Addormentarsi per pochi secondi sulla tastiera del proprio computer e trasferire per errore oltre 222 milioni di euro su un conto corrente. E’ quanto accaduto a un impiegato di banca piuttosto distratto che, sul posto di lavoro, per poco non regalava un quarto di miliardo a un ignaro risparmiatore. Quel giorno, l’assonnato lavoratore teutonico doveva effettuare un semplice bonifico di circa 65 euro (64,20) ma, prima di concludere l’operazione, ha pensato bene di schiacciare un rapido pisolino: seduto davanti alla scrivania, infatti, è sopraggiunto il sonno e l’uomo ha avuto la sfortuna di cadere addormentato sopra al tasto “2” della tastiera del computer. Pochi secondi e il disastro era ormai compiuto: la modesta transazione bancaria si è velocemente tramutata in un clamoroso versamento da 222.222.222, 22 euro. A ricevere il bonifico è stato un pensionato tedesco che, ancor prima di accorgersi del nuovo inaspettato saldo milionario, è stato contattato dalla banca dell’avvenuto errore. E pensare che l’incredibile svista è quasi costata il posto di lavoro non all’impiegato che ha materialmente effettuato il bonifico milionario, ma alla sua collega 48enne addetta al controllo delle transazioni in uscita della banca. E’ stata lei, infatti, almeno secondo il direttore, a non accorgersi del misfatto in tempo e ad aver dato il via libera all’operazione. Un altro collega, invece, si è accorto poco dopo del pasticcio ed è immediatamente intervenuto per porre rimedio. La banca però non ha avuto dubbi: l’impiegata è stata subito accusata di negligenza sul posto di lavoro e per questo motivo l’ha licenziata in tronco. A torto, però, come confermato successivamente in seconda istanza dal Tribunale regionale del lavoro dell’Assia. I giudici tedeschi hanno infatti da poco dato ragione all’impiegata, reintegrandola sul posto di lavoro. Sembra che la donna, assunta dalla banca nel 1986, avesse a che fare ogni giorno con una mole di lavoro impressionante: come riporta il quotidiano tedesco che ha diffuso la notizia, il giorno del pasticcio bancario (il 2 aprile di quest’anno) l’impiegata ha esaminato in totale oltre seicento ricevute di pagamento, ognuna in meno di 1,4 secondi.