Un insegnante di danza si è suicidato dopo le accuse di abusi sessuali da parte di una sua ex allieva. Le denunce a scoppio ritardato lasciano sempre il tempo che trovano. Ci sono voluti dieci anni perché un’attrice che recitava nella fortunata serie tv argentina Il mondo di Patty, conosciutissima anche in Italia, rivelasse di essere stata stuprata durante le riprese di alcune scene in Nicaragua. Da quel momento negli ultimi giorni è tutto un fiorire di denunce ai danni di uomini del mondo del cinema. L’ultima della serie ha però avuto conseguenze impensabili, ma che dimostrano che su certe cose è meglio andare con i piedi di piombo. Specialmente se si usano i social network per sparare queste denunce e non i mezzi della giustizia e della legge.
INSEGNANTE SUICIDA: ACCUSATO SU FACEBOOK DI ABUSI
Un professore di danza di una città in provincia di Buenos Aires si è infatti suicidato dopo che una donna lo aveva denunciato per aver abusato di lei 13 anni fa. Luis Maria Rodriguez aveva 45 anni, era professore di danza e direttore del dipartimento di sport di San Pedro, la cittadina dove viveva. Ha lasciato la moglie incinta di sei mesi per l’onta di essere stato esposto in pubblico a milioni di persone, sempre che fosse stato davvero colpevole. Su Facebook la donna aveva postato un video in lacrime dicendo di aver subito molestie sessuali quando era sua allieva. Inutile dire che dietro certe accuse c’è il desiderio di ottenere facili indennizzi in forma di denaro, anche se poi non si è verificato nessun abuso, o di salire alla ribalta dei social. Senza con questo non voler dire che certe donne per gli abusi sessuali subiti si vergognano per anni prima di dire la verità. Ma un social network non vale un suicidio, la donna sarebbe stata più dignitosa se si fosse rivolta alla polizia mantenendo la privacy di tutti i coinvolti.