Omicidio Jan Kuciak: “Non esclusa pista italiana”, queste le parole del capo della polizia Milan Luciansky riguardo le indagini sulla morte del reporter slovacco, ucciso insieme alla sua fidanzata il 21 febbraio 2018. Intervistato da Aktuality, sito per cui lavorava il ventottenne, il numero uno delle forze dell’ordine della Slovacchia ha sottolineato che stanno seguendo una pista italiana, con una traccia che porta in Albania. C’è una donna al centro dell’inchiesta, che è legata a doppio filo al mandante dell’esecuzione del giornalista, probabilmente ammazzato per le indagini sui rapporti tra il governo del Paese e la ‘ndrangheta calabrese. Ricordiamo che lo scorso 27 settembre 2018 sono state arrestate quattro persone, tra cui un ex poliziotto e un ex soldato.
“PISTA ITALIANA NON E’ ESCLUSA”
“La pista italiana non è esclusa, così come non lo è quella albanese: siamo ancora nella fase delle indagini”, le parole di Milan Luciansky a Aktuality.sk. E le forze dell’ordine sono al lavoro per individuare gli altri responsabili: al momento sono tutti di nazionalità slovacca gli arrestati, ovvero l’ex poliziotto Tomas Szabo, l’ex soldato Miroslav Marcek,l’imprenditore Zoltan Andrusko e l’interprete di italiano Alena Zsuzsova. Sarebbe quest’ultima la mandante dell’omicidio: la donna avrebbe pagato 70 mila euro per l’omicidio di Kuciak, agendo però su mandato di altri soggetti. Un blitz effettuato prematuramente, come ha spiegato il capo della polizia: c’era il timore che la fuga di notizie vanificasse l’operazione, “avremmo potuto rimandare l’intervento ancora di due mesi e forse saremmo riusciti a prendere anche il mandante”. “Sono soddisfatto del lavoro professionale degli inquirenti: una delle priorità del mio governo è la scoperta e la punizione delle persone colpevoli di questo delitto”, aveva commentato il premier Pellegrino dopo i primi arresti.