L’assoluzione di Asia Bibi per il reato di blasfemia, se è apparsa una cosa normale nel mondo occidentale, ha invece create accese proteste in Pakistan, nazione dove è stata appunto emessa la sentenza. Per due giorni, migliaia di manifestanti sono scesi in piazza, accusando la giustizia di aver preso una decisione sbagliata. In Pakistan vi è una delle leggi più dure per quanto riguarda la blasfemia, che serve in poche parole a proteggere l’Islam e nel contempo ad affossare le altre religioni. Sulla questione è intervenuta la segretaria generale di Fratelli d’italia, Giorgia Meloni, che senza troppi giri di parole, attraverso una nota, ha spiegato: «Quanto dobbiamo ancora sopportare queste forme di inciviltà e questo fanatismo? La pena di morte per blasfemia (che per questa gente vuol dire qualsiasi cosa), per apostasia (compreso chi si converte al cristianesimo), per adulterio, omosessualità, stregoneria (vai a capire cos’è), è prevista in moltissimi stati musulmani, come Pakistan, Arabia saudita e Qatar che qualcuno considera “Stati amici e moderati”. Basta perdere tempo con chi deve ancora uscire dal medioevo». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
IL PRESIDENTE LA DIFENDE
E’ un momento storico per il Pakistan: non solo la liberazione e la cancellazione di ogni accusa per Asia Bibi, ma anche una forte e senza precedenti presa di posizione del presidente dello stato contro gli islamisti fondamentalisti. La liberazione della donna cristiana imprigionata per 8 anni con l’assurda accusa di blasfemia e anche condannata a morte ha infatti scatenato la fortissima ala degli islamici più fondamentalisti, scesi in piazza chiedendo la morte di Asia Bibi e dei giudici che hanno sentenziato la sua innocenza. E’ intervenuto alla tv di stato Imran Khan, presidente della Repubblica, che per la prima volta nella storia del paese ha preso posizione coraggiosa contro di essi, sostenitori del partito fondamentalista Tehreek-e-Labbaik Pakistan: “Può funzionare un governo se una persona chiede di assassinare i giudici, rivoltarsi contro i capi dell’esercito e bloccare le strade? Quale errore ha fatto il governo in tutto questo? Stiamo già cercando con fatica di uscire dalle nostre crisi economiche”. Aggiungendo che “Questi criminali non stanno servendo l’islam. Essi stanno solo giocando per fini politici, per aumentare il loro bacino di voti”.
CRISTIANI PERSEGUITATI
L’intervento di Khan è particolarmente significativo in quanto fino a oggi lo stato e le forze dell’ordine non sono praticamente mai intervenuti a difesa dei cristiani perseguitati, uccisi o accusati di blasfemia senza nessuna difesa da parte di chi di dovere. Forse adesso è l’inizio di un’era nuova per il martoriato paese. Intanto per timore di assalti e violenze, tutte le scuole del Punjab sono rimaste chiuse ieri e anche oggi. Anche le chiese cristiane temono attacchi. Asia Bibi dovrebbe invece lasciare il Pakistan: Italia, Regno Unito e Canada hanno offerto ospitalità.