Sono stati evacuati dopo quasi otto ore di guerriglia tra i gilet gialli e gli agenti, gli Champs Elysées a Parigi. Come riportato da TgCom 24, la portavoce della Prefettura Johanna Primevert, ha spiegato che il bilancio finale di una giornata di disordini e scontri è di 20 feriti tra i manifestanti e 4 tra i poliziotti. Gli arresti effettuati nella capitale dalle forze dell’ordine sono stati 42 a Parigi e 130 in tutta la Francia. Il presidente Emmanuel Macron ha ringraziato “le nostre forze dell’ordine per il coraggio e la professionalità” mostrate oggi per contenere i gilet gialli e ha accusato:”Vergogna per quelli che le hanno aggredite”. Dal proprio profilo Twitter l’inquilino dell’Eliseo, finito nel mirino dei manifestanti che hanno chiesto a gran voce le sue dimissioni, ha tuonato:”Vergogna per chi ha provato a intimidire dei politici. Non c’è posto per queste violenze nella Repubblica”. (agg. di Dario D’Angelo)



INTIMIDAZIONE A DEPUTATA EN MARCHE

È esplosa la guerriglia a Parigi, dove i gilet gialli continuano le proteste contro l’aumento delle tasse sui carburanti. Si sono verificati diversi scontri in centro, dove la tensione è alle stelle. Nella zona degli Champs Elysées ci sono disordini: i vigili del fuoco sono intervenuti per spegnere le barricate incendiate che hanno provocato un denso fumo nero mescolatosi con quello bianco dei gas lacrimogeni. Sono circa 81mila le persone scese in piazza in Francia per protestare, di queste 8mila solo a Parigi secondo il bilancio del ministero dell’Interno. Il bilancio su fermati e feriti è provvisorio: 26 a Parigi, otto sarebbero i feriti tra cui due agenti. Tensioni anche a Tolosa, dove una quarantina di gilet gialli con il volto coperto da passamontagna o caschi hanno fatto irruzione nella casa di famiglia di una deputata di En Marche, Mireille Robert. I manifestanti hanno invaso la proprietà, minacciato i presenti e dato fuoco ad alcune tavole prima di fuggire. (agg. di Silvana Palazzo)



GOVERNO ACCUSA LE PEN: “INCITA AI DISORDINI”

E’ una Parigi invasa da migliaia di gilet gialli quella che oggi sta dovendo fare fronte alla manifestazione di protesta contro il rincaro dei carburanti deciso dal governo. Ed è proprio un componente dell’esecutivo, il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner, ad individuare il “mandante politico” dei disordini che stanno portando il caos nella capitale francese. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, secondo Castaner è stata la leader dell’ultradestra, Marine Le Pen, ad aver “incitato ai disordini” esortando i gilet gialli – nonostante il divieto di assembramenti – ad andare sugli Champs-Élysées, dove erano presenti dei “sediziosi di estrema destra”. La leader del Rassemblement National ha risposto: “Condanno le violenze ma la smettano di utilizzarle contro il movimento”. A darle manforte è stato di fatto un suo rivale politico, il leader del partito di sinistra “France Insoumise”, Jean-Luc Melenchon, che ha dichiarato:”Questa è la mobilitazione del popolo, anche se il governo vuol far credere che si tratta di gente di estrema destra e che sono poco numerosi. Non sono né di estrema destra, né poco numerosi”. (agg. di Dario D’Angelo)



SCONTRI E DISORDINI CON LA POLIZIA

Scontri in quel di Parigi fra i gilet gialli e le forze dell’ordine. Come si temeva, la manifestazione dei francesi che protestano contro il caro carburanti, non è stata pacifica, e non stanno mancando momenti di tensione. Centinaia di gilets-jaunes hanno invaso la zona degli Champs-Elysees, a loro vietata, e la polizia li ha respinti con lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Molti gli atti vandalici nella capitale francese, dove sono state danneggiate numerose vetrine, pensiline e sanpietrini. In arrivo anche altri due cortei, che stanno provando ad imitare i loro predecessori, e che stanno giungendo da rue de Rivoli e da boulevard Hassmann. Fra i manifestanti vi sarebbero anche un centinaio di esponenti dell’estrema destra francese, stando a quanto sostenuto dalla tv transalpina BFM. Purtroppo gli appelli politici degli scorsi giorni sono rmasti inascoltati e al centro di Parigi è esploso il caos; la polizia sta utilizzando anche granate assordanti per disperdere i manifestanti, e c’è il rischio che il peggio debba ancora arrivare, visto che la manifestazione ufficiale inizierà solo alle ore 14:00. Secondo quanto giunge dalla Francia vi sarebbero già numerosi feriti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ALTA TENSIONE

Nonostante il divieto di assembramenti prima delle 10 prima agli Champs-Elysees disposto dal prefetto di Parigi, i gilet gialli hanno già preso d’assalto la capitale francese, continuando a chiedere a gran voce di incontrare il presidente Macron. Come riportato da Sky, si preannuncia una giornata complicata soprattutto per i 3000 agenti chiamati a gestire la manifestazione autorizzata delle 14, che prenderà il via al grido di “Atto II. Tutti a Parigi”. Proseguirà dunque la protesta per gli aumenti del carburante decisi dall’Eliseo, che la scorsa settimana ha causato un bilancio di 620 civili e 136 uomini delle forze di sicurezza feriti, quasi 900 persone arrestate e anche due morti. Su Facebook, sono in 35mila a indicare che parteciperanno alla manifestazione, mentre 216mila si dicono “interessati”. Obiettivo conclamato è “dare un colpo di grazia e convergere tutti sulla capitale”. (agg. di Dario D’Angelo)

