C’è anche un italiano tra i 189 morti (181 passeggeri più 8 membri dell’equipaggio) nel disastro aereo in Indonesia, dove un volo della compagnia low-cost Lion Air si è schiantato in mare poco dopo il decollo. Come riporta La Repubblica si tratta di Andrea Manfredi, 26enne di Massa, un passato da ciclista. Il ragazzo nel 2013 ha gareggiato con la Ceramica Flaminia, mentre nel biennio seguente ha militato tra i professionisti con la Bardiani CSF, prima di creare l’azienda Sportek. La Farnesina ha confermato. Intanto emerge una prima ricostruzione di quanto accaduto: il pilota infatti avrebbe chiesto alla torre di controllo di rientrare per un non meglio precisato “guasto tecnico”. L’amministratore delegato della compagnia, Edward Sirait ha detto: “Il nostro pilota ha operato secondo le procedure e quando ha visto un problema ha chiesto di tornare alla base, ma sappiamo come è finita”. (agg. di Dario D’Angelo)
NESSUN SUPERSTITE
Rottami del Boeing 737 Max 8, l’aereo della compagnia low-cost Lion Air caduto in mare poco dopo essere decollato da Giacarta, sono stati rinvenuti al largo di Karawang, nella provincia di Giava Occidentale, a circa 70 chilometri a est dalla capitale indonesiana. Come riportato da La Stampa, si pensa che la fusoliera dell’aereo si trovi sul fondo del mare, a una profondità di circa 35 metri. Intanto si inizia a discutere sulle possibili cause che hanno portato l’aereo a precipitare. Ad avanzare è l’ipotesi di un guasto, dal momento che, come ha spiegato Dwikorita Karnawati, direttrice dell’Agenzia meteorologica indonesiana, le condizioni meteorologiche erano sicure: “C’era un po’ di nuvolosità, ma nulla che potesse mettere in pericolo il volo”. Come riportato dall’Ansa, circa 300 persone tra soldati, agenti di polizia e pescatori sono impegnati nelle ricerche delle vittime, o di eventuali sopravvissuti, ma finora non è stato recuperato alcun corpo, ne’ sono stati trovati superstiti. (agg. di Dario D’Angelo)
PILOTA VOLEVA RIENTRARE POCO DOPO DECOLLO
Era diretto a Pangkal Pinang, una città nell’isola di Bangka, al largo di Sumatra, l’aereo della compagnia indonesiana Lion Air partito da Giacarta e caduto in mare con 188 persone a bordo poco dopo il decollo intorno alla mezzanotte e mezza italiana. Da quel che si apprende l’aereo aveva richiesto alla Torre di controllo di poter tornare indietro all’aeroporto della Capitale prima che i contatti si interrompessero definitivamente. Un portavoce dell’Agenzia incaricata delle ricerche ha dichiarato che “l’aereo si è schiantato nell’acqua a circa 30-40 metri di profondità”, aggiungendo che “stiamo ancora cercando i resti dell’apparecchio”. Come riportato da TgCom24, le compagnie aeree indonesiane erano state escluse nel 2007 dalle rotte verso l’Europa a causa di problemi di sicurezza. Nel decennio successivo a molte di queste era stato concesso di riprendere i servizi, con il divieto che era stato completamente revocato nel giugno di quest’anno. (agg. di Dario D’Angelo)
INDONESIA, AEREO CADUTO IN MARE DOPO DECOLLO: 188 A BORDO
Tragedia in Indonesia dove un aereo è caduto poco dopo il decollo schiantandosi in mare con a bordo 188 persone. Come riportato dall’Ansa, fonti ufficiali chiariscono che il volo coinvolto dall’incidente è l’aereo passeggeri della compagnia indonesiana Lion Air, di cui si erano persi i contatti poco dopo il decollo stamani da Giacarta. Il ministero dei Trasporti indonesiano ha dichiarato che l’aereo si è schiantato 13 minuti dopo il decollo dalla capitale, avvenuto verso le ore 6:20 locali. A bordo del velivolo, secondo le informazioni fornite dall’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri Bnpb, erano presenti 181 passeggeri, tra cui 3 bambini, più sette componenti dell’equipaggio. Si tratta del peggior disastro aereo mai verificatosi in Indonesia da quando un volo AirAsia da Surabaya a Singapore è precipitato in mare nel dicembre 2014, uccidendo tutti i 162 a bordo.
INDONESIA, AEREO CADUTO IN MARE DOPO DECOLLO: VELIVOLO ERA NUOVO
In queste ore bisognerà indagare sui motivi che hanno portato l’aereo della compagnia indonesiana Lion Air a schiantarsi in mare poco dopo il decollo, a maggior ragione se il velivolo, un Boeing 737 Max 8 registrato come PK-LQP, era stato consegnato ad agosto e utilizzato soltanto per un paio di mesi. Il portavoce del Boeing, Paul Lewis, come riporta l’Ansa, ha affermato che la società sta “monitorando attentamente la situazione” ma non ha fornito dettagli sull’aeromobile in questione. Intanto l’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri Bnpb ha pubblicato su Twitter le foto di ciò che è rimasto dell’aereo, una lunga chiazza di benzina e un campo di detriti tra cui smartphone, libri, borse e parti della fusoliera dell’aereo che sono stati raccolti dalle navi di ricerca e soccorso riversatesi nell’area. Stando ai dati del sito di monitoraggio aereo FlightAware il velivolo aveva raggiunto un’altitudine di soli 5.200 piedi (1.580 metri). La speranza di ritrovare dei sopravvissuti è per ovvi motivi ridotta al lumicino.