Tra i personaggi principali di questa campagna elettorale per le Elezioni Midterm negli Usa c’è sicuramente Beto O’Rourke, democratico anti-Trumpiano di origini irlandesi nato e cresciuto ad El Paso, al confine con il Messico, non un dato secondario di questi tempi. Il suo modo di fare politica caldo, appassionato, ha conquistato la base democratica e per questo motivo non è impossibile pensare ad un’impresa nello Stato probabilmente più Repubblicano che ci sia: il Texas. L’uomo da battere non è neanche un novellino: si tratta di quel Ted Cruz che alle primarie del Gop per le Elezioni Usa 2016 è stato per lungo tempo uno degli sfidanti più ostici per The Donald. I sondaggi lo hanno dato sempre in testa, ma con O’Rourke in costante rimonta e con una rilevazione del 3 novembre che li descrive addirittura appaiati. Pensare ad una vittoria sarebbe clamoroso, ma ad oggi non più impossibile…
BETO O’ROURKE CANDIDATO ALLA CASA BIANCA?
Il simbolo di O’Rourke sono diventate le camicie bagnate di sudore, tanta è la verve con cui agita le folle ai suoi comizi. E si può dire che il suo avvento nella politica a stelle e strisce abbia già prodotto dei risultati positivi: basti pensare che in Texas l’affluenza negli early voting, cioè le prime votazioni, è aumentata del 400%. Un dato impressionante, soprattutto alla luce del fatto che il “Grande” Texas è lo Stato in cui si registra una maggiore disaffezione rispetto alla politica. In questi mesi, da solo e senza l’ausilio dei Super-PAC, i contestati comitati politici che si occupano di raccogliere fondi, ha ricevuto 70 milioni di dollari di donazioni. Numeri da presidenziali: e chissà che alla fine una clamorosa vittoria in Texas non gli spiani la strada verso una candidatura proprio alla Casa Bianca. Il 2020 non è poi così lontano…(agg. di Dario D’Angelo)