Sarebbero “più di due” i mandanti dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista investigativa di Malta uccisa il 16 ottobre dello scorso anno in seguito all’esplosione di un’autobomba. Per quell’omicidio, nel dicembre scorso erano stati arrestati i tre presunti esecutori materiali. Al momento, come spiega Agit.it, non sarebbe emersa alcuna informazioni aggiuntiva in merito all’identità dei presunti mandanti identificati. Non si sa, quindi, se apparterrebbero al mondo della politica, dell’economia o della criminalità, ma ciò che è certo è che si tratterebbe in ogni caso di persone che avevano interessi diversi ma convergenti per eliminare la cronista 53enne definita troppo scomoda. Seondo quanto reso noto dal Times of Malta, che ha diffuso la notizia della presunta svolta nel caso, le indagini sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia e che hanno sconvolto l’intera opinione pubblica europea, sarebbero giunte ad uno stadio “molto avanzato”. Importante sarebbe stata la collaborazione di Europol al fine di esaminare i dati in mano agli investigatori, a partire dai documenti sugli scandali legati alla corruzione maltese, emersi dai Panama Papers che nel 2016 scoperchiarono il vaso di Pandora dei paradisi fiscali. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



IL FIGLIO “POLIZIA CHIARISCA”

Novità importanti nell’ambito dell’omicidio della giornalista anti corruzione, Daphne Caruana Galizia, uccisa nell’ottobre del 2017. Gli investigatori avrebbero dato un nome ad almeno tre persone considerate i mandanti del suo assassinio. L’indiscrezione è trapelata da Times of Malta secondo il quale sarebbero stati individuati “più di due cittadini maltesi” che avrebbero ordinato e pagato i tre esecutori materiali (i fratelli Alfred e George De Giorgio, e Vincent Muscat) oggi in carcere con l’accusa di aver ucciso la giornalista con una autobomba. La famiglia di Daphne Caruana Galizia, tuttavia, come spiega Repubblica ha rivelato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale: “Sappiamo quanto abbiamo letto dai giornali”, dicono. E nella serata di ieri ad esprimersi è stato anche il figlio della giornalista uccisa il quale ha rivelato i suoi dubbi: “Come è possibile che gli sviluppi dell’indagine sul più importante omicidio del Paese non siano comunicati in una maniera appropriata? Forse perché non ce ne sono di sviluppi? Vorrei che la polizia confermasse o smentisse le indiscrezioni e smettesse di giocare con il pubblico”, ha tuonato. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DAPHNE CARUANA GALIZIA, SVOLTA NELL’OMICIDIO

Sono stati individuati i mandanti dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, la giornalista uccisa con un’autobomba il 16 ottobre 2017. Lo sostiene l’edizione di oggi di Times of Malta. Gli investigatori avrebbero identificato un gruppo di «più di due» cittadini maltesi che sono considerati mandanti dell’omicidio. Funzionari che stanno indagando hanno riferito al Times of Malta che l’inchiesta sui mandanti è ad uno «stadio molto avanzato» e che i sospettati principali sono stati identificati. Le fonti non hanno fornito però alcuna indicazione su chi siano questi mandanti, né sulla provenienza da ambienti criminali, di affari o politici. Nessun riferimento neppure sul tempo necessario a ultimare le indagini. Gli inquirenti sostengono che avessero motivi diversi per volere la morte della giornalista e che si siano uniti per ingaggiare i tre uomini accusati di aver piazzato e azionato la bomba poi esplosa. Corinne Vella, sorella di Daphne Caruana Galizia, ha riferito che la famiglia non è stata formalmente informata dalla polizia dell’identificazione delle menti dell’omicidio.



DAPHNE CARUANA GALIZIA, “IDENTIFICATI MANDANTI OMICIDIO”

Gli investigatori sono in costante contatto con Europol, ma nelle ultime settimane le relazioni si sono intensificate in maniera significativa. «C’è una grande quantità di dati che richiedono analisi e i partner come l’Europol hanno l’esperienza e la competenza necessarie a contribuire a queste operazioni», ha spiegato una fonte. Inoltre, ha aggiunto che gli inquirenti hanno diverse prove, senza però precisare quali. Finora sono stati arrestati e incriminati solo tre uomini per l’omicidio di Daphne Caruana Galizia: si tratta dei fratelli Alfred e George Degiorgio, e Vincent Muscat, in custodia da 11 mesi. Pochi giorni dopo l’arresto, che è avvenuto il 4 dicembre 2017, erano stati accusati di avere compiuto il delitto con l’autobomba, ma si erano dichiarati innocenti. La giornalista è morta il 16 ottobre 2017 nell’esplosione della sua automobile mentre si trovava a pochi metri dalla sua casa di Bidnija.