«Non è giusto che la sicurezza europea sia ora assicurata solo dagli Stati Uniti, dobbiamo distribuire meglio l’onere dei costi della difesa. Ecco perché penso che le mie proposte su una difesa europea siano coerenti con questo»: le parole di Macron non paiono aver convinto per nulla Donald Trump, pur dopo il gelo “superato” a Parigi dopo le prime ore di fuoco. Il presidente Usa è volato via mentre arrivavano all’Eliseo tutti i capi di Stato per le celebrazioni della Grande Guerra, ma i dubbi su una nuova frattura Francia-Stati Uniti restano eccome. Secondo il generale Vincenzo Camporini – generale dell’Aeronautica Militare intervistato da Formiche.net – «Non è un segreto che l’Europa unita si prefiguri come un concorrente (non come un avversario) degli Usa. D’altra parte, se Macron parlasse nella sola veste di presidente francese, dimostrerebbe quell’ambizione di potenza che i leader d’oltralpe conservano dai tempi del Re Sole. È una mentalità che sovente troviamo negli esponenti politici che risiedono all’Eliseo». (agg. di Niccolò Magnani)
GELO SUPERATO?
Se i toni sono tornati “concilianti” tra Macron e Trump non è detto che lo rimangano visto chi sta per giungere a Parigi per commemorare i cento anni dalla Grande Guerra: sono attesi ben 72 capi di Stato, tra cui il Presidente russo Vladimir Putin, la premier inglese Theresa May, il leader turco Recep Tayyip Erdogan e ovviamente anche la cancelliera Angela Merkel (per l’Italia sarà presente il Capo dello Stato Sergio Mattarella). Tra ricordi e celebrazioni storiche, sarà un primo appuntamento in cui Trump, Macron, Putin e Merkle potranno iniziare ad intavolare un nuovo “mini-vertice” sulle situazioni più scottanti che non riguardano per ora la Difesa Europa ma il Medio Oriente e più in particolare la Siria. Sotto il profilo invece squisitamente storico, l’Eliseo ha sottolineato che «è la prima volta dal 1945 che il presidente francese e il capo del governo tedesco si incontrano nella radura dell’armistizio», ovvero a Rethondes dove venne firmato (su di un treno) l’armistizio della Prima Guerra Mondiale. (agg. di Niccolò Magnani)
USA-FRANCIA, AMICI COME PRIMA?
Non era iniziato sotto i migliori auspici l’incontro fra Donald Trump ed Emmanuel Macron: prima le dichiarazioni dell’inquilino dell’Eliseo sulla necessità dell’Europa di difendersi dalle superpotenze mondiali, compresi gli Usa; poi il tweet del tycoon di New York, che aveva giudicato “insultante” quest’affermazione invitando i Paesi europei ad assolvere i propri impegni in materia di spese Nato. Ma col passare delle ore il gelo si è pian piano sciolto. Come riporta Rai News, l’Eliseo ha poi precisato che Macron “non ha mai detto che abbiamo bisogno di un esercito europeo contro gli Stati Uniti”. Trump, seppure con il volto teso, ha stemperato a sua volta la tensione:”Nel corso degli anni siamo diventati ottimi amici”. L’inquilino della Casa Bianca è stato di fatto confortato dalle parole dell’omologo francese, che davanti alla stampa ha ammesso:”Dobbiamo condividere meglio il fardello all’interno della Nato”. Amici come prima? (agg. di Dario D’Angelo)
GELO TRA MACRON E TRUMP
