North Sentinel, l’isola indiana incontaminata, è divenuta decisamente famosa nelle ultime ore a causa della morte del 27enne missionario americano, John Allen Chau, ucciso dalla tribù dei sentinelesi. Da molti North Sentinel è considerato il posto più pericoloso al mondo, ed il motivo è ovvio: chi si avvicina viene preso a frecciate, morendo o rimanendo gravemente ferito senza neanche riuscire ad arrivare a riva. Così è capitato al ragazzo statunitense, che prima è stato colpito con una selva di frecce, e poi è stato tirato all’interno dell’isola con un cappio. Il governo indiano non agisce, considera quella zona un’area protetta, e intende preservare quella tribù incontaminata che non ha mai avuto contatti con il mondo esterno. Le autorità li lasciano stare grazie all’istituzione di regole severissime, sorvola l’isola ogni tanto con un elicottero, o la costeggia (sempre a distanza di sicurezza), con una barca, ma senza mai mettere piede sulla terraferma anche perché, la tribù rischierebbe di morire ammalandosi di malattie per noi banali, come possono essere il raffreddore o l’influenza, non avendo alcun anticorpo. Sui sentinelesi si è riaperto in queste ore un dibattito che ha diviso in due schiere distinte esperti e studiosi: da una parte, chi dice che la tribù dovrebbe rimanere isolata, dall’altra, chi pensa che invece dovrebbero riprendere i contatti col mondo esterno, anche perché a causa dello tsunami del 2006, la pesca è decisamente peggiorata, e prima o poi i sentinelisi potrebbero essere costretti ad uscire allo scoperto…. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



NORTH SENTINEL, L’ISOLA PIU’ PERICOLOSA AL MONDO

North Sentinel, teatro in queste ore della morte del 27enne missionario americano John Allen Chau, è un’isola che si trova nell’oceano Pacifico, e che fa parte dell’arcipelago delle Andamane, nel golfo del Bengala (India). E’ un territorio decisamente sconosciuto, visto che al suo interno vive una tribù storica, ancora incontaminata, quindi niente elettricità, niente servizi igienici, niente vestiti e tutto ciò che per noi è la normalità. Proprio per mantenere intatto questo habitat naturale e per proteggere i suoi abitanti millenari, è assolutamente vietato l’approdo su tale isola, e per questo, sono ben poche le informazioni in nostro possesso su tale splendido paradiso naturale. Le autorità indiane hanno voluto rispettare il volere di isolamento della tribù, e di conseguenza fanno di tutto per proteggerli. North Sentinel ha una superficie di circa 60 chilometri quadrati, ed ha una forma pressoché quadrata. E’ un’isola circondata dalla barriera corallina e al suo interno vi sono solamente foreste al di là del tratto di spiaggia lungo tutto il perimetro.



NORTH SENTINEL, L’ISOLA DEI SENTINELESI

La sua particolarità sono ovviamente i sentinelesi, gli abitanti di North Sentinel, che sono poco inclini agli ospiti proprio per via del fatto di non avere avuto mai contatti con il mondo esterno. In epoca moderna furono diversi i tentativi di approdo, ma tutti respinti con la forza. Nel 1974, ad esempio, una troupe di del National Geographic che voleva girare un documentario sulla stessa tribù, venne presa di mira con delle frecce. Un contatto pacifico venne in realtà stabilito nel 1991, dal team di Pandit Triloknath, direttore dell’Anthropological Survey of India, anche se a riguardo vi sono ben poche informazioni. Si sa invece che nel 2006 vennero uccisi due pescatori che stavano pescando illegalmente del granchio attorno all’isola: la loro imbarcazione si spostò mentre dormivano nei pressi della riva, e i sentinelesi gli uccisero con la solita selva di frecce. Anche il successivo tentativo della guardia costiera di recuperare i corpi fu respinto con la forza. Non è certo il numero di abitanti della tribù presenti sull’isola: nel 2011, data dell’ultimo censimento, si parlava di 15 individui.

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