La conferma del giudice Brett Kavanaugh alla Corte Suprema dopo lo scandalo che lo ha travolto in seguito alle accuse di stupro ha diviso in due l’opinione pubblica. Da una parte un Trump esultante che parla chiaramente di “grande vittoria”, mentre dall’altra la reazione dei democratici alla Camera che, tramite il loro leader da Nancy Pelosi hanno chiesto di poter visionare rapporto supplementare dell’Fbi sul giudice e le comunicazioni fra Fbi, Casa Bianca e Commissione Giustizia del Senato. Al momento, secondo quanto rivelato dall’agenzia di stampa Ansa, la petizione per chiedere l’impeachment di Brett Kavanaugh ha già raccolto 130.225 firme. L’impeachment è chiesto proprio sulla base delle accuse di molestie sessuali avanzate da Christine Ford ma anche per le accuse al giudice di aver mentito sotto giuramento, almeno secondo i firmatari. La petizione si pone l’obiettivo di spronare la Camera a reagire. Tuttavia, appare sempre più improbabile che Kavanaugh possa essere rimosso dalla carica di giudice della Corte Suprema. Il precedente risale al 1804 quando il giudice Samuel Chase era stato messo in stato di accusa ma poi assolto dal Senato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
TRUMP ESULTA I DEM MINACCIANO NUOVA INCHIESTA
Brett Kavanaugh è stato confermato giudice alla Corte Suprema, e negli Stati Uniti sono scoppiate nuovamente le proteste. La principale reazione è arrivata dall’opposizione democratica (ora in minoranza anche alla Supreme Court), che ha promesso nuove battaglie e (se al voto delle elezioni di mid-term prenderanno il sopravvento), l’apertura di una nuova inchiesta, questa volta seria, con l’aggiunta di una procedura per impeachment. Nel contempo si sono registrati numerosi arresti fuori dal senato, così come già accaduto pochi giorni fa durante una manifestazione di migliaia di persone a Washington, in cui finirono in manette anche la nota modella Emily Ratajkowski, e l’attrice Amy Schumer. Ora, come sottolineato dai due giudici della Corte Suprema nominati da Barack Obama, Elena Kagan e Sonia Sotomayor, c’è il rischio che la stessa Corte divenga un’estensione della politica, perdendo la sua autorevolezza: «La Corte Suprema – affermano – rischia di perdere la sua legittimità se non viene considerata imparziale. Dobbiamo essere sopra le parti». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LA STRATEGIA DEL GIUDICE
Brett Kavanaugh è un nuovo giudice della Corte Suprema. L’ufficialità è arrivata nella serata di ieri, dopo il voto favorevole di venerdì in senato. Alla fine il giudice voluto dai repubblicani ed in particolare dal presidente Donald Trump, ce l’ha fatta a superare il tornado che gli si è abbattuto contro nelle ultime settimane, a seguito delle accuse di molestie sessuali di due donne. Ma l’indagine condotta dall’FBI (secondo i Repubblicani, troppo superficiale), non ha portato ad alcunché e di conseguenza Kavanaugh ha ottenuto il lasciapassare per la Supreme Court. E in queste ore è emerso un interessante retroscena riguardo alla sua nomina: pare infatti che il legale della casa bianca, Donald McGahn, abbia consigliato a Brett Kavanaugh di mostrare rabbia e indignazione dopo le accuse nei suoi confronti, e così lo stesso ha fatto nella sua arringa dinanzi ai senatori. Alla fine, ha vinto lui, hanno vinto i repubblicani, e soprattutto, ha vinto Trump. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LUNEDI’ LA CERIMONIA
E’ felice il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo l’elezione alla corte suprema di Brett Kavanaugh. Nella serata di ieri il giudice è stato eletto, superando così lo scandalo sessuale che lo aveva travolto nelle ultime due settimane, e permettendo un nuovo successo ai repubblicani. «È una notte storica, una grande vittoria per il nostro Paese», così ha parlato il tycoon americano in Kansas, dove ha tenuto un comizio in vista delle elezioni di mid-term, di metà mandato, del prossimo mese. E proprio in vista della prossima tornata elettorale, Trump ha messo in guardia i suoi seguaci, e non solo, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni: «Sono il partito del crimine – dice riferendosi all’opposizione democratica, durissima nei confronti di Kavanaugh – sono dei piromani pronti a bruciare il paese. Hanno messo in atto campagna vergognosa per distruggere». Tornando a Kavanaugh, l’investitura ufficiale del giudice si terrà lunedì prossimo con tanto di cerimonia, a cui presenzierà anche Donald Trump; per ora il giudice ha giurato solamente in una cerimonia privata. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
