La rivolta dei Gilet Gialli è arrivata fino a Disneyland Parigi, a nord della Capitale: di primo mattino, i manifestanti hanno bloccato 7 dei 9 accessi al parco divertimenti più famoso al mondo. Dopo alcuni momenti di tensioni con le autorità, di fatto i Gilet Gialli hanno permesso a tutti i visitatori di non pagare il parcheggio da 30 euro al giorno mandando su tutte le furie i vertici del parco divertimenti e aumentando il grado di “accuse per disturbo alla quiete pubblica” per le strade francesi. L’accesso – scrive “Le Parisien” – è libero dalle 10:15 di questa mattina: dopo il video che di fatto ha “lanciato” la protesta della pasionaria Jacline Mouraud, secondo Rtl France i veri capi della manifestazione anti-Macron sarebbero 5 uomini e 3 donne tra i 27 e i 35 anni abitanti tutti dell’Ile-de-France, «persone con un profilo piuttosto neutrale, che non rivelano alcun impegno militante e nessun legame noto con i gruppi a rischio». (agg. di Niccolò Magnani)
TENSIONE SUL MONTE BIANCO
Le manifestazioni in corso in Francia dei Gilet Gialli stanno facendo registrare fino ad ora numeri da brividi: un morto, 409 feriti di cui 14 gravi, e 282 arresti. E’ questo il bilancio per ora parziale delle accese proteste contro il caro benzina di centinaia di migliaia di manifestanti che hanno proseguito le proprie azioni anche durante la notte da poco passata. La loro protesta è molto aggressiva, visto che bloccano le autostrade provocando le ira degli automobilisti che a loro volta, a seguito di azioni avventate, causano incidenti. Solo stamane i blocchi sono stati 40, mentre in totale stanno partecipando 282.000 attivisti. Momenti di tensione in particolare sul traforo del Monte Bianco, dove decine di gilet gialli hanno bloccato l’accesso, e per disperderli sono stati lanciati dei gas lacrimogeni. Per ovviare a questo problema, è stato vietato il transito dei mezzi pesanti nel tunnel che dalla Francia porta all’Italia e viceversa. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
CAOS GILET GILLAI E MACRON CROLLA
La popolarità di Emmanuel Macron crolla sempre di più nei consensi in Francia dopo il “caos” per la rivolta dei “Gilet Gialli”: questa mattina il Journal du Dimanche pubblica uno studio Ifop in cui il Presidente francese tocca il suo minimo assoluto nei primi 18 mesi di presidenza, al 25%, trascinando giù anche gli altri membri del suo Governo. Dal Premier Eduard Philippe (34%, -7% in poche settimane) fino agli altri ministri: Macron convince ormai solo il 4% della popolazione, mentre il 21% è “parzialmente soddisfatta” del suo operato, mentre bocciato dal 73% dei restanti elettori. Lo stesso Macron avrebbe confessato ai suoi fidati collaboratori – riportano i media francesi questa mattina- che sulla tassa ecologica «ho forse sbagliato qualcosa», anche se ormai la fiducia dei suoi cittadini sembra davvero esser stata messa nel dimenticatoio dopo i primi mesi di “luna di miele”. Intanto questa mattina sono ripresi i blocchi in autostrade e le proteste nei centri delle principali città di Francia, Parigi in primis: i feriti sono saliti a 410, mentre resta una sola la vittima degli scontri nella folle giornata di ieri. «Siamo di fronte a una disorganizzazione totale, hanno tentato di entrare nelle prefetture, ci sono state azioni di grande violenza», spiega il Ministro Christophe Castaner, mentre il suo collega della Transizione Ecologica – François de Rugy – in una intervista a Le Parisienne afferma «In tema di fiscalità ecologica, andiamo avanti sulla traiettoria prevista. Non farlo sarebbe incosciente». (agg. di Niccolò Magnani)
IL “RUOLO” DI LE PEN E MELENCHON
Un movimento apolitico quello dei “gilet gialli”, che oggi ha paralizzato la Francia in segno di protesta contro Macron e le sue politiche “anti-auto” provocando un bilancio di una vittima e 227 feriti (di cui 7 gravi). Ma si può dire che la politica sia stata centrale in questa manifestazione di massa che ha unito tutti coloro che in questo momento non si rivedono nell’Eliseo. Dalla presidente del Rassemblement National, Marine Le Pen, nemica giurata di Macron, che pur non volendo scendere in strada ha posizionato il suo partito “al fianco dei manifestanti”; fino al leader della sinistra-sinistra transalpina, quel Jean-Luc Mélenchon che dopo il crollo dei Socialisti alle ultime presidenziali è diventato punto di riferimento di un’area potenzialmente più vasta di quella rappresentata dal suo France Insoumise e che oggi non ha voluto rinunciare all’opportunità di manifestare nel suo feudo a Marsiglia, elogiando – come riporta l’Huffington Post – un “immenso momento di auto-organizzazione popolare”. Più politico di così… (agg. di Dario D’Angelo)
280MILA IN STRADA