GILET GIALLI VOGLIONO INCONTRARE MACRON

Parigi

è blindata: la marcia dei gilet gialli spaventa il governo, che ha predisposto 3000 genti per garantire ordine e sicurezza. Nonostante il divieto di assembramenti ordinato dal prefetto di Parigi, pochi minuti fa centinaia di giubbotti gialli hanno invasi gli Champs-Elysees: polizia al lavoro per bloccare i manifestanti all’entrata di Place de la Concorde, alcune decine di loro stanno risalendo l’avenue in senso contrario, come riportato dai colleghi dell’Ansa. La manifestazione autorizzata è in programma alle ore 14.00 a Champ de Mars, vicino alla Tour Eiffel: i manifestanti continuano a chiedere un incontro con il presidente della Repubblica Emmanuel Macron e si temono disordini nelle prossime ore: ricordiamo che la scorsa settimana sono stati registrati 620 feriti tra i manifestanti e 136 tra i poliziotti ed è in programma nelle stesse ore nella capitale un’altra manifestazione, #NousToutes, contro tutte le violenze sessiste e sessuali. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

3000 AGENTI SCHIERATI

L’ondata di gilet gialli è attesa per oggi a Parigi. La capitale francese è in stato di massima allerta per l’invasione dei manifestanti che ormai da una settimana protestano contro il caro benzina e che hanno provocato, (direttamente o meno), due morti, centinaia di feriti, numerosi arrestati e denunce, insomma, il caos generale. L’ultima vicenda particolare si è consumata nella notte, quando un uomo facente parte del numerosissimo gruppo dei gilets-jaunes, ha minacciato di farsi saltare in aria, con un esplosivo contenuto nello zaino. Alla fine, asserragliato in un autolavaggio di un centro commerciale di Angers, si è fortunatamente arreso senza che nessuno si facesse male. Massima allerta in quel di Parigi, con le autorità che temono disordini e scontri dopo le tensioni degli scorsi giorni; di conseguenza saranno almeno tre mila le forze dell’ordine, fra poliziotti e gendarmi, schierate nel cuore dell’oltralpe. Il “vivo” della manifestazione di oggi dovrebbe tenersi a Campo di Marte, e nelle scorse ore l’esecutivo francese ha invitato i gilet gialli alla moderazione, evitando scontri.

GILET GIALLI ATTESI OGGI A PARIGI

Giovedì sera c’è stato l’appello del presidente Emmanuel Macron, che ha voluto tendere la mano ai manifestanti dicendo loro: «Abbiamo ricevuto il messaggio dei cittadini: un invito ad andare più lontano. Per non essere socialmente inaccettabile, la necessaria transizione ambientale deve essere giusta, equa e democratica», assicurando l’apertura di negoziati. A Macron si è aggiunta anche Brigitte Bourguignon, numero uno della Commissione Affari sociali dell’Assemblea nazionale, che ha chiesto una moratoria sul rialzo delle tasse sui carburati, per aprire un dialogo pacifico, come scrivono i colleghi di Agi. L’obiettivo dei Gilet Gialli è quello di dare vita ad una manifestazione senza precedenti, che faccia passare addirittura in secondo piano le proteste dei 282 mila “gialli” di una settimana fa. Di conseguenza è attesa a Parigi una folla colossale alimentata dagli appelli su Facebook, il cuore della propaganda dello stesso gruppo di manifestanti.

PAURA AD ANGERS

Paura ad Angers, dove un uomo con indosso un gilet giallo si è asserragliato in un centro commerciale dicendo di avere dell’esplosivo nello zaino. Inoltre, ha chiesto che i gilet gialli, simbolo della protesta contro l’innalzamento delle tasse sui carburanti voluto dal presidente Emmanuel Macron, vengano ricevuti all’Eliseo. Ma pare che l’individuo che ha fatto scattare l’allarme in Francia sia già noto alle forze di polizia per traffico di stupefacenti. Secondo quanto riportato da Bfm-Tv, sul posto sono già arrivate le teste di cuoio. L’emittente ha aggiunto che l’uomo, 45 anni, sostiene di avere una granata addosso e degli esplosivi nello zaino. Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha infatti spiegato che l’uomo avrebbe mostrato una granata. E pare che abbia chiesto di parlare con il presidente Macron. Secondo Le Figaro, che fa riferimento a fonti di polizia, gli uomini dell’unità investigativa e d’intervento hanno raggiunto un parcheggio del centro commerciale dove l’uomo si è barricato.

“HO UNA BOMBA, MACRON CI RICEVA”

Continua la protesta dei gilet gialli, ma ora la tensione è arrivata alle stelle. Un uomo starebbe minacciando di usare degli esplosivi se non potrà incontrare il presidente Emmanuel Macron. Da settimane la Francia è colpita da un’ondata di proteste. Nel mirino sono finite le ultime politiche del governo, in particolare la decisione di aumentare il costo del carburante e di abbassare i limiti di velocità in alcuni tratti stradali. A questo si uniscono le riserve dei cittadini francesi nei confronti del presidente Macron, il quale ha raggiunto gradi di impopolarità inferiori addirittura a quelli di François Hollande. Dal tema originario della protesta contro il caro-carburante, l’onda gialla è arrivata allo slogan più gettonato: «Macron, dimettiti». I gilet gialli hanno la percezione molto marcata di «lavorare per nulla», come ripetevano gli slogan degli ultimi giorni.

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