Alexis Tsipras ha avvisato l’Italia: «È meglio che facciate oggi quel che comunque vi faranno fare domani». Il riferimento del primo ministro greco é alla manovra del Belpaese, che l’Unione Europea ha bocciato a più riprese. «Se invece avete un’altra idea – ha quindi aggiunto – be’, allora good luck, buona fortuna». Tsipras suggerisce di assecondare fin da subito i vertici dell’Unione, evitando che anche all’Italia accada quanto avvenuto in Grecia a partire dal 2015. Resta comunque da capire a cosa si riferisca il politico greco quando parla di “altra idea”, e se il riferimento è all’uscita dall’Euro è noto e risaputo quanto i nostri politici non abbiano alcuna intenzione di lasciare l’Eurozona. Forse vedendo anche quanto accaduto in Gran Bretagna con la Brexit, nazione ben più solida dal punto di vista economico rispetto all’Italia, l’esecutivo gialloverde non intende affatto tornare alla Lira, come invece starebbe immaginando Tsipras. La cosa certa è che l’Unione Europa è ormai ampiamente convinta che l’Italia stia andando verso la direzione sbagliata, nonostante il governo sia a sua volta ampiamente convinto del contrario.
TSIPRAS AVVISA L’ITALIA
Juncker e soci vedono il Belpaese verso lo spread a 400 punti, che sarebbe praticamente insostenibile per la nostra nazione, con tutto ciò che ne conseguirebbe. A preoccupare i vertici dell’UE è in particolare lo “sciopero” degli investitori esteri, che si farà sentire in particolare ad inizio del 2019, sostiene il Corriere della Sera, quando il ministero delle finanze e dell’economia dovrà racimolare le risorse per mettere in atto le manovre. Di conseguenza si potrebbe dare vita ad una crisi delle banche (che stanno già risentendo delle agitazioni di questi mesi), che a sua volta potrebbe ripercuotersi sui risparmiatori. Ma nessuno della triade, leggasi il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro del lavoro Luigi Di Maio, e il titolare del Viminale, Salvini, sembra intenzionato a fare marcia indietro, considerando intoccabili le misure chiave, leggasi Reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni con l’introduzione della quota 100, per buona pace di Tsipras…