Sono ancora tanti i dubbi sulla sparizione di Meng Hongwei, il presidente dell’Interpol di cui non si hanno notizie da ormai diversi giorni. Come riportato da Il Post, a destare perplessità è stata anche la decisione della moglie di denunciare la sua scomparsa non immediatamente ma a più di una settimana dalla sua sparizione. Diversi giornalisti esperti di cose cinesi sottolineano che non sarebbe la prima volta che un funzionario del Partito Comunista cinese “sparisce” per alcuni giorni: la legge di Pechino prevede infatti che “una persona possa essere trattenuta dalla polizia senza accuse formali, senza poter contattare un avvocato e la propria famiglia, anche per due mesi”. Una particolarità riguardante il caso di Meng Hongwei è stata notata dalla giornalista Cecilia Hatton della BBC, che ha sottolineato come in passato sia capitato raramente che i familiari di funzionari di partito cinesi “scomparsi” si rivolgessero ad autorità straniere (in questo caso quella francese) per denunciare la sparizione dei propri cari, per timore di maggiori ripercussioni. Il ministero degli Esteri cinese, su sollecitazioni dei quotidiani internazionali, non ha risposto alle richieste di informazioni sulla vicenda. (agg. di Dario D’Angelo)



APERTA INCHIESTA IN FRANCIA

E’ stata aperta un’inchiesta sulla misteriosa scomparsa del presidente dell’Interpol, il cinese Meng Hongwei. Ad indagare sulla sua sparizione sono le autorità francesi, secondo fonti di polizia citate da Secolo d’Italia. Dal 29 settembre, dell’uomo si sono perse le tracce. Meng aveva lasciato la Francia per fare ritorno nel suo Paese di origine ma non ci sarebbero stati più suoi contatti. La scomparsa è stata denunciata dalla moglie. Secondo quanto emerso da una fonte rimasta anonima e citata da South China Morning Post, il presidente dell’Interpol sarebbe stato “prelevato” la scorsa settimana dall’autorità al suo arrivo in Cina, anche se non risulta chiaro il motivo per il quale sarebbe stato bloccato all’ingresso nel suo Paese e soprattutto dove si trovi attualmente. E’ probabile possa essere stato preso in consegna per essere interrogato dalle autorità disciplinari, forse dall’anticorruzione, poichè proprio in Cina si troverebbe sotto indagine. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ERA SOTTO INDAGINE NEL SUO PAESE

Mentre si infittisce il mistero sulla scomparsa di Meng Hongwei, il presidente dell’Interpol di cui non si hanno più notizie oramai dallo scorso 29 settembre a seguito della denuncia della scomparsa da parte della famiglia, e con la polizia francese che ha già avviato una indagine, emergono nuove indiscrezioni dalla Cina: l’uomo che risiede a Lione ma si trovava in viaggio nel Paese asiatico e, stando a fonti giudiziarie citate dal South China Morning Post, Hongwei sarebbe sotto indagine da parte delle stesse autorità cinesi anche se non se ne conosco i motivi. Nelle ultime ore si sta facendo strada l’ipotesi che possano esserci dietro alcuni giochi di potere anche per via del fatto che il presidente dell’Interpol aveva rivestito cariche dirigenziali all’interno del Partito Comunista locale, nonché quella di viceministro. Infine, non va dimenticato che quella di Meng Hongwei è una figura molto ambigua dal momento che, se in patria poteva avere dei nemici, a livello internazionale è pure vero che la sua nomina a capo dell’organizzazione internazionale delle forze di polizia era stata duramente osteggiata da alcune associazioni a difesa dei diritti umani. (agg. R. G. Flore)



REGOLAMENTO DI CONTI NEL GOVERNO?

Il suo mandato sarebbe scaduto nel 2020, ma Meng Hongwei, scomparso in Cina dove si era recato per un viaggio, difficilmente potrà riprendere il suo ruolo di presidente dell’Interpol che svolgeva a Lione, in Francia. Ex ministro della sicurezza, l’uomo potrebbe essere rimasto coinvolto in un regolamento di conti all’interno del governo cinese, cosa non rara. Era infatti considerato un uomo chiave del potere. La sua figura era contestata dagli attivisti per i diritti umani, che accusano la Cina di usare l’Interpol per detenere dissidenti e rifugiati all’estero (Agg. Paolo Vites)

LE INDAGINI

Il capo dell’Interpol, il cinese Meng Hongwei, è sparito. È stato visto l’ultima volta lo scorso settembre proprio nella sede dell’Interpol, a Lione, in Francia. Stava per lasciare il paese per andare in Cina. Sua moglie ha detto di non averlo né sentito né visto da allora. Oggi la polizia francese ha confermato che sta indagando sulla sua scomparsa. Una fonte francese vicina alle indagini, e citata da Sky News, ha fatto sapere che Meng non sarebbe scomparso in Francia. Potrebbe infatti essere sparito dopo essere arrivato in Cina. La moglie ha però segnalato la scomparsa alle autorità francesi, visto che Lione è la sede dell’Interpol. Dopo la diffusione dell’indiscrezione da parte dell’emittente francese Europe1, è arrivata la notizia dell’inchiesta da fonti di polizia. Dal 2016 a capo dell’Interpol, organismo internazionale di coordinamento tra 192 polizie mondiali, Meng in precedenza è stato viceministro cinese per la Pubblica sicurezza.

MENG HONGWEI, PRESIDENTE INTERPOL SCOMPARSO IN CINA

Un’inchiesta è stata avviata in Francia sulla sparizione avvenuta in Cina del presidente dell’Interpol, Meng Hongwei, denunciata dai familiari. La conferma è arrivata da fonti giudiziarie francesi. I parenti di Meng non hanno più notizie di lui dal 29 settembre, mentre si trovava in viaggio nel suo Paese d’origine. L’inchiesta sulla sparizione dell’ex dirigente del partito comunista cinese è stata aperta a Lione, quartier generale dell’Interpool. Prima di essere eletto a fine 2016 alla guida dell’organizzazione internazionale per la cooperazione di polizia, Meng Hongwei era viceministro in Cina, responsabile per la sicurezza pubblica. La nomina ad Interpol venne criticata da alcune Ong attive nella difesa dei diritti umani. Il suo mandato scade nel 2020.