Sparatoria in Brasile all’interno della cattedrale di Campinas, nello stato di San Paolo. Un uomo ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendole altre tre per poi suicidarsi con un colpo alla testa davanti all’altare della chiesa. La dinamica dei fatti non è stata ancora stabilita, ma pare che quando c’è stata la sparatoria era in corso la messa. Fonti ufficiali citate dai media locali riferiscono che poco dopo mezzogiorno un uomo, armato con una rivoltella e una pistola calibro 38, è entrato nella cattedrale e ha cominciato a sparare, per poi ammazzarsi. Le autorità non hanno ancora reso nota l’identità dell’aggressore né delle sue vittime. Inoltre, si ignora anche quale sarebbe il motivo di questa strage. I media locali, in un primo momento, hanno detto che l’uomo armato aveva tentato una rapina per poi rifugiarsi all’interno della cattedrale, una versione che è stata poi smentita dalla polizia.
BRASILE, STRAGE IN CATTEDRALE: UOMO SPARA E SI SUICIDA
I sopravvissuti alla strage nella cattedrale di Campinas, in Brasile, saranno sottoposti nelle prossime ore a degli interventi per la rimozione dei proiettili con cui sono stati colpiti durante la sparatoria. Lo riportano i media locali, secondo cui al momento la cattedrale è circondata dalle forze dell’ordine. Blindata dunque tutta la zona. «Contiamo sulle preghiere di tutti in questo momento di profondo dolore», dice in una nota l’arcidiocesi di Campinas, che ha annunciato anche che la cattedrale al momento è chiusa per le indagini e per il soccorso delle persone coinvolte nella sparatoria. Intanto si è riaperto il dibattito in Brasile sulla detenzione delle armi. Da quando è stato eletto Jair Bolsonaro, si è tornati a parlare del disarmo, un aspetto su cui si era impegnato già in campagna elettorale.