Non è intercettabile dalla Nato, è quasi come un meteorite e viene definito da Putin un «missile ipersonico»: se non è Guerra Fredda nei fatti, quantomeno lo è nei modi, con Russia e Usa che non intendono fare un passo indietro nelle rispettive armate-tecnologie nonostante un “buon rapporto” tra Putin e Trump nei pochi colloqui bilaterali svolti in questi anni. Il missile balistico intercontinentale UR-100N UTTKh lanciato poche ore fa dalla base di Dombarovsky nella regione di Orenburg, spiega il Giornale questa mattina, è in grado di trasportare fino a tre alianti ipersonici Avangard pari ad una resa esplosiva massima di sei megatoni: la presentazione è stata trasmessa su canale Rossija 1 e la comunità internazionale guarda con timore alle mosse di Putin che nel 2019 è intenzionato a far sentire ancora più forte la voce della Russia dopo le tante misure e sanzioni anti Mosca che ancora hanno “affollato” il 2018 in via di conclusione. Per ora la propaganda militare si “limita” all’esposizione delle novità tecnologiche, ma il “clima” da Guerra Fredda è sempre sullo sfondo: «Durante i primi anni 2000, l’Ucraina ha consegnato trenta missili a propellente liquido UR-100N UTTKh per pagare le forniture di gas naturale proveniente dalla Russia. I missili sono stati mantenuti nei magazzini in perfette condizioni. Sono stati progettati per restare in servizio per oltre trent’anni. Parte di questi missili saranno utilizzati come vettori per i veicoli a planata ipersonica Avanguard. I vettori UR-100N UTTKh saranno poi sostituiti dai missili Sarmat RS-28».



IL MISSILE IPERSONICO DI PUTIN

Avangard, si chiama così la nuova arma nucleare della Russia. Oggi il presidente Vladimir Putin ha presenziato personalmente al test, completato con successo, dalla sala di controllo del ministero della difesa. Il Vangard, lanciato con un missile vettore intercontinentale, è in grado di trasportare una testata atomica e di arrivare a grande altitudine, anche sugli strati più densi dell’atmosfera, a Mach 20, cioè venti volte la velocità del suono, per colpire obiettivi lontani senza essere intercettata dai sistemi antimissile Nato. Con questa nuova arma nucleare a “planata ipersonica” la Russia continua a mostrare i muscoli all’Occidente. Il lancio è avvenuto dalla base di Dombarovsk, nella regione degli Urali. Dopo aver attraversato ad alta quota tutta la Siberia, ha colpito il poligono in Kamchatka, distante seimila chilometri. Questa nuova arma rappresenta una risposta allo sviluppo del nuovo sistema antimissile Usa e al clima di forte tensione che monta tra Mosca e Washington.



VANGARD, NUOVA ARMA NUCLEARE DELLA RUSSIA

Soddisfatto il presidente Vladimir Putin per il risultato del test: «Vangard è invulnerabile a qualsiasi mezzo di difesa antimissile esistente o futuribile», ha assicurato. L’arma ipersonica a planata «si dirige sul bersaglio come un meteorite, come una palla di fuoco». Nella conferenza stampa tenuta tre giorni prima di Natale Putin aveva parlato del pericolo di una guerra nucleare spiegando che non è mai stato reale quanto oggi e aveva addirittura paventato «la fine della civiltà». Il capo del Cremlino ha avvertito gli Stati Uniti a non compiere intrusioni nella politica russa. Il test sul Vangard comunque ha fini propagandistici ed è un ulteriore step nella corsa al riarmo tra le due superpotenze. Il presidente Usa Donald Trump il 20 ottobre scorso aveva annunciato il ritiro dal trattato sui missili nucleari a medio e corto raggio. Secondo le cifre fornite dal Pentagono oggi l’Occidente dispone di 2.207 testate nucleari.

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