Finisce in manette l’ex presidente della Sud Corea, Lee Myung-bak. Nelle scorse ore è stato infatti condannato a 15 anni di carcere per i reati di corruzione, appropriazione indebita ed evasione fiscale. Lee Myung-bak aveva guidato il paese coreano per cinque anni, precisamente dal 2008 al 2013, ed erano diverse quanto pesanti le accuse nei suoi confronti. L’ex presidente sudcoreano avrebbe infatti ricevuto ben 10 milioni di dollari in tangenti da diversi soggetti, fra cui la multinazionale di casa, Samsung. Inoltre, avrebbe omesso nella dichiarazioni dei redditi di essere il proprietario di un’azienda di vendita di ricambi d’auto per auto, a cui aveva sottratto ben 32 milioni di dollari.



SECONDO EX PRESIDENTE SUDCOREANO CONDANNATO

Nel 2018 Infine, stando a quanto scrivono i colleghi de Il Post, avrebbe condizionato un procedimento legale, sfruttando il proprio potere di presidente. Lee negli scorsi giorni era uscito allo scoperto pubblicando un post su Facebook in cui faceva capire di essere ormai vicino all’incarcerazione. L’ex numero uno sudcoreano aveva scritto: «Penso che sia tutta colpa mia e provo rimorso». In Corea del Sud, si registra la seconda incarcerazione di un ex presidente nel giro di un anno: l’altro ex numero uno a finire in manette era stata Park Geun-hye, condannata 32 anni di carcere lo scorso aprile per corruzione, abuso di potere e diffusione di segreti di stato.

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