Un devastante terremoto ha colpito nella giornata di ieri l’Alaska, un sisma di 7 gradi sulla scala Richter, che ha distrutto edifici e strade, ma senza fortunatamente provocare vittime. Sulla vicenda è intervenuta la sismologa Lucy Jones, secondo cui, oltre alle 140 scosse registratesi nelle ultime ore, potrebbero giungere a breve altri terremoti importanti in quella zona del mondo: «Avere un altro terremoto di magnitudo 5 non sorprenderà alcun sismologo – le sue parole riportate da meteoweb.it – quindi aspettatevi che ci possa essere un terremoto di magnitudo 5 tra 1-2 anni». Il terremoto registratosi ieri non ha creato danni importanti solo per via del fatto che l’Alaska è abituata ai sisma, e più volte in passato è stata colpita da scosse più o meno violente. Di solito ogni anno la terra vibra circa 40mila volte, più degli interi Stati Uniti messi assieme. L’Usgs, l’organo statunitense che registra i terremoti, ha fatto sapere che «Nell’ultimo secolo, altri 14 terremoti di magnitudo superiore a 6 si sono verificati entro 150km dall’evento del 30 novembre 2018». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALASKA: POPOLAZIONE IN GINOCCHIO
L’Alaska è letteralmente in ginocchio dopo il terremoto di magnitudo 7.0 sulla scala Richter verificatosi ieri alle ore 8:28 locali che ha distrutto strade, ponti e lasciato migliaia di persone senza corrente elettrica. Una condizione che ha portato il governatore Bill Walker a dichiarare lo stato di calamità. Da Washington è immediatamente arrivata l’approvazione da parte della Casa Bianca, decisa a non far mancare il suo supporto alla popolazione dell’Alaska. A confermarlo è stato Donald Trump in persona, impegnato in queste ore a Buenos Aires per il G20, assicurando che “il governo federale non baderà a spese“. Ed è evidente che saranno ingenti i finanziamenti che l’amministrazione Usa dovrà stanziare per rimettere in sesto l’Alaska. Come riportato da La Stampa, scuole, università e l’aeroporto di Anchorage sono stati chiusi al pari della Trans Alaska Pipeline, condotta lunga 1.280 chilometri che collega Prudhoe Bay con il porto di Valdez, nonché tra le principali arterie del petrolio statunitense. (agg. di Dario D’Angelo)
ALASKA, DICHIARATO STATO DI CALAMITA’
Il terremoto che ha colpito l’Alaska nella tarda serata di ieri, ha indotto il governatore Bill Walker a dichiarare lo stato di calamità, subito approvato dal presidente degli Stati Uniti (di cui l’Alaska fa parte), Donald Trump. Due le scosse più importanti registrate, di 7.0 e 5.7 della scala Richter, ma nelle ultime ore sono state ben 140 le vibrazioni, molte delle quali superiori ai 4.5 gradi. Il terremoto ha colpito prevalentemente Anchorage, quella che è la città più popolosa dell’Alaska, provocando seri danni alle strutture, ma fortunatamente, senza provocare morti ne feriti gravi. In quella zona del mondo era atteso un freddo particolarmente pungente, ma il bollettino meteo delle ultime ore ha fornito buone notizie, visto che nelle prossime ore farà freddo ma con temperature che non scenderanno molto al di sotto delle medie stagionali, come invece era stato previsto. Il grande ostacolo ai soccorsi e agli sfollati è rappresentato ora dal buio, sia per via dei guasti elettrici che si sono verificati dopo il terremoto, sia per via delle poche ore di luce in Alaska in questo periodo dell’anno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO IN ALASKA: IN 10MILA SENZA LUCE
Terremoto
devastante avvenuto nelle scorse ore ad Alaska. Come riferito dai principali quotidiani online, un sisma di magnitudo 7.0 ha scosso Anchorage alle ore 8:28 locali, con una furia che ha distrutto case, palazzi, rete elettriche e strade. L’epicentro, stando a quanto riferito dal servizio geologico degli Stati Uniti, si è registrato a 13 chilometri a nord di Anchorage, e ad una profondità di 40 km. La polizia della cittadina che conta ben 300.000 abitanti, ha spiegato che «Danni ingenti alle infrastrutture – viene comunicato attraverso apposita nota del dipartimento – molte case ed edifici sono stati danneggiati molte strade e ponti sono stati chiusi». Al momento non è certo se vi siano feriti gravi o vittime, ma vista la portata del sisma non è da escluderlo. La scossa ha lasciato ben diecimila persone senza energia elettrica, un disastro che va a complicare ancora di più la situazione visto che l’Alaska, in questo periodo dell’anno particolarmente, è gelida e buia. Karl Heidigi, un abitante di Anchorage, ha raccontato il dramma vissuto: «Ho preso mio figlio di due anni che stava dormendo – si legge sull’edizione online di Rai News – e ci siamo riparati sotto il tavolo della sala da pranzo. I pensili della cucina si