Mentre Antonio Megalizzi versa in gravi condizioni presso una struttura sanitaria di Strasburgo e, secondo quanto riferito dai suoi famigliari, sarebbe in coma e non operabile al momento, emergono novi dettagli in merito alla strage presso il mercatino di Natale del centro francese avvenuta ieri: infatti, secondo fonti che ora attendono una conferma, vi sarebbero infatti “altri cognomi italiani tra i feriti” dell’attentato rivendicato dall’ISIS e compiuto da Cherif Chekatt, il giovane radicalizzatosi in carcere e poi abbracciando anche la sanguinaria causa dell’autoproclamato Califfato Islamico. Tuttavia, a proposito dei suddetti cognomi dei nostri connazionali non si sa ancora se si tratta semplicemente di persone di origine italiana o di qualcuno che era giunto apposta dal nostro Paese a Strasburgo. (agg. R. G. Flore)



FUGA FAVORITA DA RETE DI CONTATTI?

Molte ore dopo l’attacco terroristico a Strasburgo, il bilancio delle vittime non è ancora definitivo e potrebbe essere destinato ad aggravarsi  ulteriormente. Mentre in centinaia di uomini sono sulle tracce del presunto attentatore che il ministero dell’Interno francese dipinge come un comune criminale, molti aspetti sulla vicenda ancora non sono del tutto chiari. Per tale ragione l’Agi ha contattato un esperto di sicurezza, Carlo Biffani per tentare si fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Quest’ultimo ha posato l’attenzione in particolare sul dubbio che l’attentatore possa aver davvero agito da solo e sull’attività svolta dalla polizia francese. “Da quello che sappiamo la polizia è arrivata all’attentatore proprio indagando su una rapina: sarà davvero molto importante al fine di chiarire lo scenario, comprendere quale sia stata la successione degli eventi e delle azioni nei giorni immediatamente precedenti l’attacco”, ha aggiunto l’esperto. Ma cosa dobbiamo attenderci ora? Il killer è in fuga o sta progettando nuovi attacchi? “Quella di martedì sera potrebbe essere solo un pezzo della storia drammatica che si dipanerà in queste ore”, ha commentato Biffani. “Probabilmente gode di una rete di contatti capace di favorire in qualche misura la fuga in queste ore convulse e non bisogna dimenticare che più tempo passa dal momento nel quale l’azione si è svolta e la cattura del ricercato e più ampio è il margine di manovra e di organizzazione della fuga”, ha proseguito l’esperto. “Le prossime 24/48 ore saranno cruciali riguardo alla capacità di prevedere e limitare le mosse del fuggitivo e permetterne la cattura”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



CACCIA AL KILLER: IMPEGNATI 600 UOMINI

E’ di 3 morti e 13 feriti (di cui 6 “gravissimi”) l’ultimo drammatico bilancio dell’attentato che ha nuovamente colpito la Francia ieri sera, nello specifico Strasburgo. Si tratta però di un “balletto” di cifre destinato a cambiare in maniera molto repentina, come abbiamo notato nelle ultime ore. Il procuratore di Parigi, come spiega Quotidiano.net, ha fatto chiarezza: “deploriamo il decesso di due persone. Una terza si trova in stato di morte celebrale”. Lo stesso procuratore di Parigi ha confermato che quattro persone vicine al killer si trovano attualmente in stato di fermo. Si tratterebbe, stando alle indiscrezioni che giungono da fonti di polizia, del padre e di due fratelli del presunto attentatore attualmente ricercato. Quest’ultimo, il 29enne Cherif Chekatt, sarebbe ferito a un braccio ma nonostante questo pare abbia potuto già lasciare il territorio francese. Intanto a cercarlo sono oltre 600 uomini delle forze di sicurezza francesi. Solo poche ore prima dell’attentato ai mercatini di Natale di Strasburgo era riuscito a fuggire ad un tentativo di fermo in riferimento a una rapina con tentato omicidio legato a estorsione e contraffazione. Intanto dopo l’ennesimo attacco a parlare è stata anche la ministra della Giustizia, Nicole Belloubet che ha detto in mattinata che la Francia è in grado di “reagire” anche senza “decretare lo stato di emergenza”, come avvenne ad esempio per i fatti al Bataclan del 13 novembre di tre anni fa. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



