La crudeltà dell’Isis si rivolge anche contro se stessi, tanto è il loro disprezzo per le vite altrui ma anche dei loro stessi commilitoni, in questo caso un loro comandante. E’ successo, da quanto si è venuto a sapere, presso Dier ez-Zuir, la più grande città nell’est della Siria ed è anche la prova, nonostante le frasi propagandistiche di Donald Trump, che la guerra contro l’Isis è ancora lungi dall’essere finita. Il comandante di un gruppo di miliziani aveva installato una piccola telecamera sul suo elmetto per riprendere le frasi di uno scontro con soldati curdi (quelli che sì, stanno veramente vincendo la guerra a prezzo del loro sangue).



ABBANDONATO DAI SUOI SOLDATI

Nelle ultime immagini filmate lo si vede caricare la sua arma e sparare verso i nemici, ma viene colpito lui dalle armi dei curdi. L’uomo cade a terra, la telecamera rimbalza, ma non muore sul colpo, rimane ferito ed agonizzante, nel filmato si sente il suo grido di aiuto disperato. Ma i suoi uomini si guardano bene dall’andare a recuperarlo e fuggono a gambe levate dalla scena dello scontro, completamente terrorizzati. Secondo il comando curdo, le loro forze sarebbero sul punto di liberare l’ultima città sotto controllo dell’Isis nella zona.



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