sono staccati. Anche il lampadario è venuto giù ma noi stiamo bene. Mia moglie era in ufficio. Anche lei sta bene ma la casa è stata devastata». Karl ha aggiunto: «Sono abituato alle situazioni di pericolo, vado a caccia, a pesca, possiedo armi ma è stato terrificante. Ho avuto meno paura quando mi sono trovato faccia a faccia con un orso a Burrow, sul tetto del mondo. Ora ci siamo trasferiti a casa di un conoscente. La gente in Alaska è molto solidale. Vivendo in condizioni climatiche estreme siamo sempre pronti ad aiutarci». Chiuse scuole, università e aeroporto di Anchorage, e nel contempo è stata bloccata per precauzione anche la Trans Alaska Pipeline, un condotto petrolifero lungo 1280 chilometri, praticamente come l’intera Italia, che collega Prudhoe Bay con il porto di Valdez. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
TERREMOTO ALASKA, RIENTRATA ALLERTA TSUNAMI
L’allerta tsunami è rientrata ma sono gravissimi i danni provocati dal terremoto di magnitudo 7.0 sulla scala Richter localizzato a 12 chilometri dalla capitale dell’Alaska, Anchorage. Come riportato da Il Messaggero, la strada che collega la città all’aeroporto è parzialmente crollata, come ha riferito su Twitter un funzionario dello scalo. Sono impressionanti le foto pubblicate sul sito del quotidiano locale Anchorage daily news, che ritraggono le voragini apertesi nelle strade dopo la scossa avvenuta alle ore 8:29 locali di oggi, venerdì 30 novembre. Dagli scatti in questione si può notare l’asfalto spezzato dal sisma. Per il momento secondo i primi controlli effettuati dalle autorità non si registrerebbero vittime né feriti. Un comunicato della polizia di Anchorage parla di «importanti danni» e avverte che gran parte delle principali strade sono state chiuse. (agg. di Dario D’Angelo)
TERREMOTO ALASKA, GENTE IN STRADA
Sono immagini sconvolgenti quelle che arrivano dall’Alaska dopo il violento terremoto la cui magnitudo è stata stimata tra 6.9 e 7.0. Il sisma è stato registrato a 12 chilometri dalla capitale Anchorage ed a rendere ora ancora più critica la situazione è l’allerta tsunami lanciata nell’immediatezza dei fatti e che sta interessando la costa meridionale dello Stato. Secondo le prime notizie, la città è rimasta senza corrente elettrica e diversi ponti e strade sarebbero crollati, come si evince dalle stesse immagini. Secondo quanto riportato da alcuni media americani – spiega Leggo.it – in tanti sarebbero corsi fuori dalle proprie abitazioni e dagli uffici nel tentativo di mettersi al riparo. Un edificio nella capitale dell’Alaska ha riportato diverse crepe ma non è ancora del tutto chiaro se ci siano o meno feriti. In via precauzionale, spiega Askanews, l’università dell’Alaska ad Anchorage (Uaa) ha tuttavia deciso di chiudere il campus e rimandato a casa tutti gli impiegati “non essenziali”. Sospeso per il momento anche il traffico aereo all’aeroporto di Anchorage, dove è in corso la valutazione dei danni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALASKA, FORTE TERREMOTO
Alaska, forte terremoto di magnutudo 6.7
: nelle ultime ore sono state infatti registrate in località Anchorage, il più grande centro abitato dello Stato americano, una serie di scosse di notevole intensità che hanno fatto tremare la terra attorno alle 18.30 ora italiana e che, secondo quanto si apprende dalle prime stime dei media locali, avrebbe un epicentro di circa 31 chilometri di profondità. Nei minuti immediatamente successivi alla scossa, avvertita in gran parte dello Stato, le autorità hanno anche deciso di diramare immediatamente un’allerta tsunami rivolta a tutti gli abitanti che si trovano lungo l’area meridionale delle coste dell’Alaska.
LANCIATA L’ALLERTA TSUNAMI
Il terremoto di magnitudo 6.7 della scala Richter che ha colpito l’Alaska (due scosse di cui la seconda di assestamento) al momento non pare aver causato delle vittime e nemmeno dei feriti (ma il dato attende conferme) ma già si parla di crolli diffusi in diverse zone di Anchorage, tra cui un ponte oltre a lampioni e diversi alberi, e un improvviso blackout che ha colpito l’intero centro abitato. In base a quanto rivelato dalle agenzie di stampa, l’epicentro del sisma sarebbe esattamente a circa sette miglia da Anchorage (nel distretto di Matanuska-Susitna) e le autorità stanno verificano al momentO le condizioni delle vie di comunicazione: in alcuni scatti apparsi da poco sui social network si vedono infatti automobili letteralmente “inghiottite” dalle voragini apertesi nell’asfalto.
Stanno facendo il giro del mondo le immagini del #terremoto di magnitudo 7.2 a #Anchorage #earthquake #Alaska pic.twitter.com/UOKPG0bYnj
— Marco Ferraglioni (@MFerraglioni) 30 novembre 2018