FERMATI DUE FRATELLI DEL KILLER CHERIF C

Nuovi, drammatici, aggiornamenti dalla Francia: il bilancio di Strasburgo sale a tre morti e tredici feriti, con le forze dell’ordine transalpine a caccia dell’attentatore islamista. Cherif Chekatt è ancora in libertà, ma la polizia sta tentando di stringere il cerchio: Le Figaro evidenzia che sono stati fermati due fratelli del 29enne nordafricano: uno di loro sarebbe schedato con la Fiche S. Remy Heltz, procuratore di Parigi, in conferenza stampa ha confermato che sono in totale quattro le persone vicine a Cherif arrestate. Per il momento l’attacco non è stato rivendicato dall’isis, con Site (Sito di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web) che ribadisce che non è ancora arrivato alcun messaggio dai gruppi jihadisti. Pochi minuti fa è arrivato il messaggio di vicinanza di Laura Boldrini alle famiglie delle vittime: «L’attacco a #Strasburgo ci colpisce tutti. Dolore per le vittime e vicinanza alle famiglie di chi sta soffrendo. Il #terrorismo islamista va sconfitto, non ce la faranno a distruggere i nostri valori di democrazia e libertà!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

400 AGENTI A CACCIA DI CHERIF C

Giungono “buone” notizie da Strasburgo, dove la Prefettura ha fatto sapere che i morti causati dall’attentato sono solamente due e non tre come invece circolava in queste ultime ore. Prosegue intanto la caccia al killer, Cherif C, 29enne di origini magrebine già noto alle forze dell’ordine, per cui sono stati dispiegati ben 400 agenti di sicurezza, fra cui i corpi speciali per l’antiterrorismo. Sulla questione si è espresso Antonio Tajani, presidente del parlamento europeo: «Strasburgo è un simbolo di pace – le parole riportate dalla trasmissione Storie Italiane, su Rai Uno l’atto criminale di ieri è un attacco alla pace, alla democrazia e al nostro modo di vivere. Dobbiamo continuare a lavorare per dimostrare che la forza della libertà e della democrazia vince contro la violenza, il crimine e il terrorismo». Così invece il giornalista Alberto Negri, esperto nelle questioni estere: «Siamo di fronte a quella che chiamerei la generazione Isis, una generazione di giovani di seconda-terza generazione di origini arabe radicalizzati. Dobbiamo tenere presente che in Francia ci sono 26 mila schede S, che dovrebbero essere sottoposti al controllo della polizia, sono un esercito». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

ATTENTATO A STRASBURGO: PARLA SALVINI

Anche il ministro dell’interno, Matteo Salvini, ha commentato il grave attentato di Strasburgo, dove un 29enne di origini magrebine ha ucciso tre persone, ferendone altre 12. «C’è una situazione di massima attenzione da nord a sud per tutti i radicalizzati, i terroristi e gli estremisti di ritorno – l’annuncio del titolare del Viminale – questa mattina si terrà una riunione d’urgenza del comitato di analisi strategica». Salvini, in visita a Gerusalemme, ha proseguito: «Ho fatto l’europarlamentare per nove anni a Strasburgo. Era casa mia, quei mercatini erano casa mia. La preghiera da sola non basta più, occorre individuare, ricercare, bloccare e arrestare con ogni mezzo. Verificare chi entra e chi esce da un Paese: questo non è un diritto ma un dovere». Stretta attorno a coloro che stanno esultando alla morte delle tre persone a Strasburgo: «Arresto immediato anche di chi in queste ore sta esultando on line – ha proseguito Salvini – abbiamo una polizia postale fortunatamente all’avanguardia che sta setacciando la rete per cercare gli infami che festeggiano la morte di qualcun altro». Infine il ministro lancia il solito monito all’Unione Europea: «Rifletta in Europa chi parla di porte aperte e porti aperti: casa mia e il mondo sono aperti alle persone per bene. Chi porta violenza e distruzione non deve avere nessun tipo di compassione e ospitalità». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

