Dina Powell e Ivanka Trump erano le “candidate” principali considerate dalla stampa americana dopo l’addio a sorpresa di Nikki Haley: ebbene, la figlia del tycoon si tira indietro e si autoesclude dalle varie candidature. «E’ un onore servire alla Casa Bianca con molti colleghi fantastici e so che il presidente nominerà un formidabile sostituto all’ambasciatore Haley. Il sostituto non sarò io», twitta la consigliera e figlia prediletta del presidente Usa, che si ritrova col “nodo” scottante della scelta di un nuovo rappresentante della politica trumpista alle Nazioni Unite. L’ex membro dell’amministrazione Usa nonché ai vertici di Goldman Sachs oggi, Dina Powell, ora vede la nomina più vicina, specie perché lo stesso Donald Trump ha sottolineato che nella rosa dei nomi non c’è Ric Grenell, l’ambasciatore americano in Germania da alcuni dato ieri come probabile nominabile al posto della Haley, «Sta facendo bene in Germania. Personalmente preferirei tenerlo lì» ha detto Trump a bordo dell’Air Force One.
“SARÒ A FIANCO DI TRUMP”
Addio a sorpresa presso la Casa Bianca: l’ex governatrice della South Carolina, ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, ha lasciato il proprio incarico. Un saluto sereno e sincero quello della Haley, che ha incontrato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nello studio ovale, prima del congedo: «Lascerà alla fine dell’anno – ha spiegato il tycoon. – ha fatto un lavoro incredibile, è stata molto speciale per me, una persona fantastica. Sono triste, odio l’idea di perderla come ambasciatrice alle Nazioni Unite ma spero che torni». Il presidente ha aggiunto che la Haley sei mesi fa gli aveva chiesto di volere una pausa «e che verso fine anno voleva prendersi un po’ di tempo libero». Sulla questione è intervenuta anche la stessa Haley, che parlando del suo futuro ha assicurato che non intenderà candidarsi per le elezioni presidenziali del 2020: «Non ho deciso nulla su cosa farò – ammette – non ci sono ragioni personali, ma bisogna capire quando è il momento di lasciare e consentire una rotazione. Non correrò per la Casa Bianca nel 2020, di sicuro farò campagna per Trump». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
“NON SONO SEMPRE STATO D’ACCORDO CON TRUMP”
Nel giorno dell’annuncio del suo addio come ambasciatrice Usa all’Onu, Nikki Haley ha rappresentato senz’altro, volendo tracciare un bilancio, un’alleata fedele e quasi inaspettata per il Presidente Trump. La sua esperienza era iniziata con non pochi contrasti con Rex Tillerson, il primo Segretario di Stato nella Presidenza del magnate. Le cose sono cambiate successivamente con la Haley che ha intrattenuto rapporti politici e diplomatici tra alti e bassi anche col capodella diplomazia Usa, Mike Pompeo, uno degli uomini chiave per Trump. Ma per la Haley non è mai venuto meno il rapporto di trasparenza che la legava al Presidente. Ha spiegato: “Non sono sempre d’accordo con il Presidente. Quando c’è disaccordo c’è un nodo giusto e un modo sbagliato per affrontarlo. Io alzo il telefono, lo chiamo o lo incontro di persona“, raccontando in un articolo sul Washington Post come mai avrebbe lanciato frecciate indirette, per giunta a mezzo stampa, verso la Presidenza Trump. (agg. di Fabio Belli)
IVANKA TRUMP LA SOSTITUTA
E se fosse Ivanka Trump a sostituire quella Nikki Haley che ha da poco annunciato le sue dimissioni dal Palazzo di Vetro? I primi rumors dei media Usa sono clamorosi anche se al momento di elementi reali ve ne sono pochi: di certo, la figlia-consigliera del n.1 alla Casa Bianca è già intervenuta più volte in dinamiche di diplomazia internazionale e rappresenta l’elemento di maggior strategia, assieme al marito Jared Kushner, del trumpismo. È stata tra l’altro la stessa Nikki Haley nel recente passato ad esprimere notevole apprezzamento per il lavoro “nell’ombra” di Ivanka: «lei e Jared hanno fatto un sacco di cose dietro le quinte che non hanno ricevuto pubblicità». Addirittura del genero di Trump, l’ex ambasciatrice all’Onu ha sostenuto «un genio nascosto che nessuno capisce». Più papabile – secondo i più informati negli States – la nomina di Dina Powell, che tra l’altro ha trascorso l’ultimo weekend con la famiglia Haley in vacanza nel South Carolina.
“NON MI CANDIDO A PRESIDENZA DEL 2020”
Fulmine a ciel sereno per l’Amministrazione Trump, o almeno a livello di immagine pubblica per il Presidente americano: l’ambasciatrice all’Onu, Nikki Haley, ha annunciato di essersi dimessa dal ruolo, presentando le formali dimissioni al n.1 della Casa Bianca che ha, a quanto pare, accettato. Dopo le Nazioni Unite il futuro è alquanto nebuloso per la potente e influente ambasciatrice che già di tutte ha rappresentato il volto duro ma più “distensivo” rispetto a Trump all’Onu durante l’escalation in Corea del Nord tra il 2016-2017 e nel caso di Gerusalemme capitale di Israele, per non dimenticare anche i dossier Siria, Iran e rapporti-scontri con la Russia di Putin in Consiglio di Sicurezza. Mai del tutto allineata ma sempre leale e fedele alla mission da ambasciatrice, più volte in passato la Haley aveva criticato il Presidente per le modalità e gli obiettivi della Casa Bianca. L’addio giunge a sorpresa, soprattutto se si considera l’imminenza delle elezioni di midterm determinanti per gli ultimi due anni da Presidente, prima della scontata ricandidatura: quello che ha tenuto a precisare Nikki Haley però, nella nota presentata a Trump è che «non mi candiderò di certo alla Presidenza nel 2020».
TRUMP ACCETTA LE DIMISSIONI DI NIKKI HALEY
«L’ambasciatrice lascerà alla fine dell’anno – ha detto Donald Trump in conferenza stampa proprio questa mattina – troveremo un sostituto nelle prossime due-tre settimane»: l’ex Governatrice della Sud Carolina lascia un vuoto diplomatica non semplice da rinnovare, specie in un momento in cui l’influenza Usa all’Onu è ai minimi storici proprio per gli scontri con la politica trumpista. «Sono molto triste per le sue dimissioni da ambasciatrice Usa all’Onu, è molto speciale, odio l’idea di perderla come rappresentante al Palazzo di Vetro, sarebbe stato meglio che non fosse successo» ha spiegato a margine della conferenza stampa dalla Casa Bianca, il presidente Donald Trump.