Nuovo tornado sull’amministrazione Trump, questa volta per colpa di Ivanka. La biondissima figlia del presidente avrebbe utilizzato un account personale e privato per spedire email ad altri funzionari governativi, cosa assolutamente vietata ai politici degli Stati Uniti, perché così facendo risulta essere estremamente complicato tenere traccia delle comunicazioni. Le accuse nei confronti della figlia di Trump sono state pubblicate dal Washington Post quest’oggi, e portano alla luce un problema già riscontrato nel settembre di un anno fa. Il New York Times, 14 mesi orsono, aveva infatti pubblicato un altro articolo in cui segnalava come Ivanka Trump avesse utilizzato indirizzi email privati assieme ad altri cinque consiglieri della Casa Bianca, subito dopo l’insediamento del padre avvenuto a gennaio 2017. In seguito intervenne il portavoce e avvocato di Ivanka, Abbe D. Lowell, sottolineando come quell’account email venisse utilizzato in maniera saltuaria e breve, e che nessuna comunicazione era stata cancellata. Anche in quel caso, come in queste ore, la Trump sosteneva di non essere ben al corrente delle norme per discolparsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IVANKA TRUMP NE GUAI PER LE EMAIL

Ivanka Trump come Hillary Clinton: è questo il parallelismo che in queste ore viene fatto negli Usa dopo lo scoop del Washington Post, secondo cui la figlia del Presidente Donald Trump avrebbe utilizzato il proprio account personale di posta elettronica per inviare mail inerenti affari di governo. Una condotta evidentemente proibita per ragioni di sicurezza del governo e che riguarda chiunque ricopra incarichi di governo. L’imbarazzo in queste ore alla Casa Bianca è tanto, dal momento che proprio la mancata cautela di Hillary Clinton nell’utilizzare il proprio account di posta elettronica per questioni riguardanti il suo lavoro al Dipartimento di Stato durante l’amministrazione Obama era stato uno dei cavalli di battaglia di Donald Trump nella campagna per le elezioni Usa 2016. Le e-mail inviate da Ivanka lo scorso anno a suoi assistenti, a membri dello staff della Casa Bianca e ad altri funzionari dell’amministrazione usando un account personale sarebbero centinaia.



IVANKA TRUMP SI DIFENDE, THE DONALD TACE

Lo scandalo delle e-mail che ha travolto Hillary Clinton costerà caro anche alla figlia e consigliera del presidente Trump? Dal canto suo per ora Ivanka si è difesa argomentando di non essere a conoscenza di alcune parti del regolamento. Stando a quanto riportato dal Washington Post, però, Ivanka ha assicurato che nessuna informazione segreta è passata per l’account personale suo e di suo marito Jared Kushner. A parziale discolpa della figlia prediletta del Presidente vi è poi il fatto che Ivanka non abbia utilizzato un server privato come fu per Hillary Clinton, che ne installò uno nella sua residenza nello Stato di New York. Secondo il Washington Post, che ha pubblicato la notizia citando fonti anonime, a fare la scoperta sarebbero stati gli stessi funzionari della Casa Bianca, che esaminavano le e-mail per rispondere ad una richiesta di pubblicazione di atti. Donald Trump per il momento tace sulla questione anche sui suoi account social: ma quanto a lungo potrà ignorare la questione?

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