Un ordigno è esploso questa mattina ad Atene, provocando un ferito. La bomba artigianale si trovava in un pacco sospetto lasciato davanti ad una chiesa situata nel centro della capitale greca. Un agente della polizia lo stava ispezionando quando si è verificata una piccola esplosione, che ha appunto ferito lo stesso, trasportato poi in ospedale (non è in pericolo di vita). Come riferito dall’edizione online del quotidiano La Stampa, la deflagrazione si è verificata precisamente nel quartiere di Kolonaki, davanti alla chiesa ortodossa di Agios Dionysios, e il poliziotto è stato ricoverato nel locale ospedale militare subito dopo l’arrivo dei soccorsi. «L’agente di polizia – le parole di un funzionario delle forze dell’ordine rilasciate all’agenzia internazionale Reuters – ha individuato una scatola fuori dall’ingresso della chiesa e ha pensato che fosse strano. L’esplosione non è stata potente, l’ufficiale è stato ferito alla faccia e alle mani». L’esplosione è avvenuta attorno alle ore 7:00 locali di questa mattina, e subito dopo la polizia ha isolato l’area.
ATENE, ESPLODE PACCO SOSPETTO
Al momento l’attentato non è ancora stato rivendicato, ma non è da escludere sia opera dei gruppi anarchici e di estrema sinistra che hanno messo a segno alcuni attacchi in Grecia durante il periodo natalizio. Lo scorso 17 dicembre, ad esempio, venne fatto esplodere un ordigno artigianale di fronte alla televisione privata Skai, nei pressi di Atene: in quel caso furono provocati danni ingenti, ma fortunatamente nessuna persona rimase coinvolta. Un episodio tra l’altro non ancora ben chiaro quello di dieci giorni fa, nei confronti di una delle reti televisive più importanti dell’intero territorio ellenico, parte del gruppo mediatico che comprende anche il giornale Kathimerini. L’attacco era avvenuto quando l’edificio era vuoto, con nessun lavoratore al suo interno, ed inoltre, 45 minuti prima dell’esplosione, vennero effettuate delle telefonate anonime alle sedi di altre televisioni, per avvisare su quanto stesse accadendo.