Non è un’esagerazione parlare di Francia nel caos per le migliaia di manifestazioni dei cosiddetti “gilet jaunes” che stanno mettendo in subbuglio il Paese. Le proteste dei gilet o giubbini gialli – per italianizzare la questione – non sono rivolte soltanto al caro benzina ma ad una serie di misure ribattezzate “anti-auto” di Macron: dall’abbassamento dei limiti di velocità fino all’aumento dei dispositivi di rilevamento. Come riportato da TgCom24, il bilancio di queste manifestazioni si è aggravato pesantemente: oltre alla donna morta investita è salito a più di duecento il numero dei feriti, di cui 6 gravi. In strada, in questo sabato di proteste, sono scesi più di 280mila manifestanti che hanno allestito circa 2mila blocchi stradali, anche definiti “punti di tensione”. Le forze dell’ordine stanno avendo il loro bel da fare per vedere di tenere sotto controllo una situazione che per molti versi è sfuggita di mano: i fermati sono finora 117 e per 73 di loro è stato confermato. Ciò vuol dire che almeno per questa sera resteranno in stato di detenzione. (agg. di Dario D’Angelo)
MANIFESTANTI BLOCCATI ALL’ELISEO
Un morto e 47 feriti: questo per il momento il bilancio della manifestazione dei gilet gialli, una mobilitazione generale convocata in tutta la Francia e che ha mandato il Paese in tilt. E giungono nuovi aggiornamenti da Parigi: nel primo pomeriggio i manifestanti hanno raggiunto e bloccato parte degli Champs Elysèes, con alcuni di loro che hanno tentato di avvicinarsi all’Eliseo sulle note di “Macron dimettiti” e della Marsigliese. Diverse persone sono state bloccate dalla polizia. Ma non solo, come evidenziato dalla stampa transalpina: un secondo gruppo di manifestanti si è radunato a Place de la Concorde e in Rue du Faubourg Saint-Honorè determinato a recarsi sotto le finestre dell’Eliseo per comunicare al presidente Macron la propria rabbia. Attese novità sulle condizioni delle persone rimaste ferite nel corso del corteo: tre di loro sarebbero gravi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
DIVERSI FERITI IN TUTTO IL PAESE
Manifestazione dei Gilet Gialli in corso in tutta Francia; si protesta contro il caro benzina e contro gli aumenti previsti nelle prossime settimane, e sono migliaia quelli scesi in piazza per fare sentire la propria voce. Purtroppo, come vi abbiamo già riportato, è morta una donna, una manifestante che è stata investita da una mamma che stava portando la figlia a scuola: la sua auto è stata circondata, e presa dal panico ha accelerato, ferendo mortalmente la donna di cui sopra. Secondo il ministro dell’interno, Christophe Castaner, vi sarebbero altri feriti in diverse zone della Francia, come ad esempio al nord, dove si è verificato un altro incidente, mentre a Besancon, nell’est della nazione, un automobilista ha fatto marcia indietro dopo un blocco stradale, provocando due feriti. Situazione simile a Selestat, con un altro ferito: «Il nostro livello di preoccupazione – ha detto il ministro dell’Interno d’oltralpe, come riferisce Repubblica – è massimo. Abbiamo chiesto ai manifestanti di prendere tutte le misure di prevenzione e sicurezza. Il diritto a manifestare è essenziale in questo paese, bisogna proteggerlo, ma bisogna anche fare in modo che un’organizzazione minima delle manifestazioni eviti questi drammi». Da segnalare infine un incidente a sud, dove un poliziotto è stato investito dopo che un’automobilista ha superato uno sbarramento. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
GILET GIALLI: DONNA INVESTITA
Francia, corteo gilet gialli: donna investita e uccisa, dramma nel corso della manifestazione in corso in queste ore contro i rincari del carburante disposti dal governo per limitare l’uso delle auto inquinanti. Come riportato dalla stampa transalpina, una manifestante è morta dopo essere stata investita da un’automobilista a Pont-de-Beauvoisin in Savoia: la donna alla guida della vettura stava portando la figlia dal medico, quando a un certo punto è stata bloccata dai manifestanti che hanno circondato il mezzo; presa dal panico, la conducente ha accelerato e investito una manifestante. Nonostante l’immediato intervento del pronto soccorso, per la donna non c’è stato nulla da fare: i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. L’automobilista è invece in stato di fermo, ancora sotto choc per l’accaduto.
LA MANIFESTAZIONE DEI GILET GIALLI
Quella dei gilet gialli è una manifestazione mostra il malessere diffuso in Europa, causa erosione del risparmio secondo Ugo Bertone, e secondo il ministro dell’interno Christophe Castaner sono in corso più di 1000 manifestazioni in tutta la Francia con oltre 50 mila manifestanti. Il ministro ha evidenziato che “non c’è quasi nessun punto di blocco strategico, per la maggior parte sono punti di accesso ma nessun asse strategico”. “La distribuzione dei blocchi varia molto da un reparto all’altro”, con il corteo più popolato che è quello di Caen, con oltre 800 persone. Non dotato di un’organizzazione formale o di un leader riconosciuto, il movimento si è presentato genericamente come una protesta “del popolo francese” e la pagina Facebook è seguita da circa 25 mila persone.