Oltre a mettere in guardia dall’avvio di una guerra nucleare potenzialmente in grado di porre fine alla civiltà, Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno ha anche sferzato l’Occidente dal punto di vista che spesso e volentieri gli viene contestato: quello del mancato rispetto delle regole democratiche. Interpellato sulla Brexit e sulle difficoltose trattative portate avanti dalla premier britannica Theresa May con la Commissione Ue, l’inquilino del Cremlino ha commentato:”Capisco la posizione del primo ministro britannico, che sta combattendo per la Brexit: il referendum si è svolto, cosa può fare lei?”. Putin ha ironizzato:”Deve soddisfare la volontà delle persone espressa nel referendum. O non era un referendum? Qualcuno non ha gradito il risultato e quindi lo si ripete? Questa è democrazia?”. Quasi una tirata d’orecchie, dal punto di vista di Putin, nei confronti di quanti mettono in dubbio l’esistenza della democrazia in Russia…(agg. di Dario D’Angelo)



PUTIN, “EUROPA NON SQUITTISCA SE…”

Il presidente russo Putin non usa affatto mezzi termini quando spiega che, a suo dire, il mondo sta realmente sottovalutando il rischio di una guerra nucleare. Il presidente Putin ha poi aggiunto ulteriori dettagli in merito allo sviluppo di nuove armi, spiegando però che “la superiorità russa nella difesa missilistica serve solo a mantenere la parità strategica”. In caso di missili dall’Europa, però, ha già messo le mani avanti commentando: “poi l’Occidente non squittisca se reagiremo: dobbiamo garantire la nostra sicurezza, ma confido che l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio”. In particolare, l’idea di usare armi nucleari a bassa potenza per uso tattico denuncerebbe un abbassamento della soglia di attenzione verso il pericolo di una catastrofe atomica che “potrebbe portare alla morte di tutta la civiltà e forse alla fine del pianeta”. Su Trump ha poi aggiunto di trovarsi del tutto d’accordo “Sulla vittoria contro lo Stato islamico” confermando che “abbiamo inferto pesanti sconfitte all’Isis”. La minaccia dei terroristi tuttavia non cessa poichè “potrebbero riversarsi nelle zone vicine, come l’Afghanistan”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



“GUERRA NUCLEARE POTREBBE PORTARE ALL’ESTINZIONE”

Sono dichiarazioni quasi da Guerra Fredda quelle rilasciate da Vladimir Putin nelle scorse ore. Il presidente della Russia, nel suo discorso di fine anno, ha parlato della sottovalutazione dello scontro nucleare con gli Stati Uniti spiegando: «Le armi della Russia servono a mantenere la parità strategica e se arriveranno i missili in Europa poi l’Occidente non squittisca se noi reagiremo». Putin si dice comunque ottimista in merito al fatto che la guerra atomica possa essere scongiurata, così come avvenne quarant’anni fa: «Ma io confido che l’umanità avrà abbastanza buon senso per evitare il peggio». Putin ha affrontato anche la questione del ritiro delle truppe militare degli Stati Uniti dalla Siria, appoggiando le dichiarazioni del presidente Donald Trump. «Donald ha ragione», dice il numero uno russo riferendosi alle parole di tycoon “abbiamo sconfitto l’Isis”, ma secondo lo stesso Putin il “disarmo” non sarebbe poi così imminente: «Non vediamo segnali di ritiro delle truppe americane – ha spiegato – ma ammettiamo che questo è possibile, soprattutto dal momento che stiamo percorrendo la via di una soluzione politica del conflitto e in questo senso la presenza delle forze Usa non è necessaria». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PUTIN: GUERRA NUCLEARE E BATTAGLIA IN UCRAINA

Conferenza stampa di fine anno per il presidente della Russia Vladimir Putin e le sue parole faranno sicuramente il giro del mondo. Guerra nucleare: questo il rischio che corre il globo, che ne sottovaluta la minaccia. Ecco le sue dichiarazioni: «Se ho paura di un conflitto nucleare e di un attacco degli Usa? Se accadrà, porterà alla distruzione dell’umanità e del pianeta. Questa tendenza alla sottovalutazione del problema sta crescendo, dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sulla non costruzione di nuovi sistemi antimissile, siamo stati obbligati a creare un nuovo sistema di difesa antimissile. Ci è stato detto che la Russia ha avuto dei vantaggi, ma ora gli Usa escono dal trattato INF: non dicano che siamo noi a cercare dei vantaggi, la Russia vuole conservare la parità».

IL RISCHIO DI UNA GUERRA NUCLEARE

Il presidente russo ha poi commentato la provocazione nello stretto di Kerch: «La parola provocazione ci dice di cosa si è trattato: le provocazioni sono sempre una cosa cattiva. In Ucraina è in corso la campagna elettorale ed è chiaro che l’incidente è stato fatto per aumentare il rating di uno dei candidati a scapito degli interessi del proprio popolo e del proprio paese». Putin si è poi soffermato sulla presenza Usa in Giappone: «In Giappone c’è già una base statunitense a Okinawa: so che il governatore della prefettura e i residenti sono contro l’ampliamento della base. Noi siamo preoccupati dai piani di dislocazione di elementi di un sistema antimissile in Giappone da parte degli Stati Uniti. Ribadisco che non sono armi di difesa, ma parte del potenziale nucleare americano strategico dislocato in una zona periferica».