esercitazione militare della Nato. L’alleanza atlantica mostra i muscoli, e sfoggia 50mila soldati, fra uomini e donne, 10mila veicoli, 250 aerei da combattimento, e 60 navi, compresa la mastodontica portaerei americana Uss Harry S. Truman. Si tratta di un evento a cui prendono parte in particolare cinque fra le nazioni più importanti della Nato, leggasi gli Stati Uniti, la Germania, la Gran Bretagna, e infine la Svezia e la Norvegia, stato quest’ultimo che ospita la “parata”. La Trident Juncture, così si chiama l’esercitazione, è il più grande evento militare della Nato da diversi anni a questa parte, chiaro indizio di come l’alleanza atlantica sia ancora oggi una forza da temere, anche dalla Russia.
CLIMA DA GUERRA FREDDA
Non va infatti dimenticato il clima di guerra fredda fra Mosca e gli Stati Uniti dopo le recenti dichiarazioni del presidente Donald Trump, che si dice pronto ad annullare il patto siglato da Gorbaciov e Reagan sul disarmo nucleare, e a far ripartire di conseguenza la corsa agli armamenti. «Questa è una dimostrazione forte delle nostre capacità e della nostra determinazione a lavorare insieme – ha detto Jens Stoltenberg, Segretario generale della NATO – negli ultimi anni, l’ambiente di sicurezza europeo si è notevolmente deteriorato e la NATO ha risposto con il più grande adattamento di una difesa collettiva dalla fine della Guerra Fredda. Questo scenario è fittizio ma le lezioni che impariamo saranno reali». Le esercitazioni si terranno nel mar Baltico, a ridosso del nemico russo (molto irritato anche per questo), nonché negli spazi aerei di Svezia e Finlandia, in Norvegia, e infine nell’oceano atlantico del nord.