Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, ha deciso di inviare 5.200 soldati lungo il confine con il Messico di modo da bloccare la carovana di migranti partiti due settimane fa dall’Honduras e che vorrebbero appunto entrare negli States. Una scelta, quella del tycoon a stelle e strisce, che giunge dopo giorni di tensione, in cui lo stesso patron USA aveva minacciato i paesi che facessero passare i migranti, ritenendoli dei nemici degli Stati Uniti. Attualmente i migranti sono circa 3.000 e procedono ad una velocità di più o meno 40 chilometri al giorno: continuando di questo passo, dovrebbero giungere nella nazione a stelle e strisce fra diverse settimane.
“NON LI LASCEREMO ENTRARE”
Secondo alcuni detrattori del presidente Donald Trump, la mossa di quest’ultimo di inviare 5000 soldati lungo il confine messicano, è un segnale in vista delle elezioni di metà mandato, che si terranno fra due settimane esatte, precisamente il prossimo 6 novembre, quando si rinnoverà la Camera e un terzo del senato, e quando lo stesso Trump potrebbe venire sconfitto. «Costruiremo intere città di tendopoli – le parole dello stesso presidente Usa, in occasione di un’intervista a Fox News – installeremo tende ovunque, costruiremo strutture, spenderemo centinaia di milioni di dollari. Qui i migranti aspetteranno l’esito delle loro richieste di asilo e se non ne avranno diritto se ne andranno». Trump ha poi ribadito che “Non li lasceremo entrare“, avvertendo che fra i migranti vi sarebbero anche “molti membri di bande e delinquenti”.