Sembra di tornare ai tempi delle guerre religiose, quando i cattolici venivano sterminati dai protestanti e da anglicani, diversi secoli fa. Strano che succeda in Scozia, paese in cui i cattolici non sono una minoranza come in Inghilterra, ma tantè. Secondo il quotidiano locale Scottish Herald la polizia scozzese ha stabilito che sventolare bandiere dello Stato del Vaticano in particolari occasioni, ad esempio allo stadio (non ci risulta che il Vaticano abbia una nazionale di calcio) o in manifestazioni pubbliche costituisce reato. Quale? Offesa pubblica e incitamento alla violenza (!): «la visualizzazione delle bandiere non è un reato di per sé, se agitate o visualizzate in maniera provocatoria o alterata» secondo la sezione 38 del Criminal Justice and Licesing del 2000. Pena? Anche 5 anni di carcere. La bandiera del papa dunque va a entrare in una lista che comprende quelle di Israele, Palestina, il tricolore irlandese, quella della Catalogna, quella dei Paesi Baschi.



L’ASSURDA STORIA DELLA BANDIERA VATICANA IN SCOZIA

Organizzazioni considerate terroristiche dagli organismi internazionali: abbiamo scoperto che lo Stato del Vaticano è uno stato  terrorista. La polizia scozzese spiega: non è la bandiera in quanto tale, ma la condotta criminale che le accompagna ad esempio gesti o parole minacciose, “oppure le bandiere potrebbero essere modificate per mostrare il sostegno ad un gruppo terroristico proscritto o con modifiche che costituiscono un crimine di odio”. Dunque bisogna fare attenzione al contesto e al modo in cui la si sventola: durante una partita può costituire una violazione dei regolamenti. Il tutto mentre centinaia di hooligan ubriachi si massacrano di botte. Un portavoce della Chiesa cattolica ha espresso il suo rammarico: «sarebbe molto preoccupante se la bandiera vaticana fosse considerata in qualsiasi circostanza offensiva. È stata sventolata con orgoglio in Scozia in occasione di due visite papali, senza disordini o incidenti, e il suo uso non dovrebbe essere limitato in alcun modo».



Leggi anche

Vescovo indonesiano rifiuta nomina a cardinale, il Papa accetta/ "Voglio proseguire cammino sacerdotale"