Dopo il lancio di razzi dalla Striscia di Gazza e la risposta da parte dell’aviazione israeliana, la Jihad islamica ha annunciato il raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco con lo Stato Ebraico, a seguito di un intervento di mediazione da parte dell’Egitto. Come riportato dall’Ansa, i media israeliani hanno riportato le dichiarazioni della Jihad:”Informiamo gli egiziani che rispetteremo il cessate il fuoco fin quando lo rispetterà Israele”. Per il momento da parte di Israele non è arrivato alcun commento mentre Hamas ha tenuto a smentire una delle ricostruzioni filtrate dai media israeliani, secondo cui il gruppo palestinese avrebbe chiesto all’Egitto di interrompere i negoziati. Come riporta Agenzia Nova, il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, all’agenzia di stampa turca “Anadolu” ha dichiarato: “Gli sforzi egiziani volti a raggiungere una tregua a Gaza sono ancora in corso”, aggiungendo che il gruppo islamico palestinese “non ha chiesto al Cairo di interrompere i suoi sforzi”. (agg. di Dario D’Angelo)
TENSIONE AL CONFINE
“L’aviazione di Israele ha risposto cominciando a colpire siti del terrorismo in tutta la Striscia di Gaza”: le parole di una fonte sul nuovo capitolo del conflitto, scoppiato nelle ultime ore. Sono cinque i razzi lanciati da Gaza verso il territorio dello stato ebraico, con un portavoce militare che ha evidenziato che quattro di questi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Tensione al confine, con l’aviazione militare che ha optato per un attacco su vasta scala, colpendo ben ottanta siti terroristici. Ma attenzione a una possibile nuova escalation: l’Ansa evidenzia infatti che il braccio armato della Jihad islamica ha avvertito Tel Aviv che se gli attacchi aerei non cesseranno, i miliziani sono pronti a colpire ancora “più in profondità”. Attesi aggiornamenti. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IPOTESI ATTACCO DI TERRA
Ci sarebbe l’Iran dietro il lancio di razzi partito dalla striscia di Gaza all’indirizzo di Isreale. Ne sono convinte le forze armate dello Stato Ebraico, che hanno accusato il gruppo islamista della Jihad islamica di aver lanciato gli ordigni, “su ordine dell’Iran”, e con la complicità del “governo siriano e delle forze speciali dei Pasdaran Al-Quds”. Come riportato da La Stampa, è la prima volta che Israele accusa in maniera così esplicita l’Iran di un’azione militare dalla Striscia di Gaza. Un’accusa che sembra anticipare un’escalation di tensione in Medio Oriente. Non è un caso che il ministro della difesa israeliano Avigdor Lieberman abbia detto, giovedì mattina, che “le opzioni con Hamas sono finite”, minacciando di fatto un attacco di terra. Lierberman è intenzionato anche a rimuovere il capo di Stato maggiore delle forze armate, Gadi Eisenkot, giudicato troppo “morbido”. A frenare rispetto all’ipotesi di un attacco militare di terra sarebbero proprio i militari, a dispetto delle pressioni dell’ala destra del governo di Benjamin Netanyahu. (agg. di Dario D’Angelo)
GAZA, ALTRI 5 RAZZI LANCIATI VERSO ISRAELE
Si continua a sparare sulla Striscia di Gaza. Dopo i 30 razzi lanciati nella notte dai palestinesi verso Israele, con la replica di quest’ultimo che ha bombardato a sua volta un’ottantina di siti di Hamas, questa mattina le sirene sono nuovamente suonate, e stando a quanto riportato poco fa dall’agenzia Ansa, almeno altri 5 razzi sarebbero stati lanciati da Gaza verso il territorio ebraico, di cui 4 intercettati dal sistema anti-missilistico Iron Dome. La replica di Israele ad Hamas è stata massiccia, con decine di caccia, elicotteri e aerei militari, che hanno condotto un attacco notturno in grande scala, come fa sapere lo stesso esercito dello stato ebraico. Durante gli scontri, due persone sarebbero rimaste ferite mentre cercavano di mettersi al riparo nei rifugi, mentre altre sette sarebbero state curate per attacchi d’ansia. I bombardamenti si sono verificati in particolare nella città di Sderot e nel Consiglio Regionale Shaar Hanegev. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
30 RAZI LANCIATI DAI PALESTINESI
Riprendono gli scontri sulla striscia di Gaza, quel lembo di terra strettissimo che separa Israele dalla Palestina, ebrei da musulmani, e che è considerato all’unanimità una delle zone più pericolose al mondo. Nella notte da poco passata, come riferito dai colleghi dell’edizione online di Rai News, citando un portavoce militare, sono partiti dalla suddetta striscia più di 30 razzi, destinazione Israele. Di questi, una decina sono stati intercettati grazie al sistema anti-missile Iron Dome, mentre gli altri sono caduti in zone aperte, fra cui due che sono esplosi all’interno della stessa striscia.
80 SITI BOMBARDATI DA ISRAELE
Stando a quanto riferito dal portavoce militare, l’aviazione ha replicato con un attacco “su vasta scala”, colpendo ben 80 siti terroristici riconducibili ad Hamas, fra cui un palazzo di quattro piani a Gaza City dove all’interno vi sarebbe la sede delle forze di sicurezza di Hamas. Al momento non si hanno notizie di morti ne di feriti, ma il bollettino andrà aggiornato nelle prossime ore. A causa di questi continui bombardamenti, la popolazione è stata costretta a rimanere nei rifugi per tutta la notte, e in mattinata le sirene hanno ripreso a suonare nella cittadina di Sderot. I bombardamenti verso Israele arrivano come rappresaglia a seguito della morte di cinque palestinesi nella giornata di ieri, mentre protestavano contro le autorità israeliane sul confine.