KAVANAUGH CONFERMATO
Brett Kavanaugh è stato confermato alla Corte Suprema: è questo l’esito della votazione del Senato Usa, che ha ratificato la nomina del giudice scelto da Donald Trump con 50 voti a favore e 48 contrari. Come riportato da Il Post, si tratta di un successo politico molto importante per il Presidente americano, che con la nomina di Kavanaugh sposta definitivamente l’ago della bilancia della Corte a favore dei conservatori, i quali possono adesso contare su 5 giudici contro i 4 di stampo progressista. Il margine di due voti che ha consentito la conferma di Kavanaugh è il più stretto per un giudice della Corte Suprema dal 1881. A pesare inevitabilmente le accuse di molestie sessuali di cui è stato oggetto Kavanaugh in queste settimane. Trump porta a casa dunque una vittoria importante ai fini della vita politica del Paese ma ad un prezzo altissimo: il dibattito si è molto polarizzato a ridosso della votazione assurgendo di fatto ad un confronto sull’integrità del giudice Kavanaugh piuttosto che sulle sue competenze di “arbitro”. (agg. di Dario D’Angelo)
SENATORE GOP PRONTO A RIENTRARE DA MATRIMONIO FIGLIA PER VOTARE
A meno di clamorosi colpi di scena è tutto pronto per la nomina di Brett Kavanaugh a quinto giudice della Corte Suprema da parte del Senato Usa. Nonostante le aspre polemiche sfociate dopo l’accusa di aggressione sessuale da parte dell’ex compagna di liceo Christina Basley-Ford, i sì annunciati dalla senatrice repubblicana del Maine, Susan Collins, e dal collega democratico Joe Manchin spianano di fatto la strada all’approvazione del Senato con 51 voti a favore e 49 contrari. Con le dichiarazioni di voto favorevole da parte di Collins e Manchin tra i Repubblicani non pesa neanche l’assenza del senatore Steve Danes, che oggi sarà impegnato con il matrimonio della figlia. Come riportato dall’Agi, per evitare imprevisti dell’ultimo minuto, il Gop ha comunque messo a sua disposizione un aereo privato nel caso in cui il suo voto si rivelasse fondamentale per la nomina di Kavanaugh. (agg. di Dario D’Angelo)
GOP AVANTI 51 A 49
E’ tutto pronto per la nomina di Brett Kavanaugh alla Corte Suprema. Il giudice scelto da Donald Trump ha ottenuto la maggioranza in senato con 51 voti a favore e 49 contrari, dopo che l’indagine dell’FBI non ha fatto emergere nulla di rilevante. L’elezione si terrà questa sera in Italia, quando negli Stati Uniti sarà pomeriggio, e suggellerà l’ingresso del quinto giudice repubblicano in corte suprema, a discapito dei quattro dei democratici. Intanto va registrata l’ennesima polemica attorno alla nomina di Kavanaugh: un giornalista della CBS ha deciso di dimettersi dopo aver difeso il giudice pubblicamente su Facebook. Kris Long ha rassegnato le dimissioni nella giornata di ieri dopo quanto pubblicato poche settimane fa sul noto social network, con relativi commenti di dissenso. Long era uno dei volti più noti del network a stelle e strisce. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SI ATTENDE L’UFFICIALITA’
Corre verso la conferma alla Corte Suprema Brett Kavanaugh. Nella serata di ieri tre senatori indecisi hanno annunciato che voteranno per confermare il giudice di cui sopra, e di conseguenza, lo stesso potrà godere della maggioranza sperata. Dopo settimane di scontri fra i due partiti opposti, Repubblicani e Democratici, e manifestazioni di migliaia di persone, alla fine Kavanaugh potrà ottenere i voti sperati nella serata di oggi. Ieri c’è stato il voto del senato con 51 a favore e 49 contrari, l’ultimo step di fatto prima dell’ufficialità di oggi. A decretare l’elezione di Kavanaugh alla Corte Suprema, Lisa Murkowski dell’Alaska, repubblicana indecisa fino a poche ore prima, nonché Susan Collins del Maine e Joe Manchin III della West Virginia, Democratico.
GRANDE VITTORIA POLITICA DI TRUMP
A bloccare l’elezione di Kavanaugh era stato Jeff Flake dell’Arizona, Repubblicano, che aveva chiesto un’indagine da parte dell’FBI dopo nuove accuse di molestie sessuali, indagini poi confermate anche dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ma che non hanno portato a nulla (con conseguenti polemiche accese dei Dem). Se alla fine, come sembra, il 53enne Kavanaugh verrà confermato, si tratterebbe di una grande vittoria politica per Trump e i repubblicani, che potrebbero così ottenere la maggioranza alla Corte Suprema con 5 giudici contro 4, e che metterebbero il secondo giudice conservatore di fila dopo Neil Gorsusch.