Tra Donald Trump ed Emmanuel Macron qualcosa si è rotto inesorabilmente. Sembra distante un’era geologica il 14 luglio 2017, quando in occasione della festa nazionale francese l’inquilino dell’Eliseo e quello della Casa Bianca si scambiavano abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle, in un esercizio di comunicazione che aveva l’obiettivo di mostrare al mondo intero l’unità di intenti tra Usa e Francia. In mezzo c’è stato un fallito corteggiamento di Macron, che pur solleticando la vanità del tycoon non è riuscito ad evitare che gli Usa uscissero prima dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico e poi da quello del nucleare iraniano. Così, come riporta l’Ansa, non sorprende più di tanto che oggi a Parigi, dove Trump è atterrato per celebrare i 100 anni dalla fine della Grande Guerra, i due non abbiano dato in pasto ai fotografi alcun abbraccio. Al netto dei tentativi di Macron di ostentare quella “relazione speciale”, che ormai sembra affondata per sempre, cercando più volte il contatto col suo omologo Usa. (agg. di Dario D’Angelo)
SCONTRO TRUMP MACRON
Macron si “scaglia” contro la Nato, e Trump non gradisce. Proseguono le frizioni fra gli Stati Uniti e il Vecchio Continente; dopo i dazi sulle importazioni degli ultimi mesi, che hanno acuito la guerra commerciale, il presidente USA attacca ora il collega francese, Emmanuel Macron. Quest’ultimo ha rilasciato negli scorsi giorni un’intervista in cui aveva sottolineato la necessità per la stessa Unione di dotarsi di un esercito paneuropeo che fosse indipendente dagli Stati Uniti. Una forza militare utilizzata anche per contrastare i continui attacchi informatici, visti i numerosi tentativi di interferire “nei suoi processi democratici interni e nel cyberspazio”. Parole che hanno scatenato la furia di Donald Trump, che non ha atteso troppo tempo prima di replicare “all’amico” Macron via Twitter. Il tycoon ha sottolineato per l’ennesima volta quanto la Nato costi agli Stati Uniti rispetto alle altre nazioni che fanno parte dell’Alleanza Atlantica: c’è il rischio che anche questo patto venga meno a breve? (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TRUMP VS MACRON PER LA NATO
“Macron paghi quel che deve alla Nato!”, firmato Donald Trump. Inizia praticamente così la visita del presidente degli Stati Uniti a Parigi, dove si è unito ad altri leader in occasione della celebrazione dei cento anni della fine della prima guerra mondiale. Il tycoon a stelle e strisce ha esternato la propria rabbia su Twitter a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal presidente francese in una recente intervista, in cui sottolineava la necessità per l’Europa di dotarsi di un vero esercito. La replica di Trump, come anticipato, non è tardata ad arrivare, e attraverso il social network a lui tanto caro ha scritto: «Macron suggerisce che l’Europa debba sapersi proteggere da Stati Uniti, Cina e Russia. E’ offensivo. Che l’Europa cominci a pagare per l’alleanza atlantica, sovvenzionata alla grande dagli Stati Uniti!». Sembrano passati anni luce da quando l’uomo più potente del mondo veniva accolto in maniera sontuosa da Macron il 14 luglio del 2017, in occasione della festa nazionale della presa della Bastiglia.
TRUMP “MACRON PAGHI QUANTO DEVE ALLA NATO”
Il presidente d’oltralpe forse ha provato ad ammorbidire la posizione di Trump, sperando che fra i due potesse nascere un forte sodalizio, ma la “tattica” non ha funzionato, e in breve tempo Macron si è dovuto ricredere. Prima l’annuncio dell’amministrazione USA di non voler rispettare gli accordi di Parigi sul cambiamento climatico, quindi l’abolizione del patto nucleare con l’Iran annunciata lo scorso maggio, tra l’altro, pochi giorni dopo la visita di Macron negli Stati Uniti. Ora una nuova puntata della querelle a distanza Trump, Nato, Macron, con il transalpino sempre più accerchiato anche a livello nazionale ed internazionale; in casa sua i sondaggi lo danno ai minimi storici dopo i molteplici ministri persi per strada negli ultimi mesi, e anche in seno all’Unione Europea è ormai affiancato solo dalla Germania e dall’amica Angela Merkel, che però ha annunciato che a breve uscirà di scena…