STRASBURGO: ATTENTATORE IDENTIFICATO MA ANCORA IN FUGA

E’ stato identificato l’attentatore di Strasburgo che nella serata di ieri ha ucciso 3 persone, ferendone 12, sparando ai mercatini di Natale. Come riferito dai media in queste ultime ore, si tratta di Cerif C, 29enne nato e residente a Strasburgo, che armato di un coltello e di una pistola, ha seminato il panico. Dopo aver fatto una strage, è salito su un taxi ed ha obbligato lo stesso a farsi portare in un’altra zona della città: è attualmente in fuga, ricercato e ovviamente pericoloso. Il ministro dell’interno Christophe Castaner, ha commentato: «È un uomo sfortunatamente già conosciuto, per reati di diritto comune per i quali è già stato oggetto di condanne in Francia e Germania, ed ha scontato le sue pene». Cerif C. era ricercato ad agosto per una rapina ed un tentato omicidio, ed è segnalato con il Fiché S perchè radicalizzato. Nella mattinata di ieri le forze dell’ordine si erano presentate a casa dell’attentatore, forse perché già sospettavano qualcosa, ma non avevano trovato nessuno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

STRASBURGO: ATTENTATORE IN FUGA

Secondo il Sindaco di Strasburgo, sarebbe attualmente ancora in fuga l’assalitore che avrebbe provocato un gravissimo bilancio sparando al mercatino di Natale di Strasburgo. Si parla di 2 morti e 10 feriti, e anche il ministro dell’Interno francese, Christophe Castaner, ha affermato che le vittime sono due e che l’attentatore è stato identificato ma è in fuga e al momento c’è un grande dispiegamento di uomini per rintracciarlo. La zona dell’assalto è attualmente presidiata dalle forze dell’ordine e quando la zona sarà ritenuta sicura sarà probabilmente comunicato un bilancio ufficiale delle vittime e dei feriti: attualmente la Francia è col fiato sospeso per la caccia all’uomo che è tornato a spargere il terrore nel paese transalpino. (agg. di Fabio Belli)

AFFRONTE (UE): “DUE DONNE A TERRA”

Si moltiplicano le testimonianze riguardo il possibile attentato terroristico al mercatino di Natale di Strasburgo. L’eurodeputato dei Verdi, Marco Affronte, ha raccontato all’AGI quanto visto con i suoi occhi al momento dell’assalto: “Ho sentito i colpi, sei o sette, e ho visto due donne a terra colpite e una che urlava, mi sono allontanato per mettermi al riparo. Siamo qui in un cortile interno nel centro di Strasburgo, la polizia ha evacuato la zona.” Si sta cercando di capire cosa sia accaduto di preciso e soprattutto la matrice che ha spinto gli aggressori (o l’aggressore). Al momento il bilancio aggiornato parla di un morto accertato e almeno sei feriti, che potrebbero però essere significativamente di più almeno stando alle prime testimonianze. (agg. di Fabio Belli)

LA TESTIMONIANZA DI TAMBURRANO

Attentato terroristico

in corso nel centro di Strasburgo: spari sulla folla ai mercatini di Natale. A darne notizia in Italia è Dario Tamburrano, eurodeputato M5s, che su Twitter ha riportato la sua testimonianza e assicurato che la delegazione del Movimento 5 Stelle è al sicuro. La notizia è stata riportata negli ultimi minuti anche da diversi media internazionali, mentre sui social continua a crescere il numero di testimonianze, tra foto e video di persone che si sono rifugiate per salvarsi. Il Mirror ad esempio parla della presenza di poliziotti armati e di rapporti non confermati secondo cui ci sarebbero molti feriti. Altri invece hanno spiegato che il mercato, una grande attrazione turistica in particolare in questo periodo, è stato subito evacuato. Si attendono però conferme dalla polizia francese in merito a quanto sta accadendo nel capoluogo della regione dell’Alsazia-Champagne-Ardenne-Lorena, nel Nord-est della Francia, dove è presente la sede ufficiale del Parlamento Europeo.

STRASBURGO: SPARI SULLA FOLLA, ATTENTATO TERRORISTICO?

Il mercatino di Natale di Strasburgo, nell’est della Francia, è stato evacuato dalla polizia dopo che sono stati segnalarti degli spari. La Reuters parla di un bilancio provvisorio di un morto e tre feriti. La prefettura della Regione Grand-Est e del Basso Reno conferma che «è in corso un’operazione» e chiede ai cittadini di «seguire le istruzioni che saranno diffuse». Testimoni riferiscono di aver udito 6-7 spari, poi di aver visto delle persone a terra. La conferma della sparatoria arriva poi dal vicesindaco della città francese. «Spari nel centro di Strasburgo», ha twittato Alain Fontanel. L’area intorno al centro storico è stata blindata.



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