NEW YORK — Pittsburgh, Pennsylvania, una cittadina di poco più di 300mila abitanti in un piovoso sabato mattina dai colori d’autunno, con Halloween alle porte. Sabato, Shabbat per la comunità ebraica di Squirrel Hill, la zona dove storicamente questo popolo si  è andato raccogliendo dalla metà del 19esimo secolo quando i primi discendenti di Abramo cominciarono ad arrivare, probabilmente dalla Germania. 



Shabbat, il giorno di riposo e di festa, oggi si  è tinto di sangue ed orrore per mano di un uomo armato con non so che cosa, ma certamente pieno di odio. Robert Bowers, quarantasei anni, s’è portato via undici vite innocenti. Questa almeno al momento in cui scrivo la stima delle vittime della Sinagoga “Tree of Life”, albero della vita. Robert Bowers, per quel che si sa legittimo possessore di numerose armi da fuoco ed una storia di postings antisemiti su Gab, una piattaforma di social media tutta incentrata sulla totale libertà di espressione.



Sinceramente, non l’avevo neanche mai sentita nominare. C’è tutto un mondo, anzi, ci sono molteplici mondi che noi ignoriamo dietro l’apparenza del mondo della nostra quotidianità. Sono i micro e macrocosmi creati dalla solitudine, dove — ne sono certo — lei, la solitudine, è la padrona del campo e si mastica la mente e l’anima delle sue vittime. La solitudine ingigantisce i nostri fantasmi, le nostre paure, le nostre debolezze, i nostri rancori, la nostra rabbia. Credo che sia andata così con Bowers. A leggere quel che scrive vien da pensare che sia andata così. Un “hate crime”, come si dice qua, un crimine dettato dall’odio. “A mad man”, un pazzo, come lo ha definito Trump rivolgendosi al paese durante una raduno in Indiana. Già, un pazzo, ma da dove saltano fuori tutti questi pazzi? Da dove salta fuori Bowers? Da dove salta fuori Sayoc, quello che ha spedito bombe ai “nemici” di Trump? E il pazzo di Las Vegas? E tutti quei giovani e giovanissimi che scaricano rabbia e disamore sparando ai propri insegnanti e compagni di scuola?



Sembra che il seme della pazzia attecchisca sempre di più in questa nostra società. Del resto se continuiamo a coltivare odio o quel che chiamiamo tolleranza cos’altro possiamo aspettarci di raccogliere se non violenza?

God Bless America.