Donald Trump tende la mano a Xi Jinping e, per una giornata, le Borse rifiatano: la notizia, data dall’amministrazione americana, di una telefonata tra i due leader per scongelare la situazione di impasse dovuta alla guerra commerciale tra le due superpotenze è bastata a dare una bella iniezione di fiducia alle Borse di tutto il mondo e anche ai listini asiatici, come raramente era capitato nell’ultimo periodo. Bene anche in Europa lo spread che oggi, dopo giorni di tensioni, è tornato a scendere sotto quota 300, attestandosi a 290 punti; per paradosso, a non beneficiare delle notizie che arrivano sull’asse Washington-Pechino è stata proprio Wall Street (ma qui centra la vicenda Apple che da giorni monopolizza le pagine finanziare d’Oltreoceano). Come detto, a beneficiare della possibile pace commerciale, che allenterebbe la cosiddetta guerra dei dazi, è anche Milano che fa registrare un +1,3% facendo così di Piazza Affari la leader a livello continentale almeno per la giornata di oggi. (agg. di R. G. Flore)
FACCIA A FACCIA AL PROSSIMO G20?
Le ipotesi di una tregua in quella guerra commerciale “inaugurata” dall’amministrazione Trump nei confronti di una Cina c’erano già state lo scorso maggio, ma le trattative si erano arenate: tuttavia stavolta sembra che gli Stati Uniti facciano sul serio e l’annuncio della telefonata tra il Presidente americano e il suo omologo orientale, Xi Jinping, sono il segnale che c’è già stata una schiarita e che i due leader, tornati a parlarsi, vogliano trovare una soluzione che vada bene per entrambi, senza trascurare comunque nei loro colloqui pure altre questioni fondamentali sul tavolo come quella legata al futuro delle due Coree. Come è stato evidenziato, Trump e Xi potrebbero stringersi la mano nel corso del prossimo G20, in programma in Argentina, ma da fonti della Casa Bianca si apprende che d’ora in avanti in contatti tra i due si faranno più frequenti e lo stesso presidente USA, nel corso di un comizio nel Missouri, col suo stile tipicamente ruspante ha detto che “la Cina, vuole un accordo, lui lo vuole (parla di Xi, Ndr), insomma, tutti lo vogliono”. Che sia la volta buona e l’ennesima mossa a sorpresa di Trump? (agg. di R. G. Flore)
TELEFONATA TRUMP-XI
Si va molto probabilmente verso un periodo di distensione dei rapporto commerciali fra gli Stati Uniti e la Cina. Dopo mesi in cui le due potenze mondiali se le sono date di santa ragione a suon di dazi sulle importazioni, le due nazioni tornano a riavvicinarsi. Nelle scorse ore sarebbe intercorsa una telefonata fra il numero uno a stelle e strisce, Donald Trump, e la controparte cinese, Xi Jinping. Una telefonata che in base a quanto riporta l’edizione online dell’agenzia Ansa, sarebbe stata “estremamente positiva”. Durante il colloquio telefonico i due leader avrebbero concordato di “rafforzare gli scambi economici”, come reso pubblico dal portavoce del ministro degli esteri cinese, Lu Kang, senza comunque fornire ulteriori indicazioni a riguardo. La volontà del presidente degli Stati Uniti, è quella di presentare una bozza di accordo alla Cina in occasione del prossimo G20, il meeting fra i potenti del mondo che si terrà fra il 30 novembre e il primo dicembre in quel di Buenos Aires, in Argentina. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
MERCATI IN RIALZO
Usa Cina. Significativo rialzo dei mercati grazie all’allentarsi delle tensioni commerciali fra gli Stati Uniti e la Cina. Il presidente degli Usa, Donald Trump, ha avuto un colloquio telefonico con il collega cinese, Xi Jinping, e pare che i due abbiano discusso di nuovi accordi commerciali per mettere la parola fine alla guerra dei dazi. Secondo indiscrezioni riportate dall’edizione online di Repubblica, dopo la telefonata, Trump avrebbe chiesto ai propri funzionari di mettere a punto una bozza di accordo commerciale, che verrà discussa in occasione del G20 che si terrà in Argentina. La borsa di Tokyo, grazie a tali rumors, ha chiuso in positivo del 2.56%, così come tutta la zona asiatica, con Shanghai cresciuta del 2.7%, Seul del 3.53, Shenzhen al 4, e Hong Kong al 3.5 (contrattazioni ancora in corso). Si tratta del rialzo più importante per le borse asiatiche dall’aprile del 2016, come confermato dall’indice Msci Asia Pacific, che chiude la settimana con 5 punti in positivo.
ANCHE L’EUROPA APRE IN POSITIVO
Sulla scia delle buone notizie asiatiche anche l’Europa, con Milano che guadagna 1.1 punti percentuali, mentre Francoforte e Parigi salgono dell’1.5%, e Londra dell’1.1. Tai Hui, chief market strategist per l’Asia Pacific di JPMorgan Asset Management da Hong Kong all’agenzia Bloomberg, ha commentato le notizie che giungono dalla telefonata Trump-Xi dicendo: «I commenti positivi di Trump sulle tensioni commerciali con la Cina stanno incoraggiando gli investitori nel breve termine. Sebbene restiamo cauti su una piena risoluzione del conflitto commerciale nel medio periodo, il fatto che il dialogo sia ripartito per ora è sufficiente agli investitori». Positivo anche il trend dello spread, che scende ancora, assestandosi attorno ai 290 punti base, con il Btp decennale a meno del 3.4%. Infine, per quanto riguarda l’Euro, apertura in rialzo sopra 1.14 dollari, mentre lo yen cala a 129,10. Si attende il rapporto sul lavoro USA e gli indici europei Pmi.